Cui Prodest
Danila Comastri Montanari
Prima pubblicazione:
Editore : Mondadori
Pagine : 301 p.
Genere ; giallo storico
Preceduto da : Parce sepulto
Seguito da : SPES ULTIMA DEA
Cui prodest. Descrizione
Roma, 46 d.C. Durante un inverno particolarmente freddo, la domus di Publio Aurelio Stazio diventa il terreno di caccia di un assassino feroce e crudele, che colpisce con intelligenza e sprezzo del pericolo, lasciando una vera e propria scia di sangue tra le stanze della villa.
Sembra prediligere vittime omosessuali, ma comprendere la logica, il movente del killer, è impossibile. C’è un disegno dietro quelle morti, o si tratta solo di brutale follia omicida? Quale legame c’è, se c’è, tra le vittime? E, soprattutto, cui prodest?, “a chi giova?” si chiede addolorato Publio Aurelio.
Persino il suo acume investigativo vacilla davanti agli unici due indizi che riesce a ritrovare: un’orma insanguinata e una pedina di latrunculi, una sorta di antichi scacchi.
E così, per dare un nome e un volto all’assassino prima che torni a colpire, e fermare in questo modo la strage, il senatore ha un’unica possibilità: stanare l’astuto criminale, portarlo allo scoperto offrendo se stesso come esca.
Cui Prodest. L’autrice
Danila Comastri Montanari è nata a Bologna il 4 novembre 1948. Laureata in Pedagogia e in Scienze Politiche, per vent’anni insegna e compie molti viaggi.
Nel 1990, scrive il suo primo romanzo con protagonista il senatore romano Publio Aurelio Stazio, Mors Tua. Da allora si dedica a tempo pieno alla narrativa, privilegiando il genere del giallo storico, che le permette di conciliare i suoi principali interessi: lo studio del passato (in particolare le civiltà antiche) e l’amore per gli intrecci mystery.
Oltre alla serie di Publio Aurelio, la scrittrice bolognese ha scritto altri romanzi e racconti ambientati in differenti epoche storiche.
Cui Prodest. Breve riassunto e commento personale
All’inizio di ogni indagine, Publio Aurelio si chiede “a chi giova?”, chi è che trae vantaggio da un certo crimine? Anche questa volta segue la stessa logica e prova a darsi una risposta.
Mancano quattro giorni alle idi di gennaio e ai Saturnalia:
A Roma faceva molto freddo
e il senatore Stazio, freddoloso per natura, percepisce qualcosa di strano nell’aria… Come mai la sua dimora è così silenziosa? Che cosa sta accadendo?
I suoi schiavi sono in combutta e Publio Aurelio si lascia convincere a partecipare a un’asta di schiavi, per acquistare il copista Glauco. Poco prima di cambiare padrone, però, il giovane viene trovato sgozzato…
Chi lo ha ucciso? Perché? Davvero nella sua domus si aggira un assassino? Che cosa significa la pedina di latrunculi (una sorta di antichi scacchi) trovata sul corpo della vittima? Una delle inchieste più difficili del senatore, che però ha modo di incontrare anche il favolista Fedro, di cui favorirà la carriera!
Anche questa volta, insieme al giallo, abbiamo modo di conoscere altri aspetti della società romana. Dopo le scuole del romanzo precedente, stavolta abbiamo modo di conoscere meglio il mondo degli schiavi e scopriamo che esistono diversi tipi di schiavitù.
E che i Romani non sempre rispettavano la storia dei popoli che conquistavano. Tra i personaggi che incontriamo, notevole Arsace, l’anziano schiavo che insegna a Publio Aurelio a giocare a latrunculi.
Il romanzo è forse tra i più belli della serie. Si legge tutto d’un fiato e si rilegge volentieri!
VOTO : 8 / 10
In appendice, il racconto “UNA MOGLIE PER PUBLIO AURELIO STAZIO”. Ci spostiamo alla primavera del 46 d.C. (anno 799 ab urbe condita) e troviamo Publio Aurelio Stazio spinto ad indagare sullo stupro della giovane Regilla,
Una fanciulla della migliore società del’Urbe, non ancora ventenne
Con lei, un’ancella di cui nessuno si preoccupa… Ma, come racconta una sconvolta Pomponia
Il brutto deve ancora venire!
Infatti i suoi familiari, invece di soccorrerla, l’hanno emarginata e il suo fidanzamento è stato rotto! Secondo l’antico “mos maiorum”, però, l’atto è del tutto legale:
Una donna, anche se presa contro la sua volontà, viene sempre contaminata dal rapporto col maschio
Credenze e superstizioni che, purtroppo, ancora oggi non sono superate… Ancora una volta, Stazio dimostra il suo grande animo e corre in aiuto della giovane e della sua ancella. Non solo: visto che nessuno vuole sposare Regilla, si fa avanti lui! In questo modo, potrà scoprire chi è l’infame che ha osato violentare una vergine… e state certi che, quando lo troverà, l’ira del senatore sarà terribile!!!
Il racconto merita un bel DIECI!!!
La Serie di Publio Aurelio
- Mors tua – (Premio Tedeschi) 1990
- In corpore sano, 1991
- Cave canem, 1993
- Morituri te salutant 1994
- Parce sepulto, 1996
- Cui prodest? 1997
- Spes, ultima dea 1999
- Scelera, 2000
- Gallia est, 2001
- Saturnalia, 2002
- Ars moriendi – Un’indagine a Pompei, 2003
- Olympia – Un’indagine ai giochi ellenici, 2004.
- Tenebrae, 2005.
- Nemesis, 2007.
- Dura lex, 2009.
- Tabula rasa, 2011
- Pallida mors, 2013
- Saxa rubra, 2015
- Ludus in fabula, 2017