CAVE CANEM
Danila Comastri Montanari
Prima Pubblicazione: 1993
Editore: Mondadori
Pagine : 210 p.
Genere : giallo storico
Preceduto da: In corpore sano
Seguito da : Morituri te salutant
CAVE CANEM. Descrizione
Cave canem, “Attenti al cane”. Così sta scritto all’ingresso della ricca dimora di Gneo Plauzio, mercante di origini plebee che ha fatto fortuna con il commercio del pesce.
In questo caso, però, c’è davvero qualcosa a cui stare attenti. Lo scopre il senatore Publio Aurelio Stazio, ospite di Plauzio.
Appena arrivato, viene a sapere che proprio la notte precedente il figlio primogenito del padrone di casa, Attico, è morto, dopo essere scivolato nella vasca delle murene.
Si mormora che sulla famiglia gravi un’oscura maledizione. Quando anche il fratello di Attico muore, persino i più scettici iniziano a credere che quelle morti siano volute dal Fato. Certo non Aurelio Stazio, che conosce anche fin troppo bene la scaltrezza e la ferocia degli uomini.
CAVE CANEM. Breve riassunto e commento personale
Nel prologo ci troviamo nel 19 d.C. e scopriamo qual è stato il primo caso di cui si è occupato il senatore Publio Aurelio Stazio.
Infatti, a sedici anni, ha scagionato l’intendente Diomede dall’accusa di furto ed ha incastrato il vero colpevole, il segretario Umbricio. Ad aiutarlo, niente meno che il futuro imperatore Claudio
un grande storico, nonché il migliore conoscitore della lingua e della storia etrusca che ci sia oggi nell’Urbe
Poco dopo, si è ritrovato “pater familias”, per la morte del dissoluto padre:
Un istante prima non era che un fanciullo senza difesa, che chiunque poteva impunemente calpestare, e ora…
Padrone del suo destino, dimostra subito di che tempra è fatto. Comprende subito che
Comandare era facile, il difficile era farsi obbedire
Sono ormai trascorsi venticinque anni da quel primo crimine risolto dal nostro Publio Aurelio:
L’estate era passata tranquillamente, senza crimini di sorta, senza misteri su cui indagare, senza colpevoli da smascherare.
Dopo una vacanza a Baia, insieme a Pomponia, Aurelio si accinge a tornare a Roma, ma proprio nel corso del viaggio di ritorno, ecco che il nostro senatore può finalmente mettersi al lavoro!
Infatti Pomponia gli chiede di fermarsi presso la villa dell’anziano Gneo Plauzio, nel cratere dell’Averno. Infatti la generosa matrona deve incontrare la figlia di Gneo, Terzia Plautilla, con cui sta avviando una attività commerciale di olii ed essenze aromatiche.
Ma al loro arrivo, la villa è in subbuglio; infatti il fratello maggiore di Terzia Plautilla, Plauzio Attico, è stato ritrovato morto in una vasca di murene, con il corpo parzialmente divorato dai feroci pesci.
A quanto pare sarebbe scivolato… Ma a Publio Aurelio Stazio basta un velocissimo sopralluogo sul luogo del ritrovamento del cadavere per capire che non può essersi trattato di un disgrazia. Chi può aver ucciso Plauzio Attico, tra i membri della sua famiglia e la schiavitù, e perché?
Come sempre, mentre Publio Aurelio indaga, noi conosciamo meglio la Roma antica e gli usi.
Un altro romanzo da leggere!
VOTO: 8/10
La Serie di Publio Aurelio
- Mors tua – (Premio Tedeschi) 1990
- In corpore sano, 1991
- Cave canem, 1993
- Morituri te salutant 1994
- Parce sepulto, 1996
- Cui prodest? 1997
- Spes, ultima dea 1999
- Scelera, 2000
- Gallia est, 2001
- Saturnalia, 2002
- Ars moriendi – Un’indagine a Pompei, 2003
- Olympia – Un’indagine ai giochi ellenici, 2004.
- Tenebrae, 2005.
- Nemesis, 2007.
- Dura lex, 2009.
- Tabula rasa, 2011
- Pallida mors, 2013
- Saxa rubra, 2015
- Ludus in fabula, 2017