SAXA RUBRA di Danila Comastri Montanari (#18)

SAXA RUBRA è il DICIOTTESIMO romanzo di Danila Comastri Montanari, che ci racconta una nuova indagine del senatore dell’Antica Roma Publio Aurelio Stazio.

 

 

SAXA RUBRA

Danila Comastri Montanari

Prima pubblicazione  2015

Editore: Mondadori

Pagine : 264 p.

Genere: Narrativa, Giallo storico

Preceduto da : Pallida Mors

Seguito da : Ludus in Fabula

 

SAXA RUBRA. L’autrice

Danila Comastri Montanari è nata a Bologna il 4 novembre 1948. Laureata in Pedagogia e in Scienze Politiche, per vent’anni insegna e compie molti viaggi.

Nel 1990, scrive il suo primo romanzo con protagonista il senatore romano Publio Aurelio Stazio, Mors Tua.  Da allora si dedica a tempo pieno alla narrativa, privilegiando il genere del giallo storico, che le permette di conciliare i suoi principali interessi: lo studio del passato (in particolare le civiltà antiche) e l’amore per gli intrecci mystery.

Oltre alla serie di Publio Aurelio, la scrittrice bolognese ha scritto altri romanzi e racconti ambientati in differenti epoche storiche.

SAXA RUBRA. Descrizione

Una serie di omicidi insanguina Roma. Le vittime sono tutte donne, diversissime per aspetto, carattere, ceto sociale e stile di vita. Solo una cosa le accomuna: sono state amate da Publio Aurelio Stazio.

Il senatore Publio Aurelio Stazio ha appena deciso di mettere la testa a partito rinunciando alle sue numerose eccentricità per mostrarsi ligio alle convenzioni – o almeno per fingersi tale – quando l’Urbe viene insanguinata da una serie di omicidi esplicitamente dedicati a lui, le cui vittime sono tutte donne con cui in passato era stato in rapporti intimi.

Non volendo ammettere alcuna responsabilità nella tragica fine delle donne uccise – diversissime per aspetto, carattere, ceto sociale e stile di vita – il patrizio reagisce cercando ostinatamente un legame capace di unire le vittime al di là della sua persona, scavando a fondo nel passato di ciascuna, fino a portare alla luce molti inconfessabili e antichi segreti.

Ma intanto i suoi avversari approfittano della situazione e della malattia del suo vecchio amico Claudio, ora imperatore di Roma, per estrometterlo dal Senato, accusarlo dei delitti e farlo dichiarare con false prove nemico di Roma, aspettandosi che si tolga di mezzo da solo dandosi dignitosamente la morte.

Ma Aurelio è risoluto a vendere cara la pelle…

SAXA RUBRA. Breve riassunto e commento personale

Penseresti che alla diciottesima avventura una serie cominci a mostrare segni di stanchezza, invece anche questa volta Danila Comastri Montanari riesce a stupirci, regalandoci un romanzo davvero interessante! 

Come sempre, tanti i riferimenti storici interessanti, che rendono il libro pure istruttivo. 

Procediamo con ordine…

Proprio quando Publio Aurelio Stazio, a 44 anni, ha deciso di dare ascolto ai consigli del suo intendente Paride e del suo amico Tullio Servilio e di mettere la testa a posto (o, almeno, di fingere di metterla), qualcuno cerca di addossargli una serie di omicidi. 

Dell’assassino abbiamo un’idea dal prologo. Infatti il libro inizia così:

Come ogni altra attività umana, l’omicidio è questione di abitudine…Poco alla volta, l’ansia cede all’eccitazione, finché l’atto di dare la morte non perde i connotati del dramma anomalo per scivolare nel gesto consueto

Ma torniamo al nostro senatore. Nonostante i suoi sforzi (soprattutto economici) di mostrarsi rispettoso della morale corrente e dell’istituzione di cui fa parte, il Senato Romano, la sua apparizione tra i Padri coscritti viene accolta da un SILENZIO IMBARAZZATO. 

A rompere gli indugi e a dire quello che tutti stanno pensando è uno dei senatori, Purpurione, che ben presto si rivelerà uno dei peggiori nemici di Stazio: 

«Eccolo qui, Publio Aurelio Stazio: lupus in fabula!»

E quando il cerchio dei senatori si apre, il povero Publio Aurelio si trova davanti un corpo riverso al suolo, quello di una donna che lui ha conosciuto molto bene. Si tratta di Pulla Trigemina e ha un biglietto: 

«”PVBLIO AVRELIO STATIO”, c’era scritto in grande con un bel dativo che non lasciava dubbi sul fatto che il messaggio costituisse una macabra dedica» .

Secondo Stazio, qualcuno sta cercando di incastrarlo. E la sua convinzione aumenta quando un’altra delle sue ex amanti viene trovata pugnalata. 

La poetessa Sabellia è la seconda vittima…

Intanto ad Ostia due giovani, Zruman e Misiran, hanno appena sepolto l’amata madre,  Tabitha, ex schiava che Publio Aurelio aveva aiutato molti anni prima. I due ragazzi vogliono vendetta: e solo Publio Aurelio può aiutarli…

La lista degli omicidi non si ferma… e tocca alla dolce Lelia Soave e infine alla Flaminica, Cecilia Calvisia, l’inavvicinabile moglie del Flamen Dialis, la più sacra delle donne di Roma.

Le vittime, tutte diverse tra loro per estrazione sociale, cultura, personalità, hanno tutte una sola cosa in comune. Lui, Publio Aurelio Stazio. E a lui sono indirizzati i biglietti ritrovati sui luoghi dei vari delitti…

Scoprirà di avere intorno tanti falsi amici, pronti a rivoltarglisi contro nel momento del bisogno e dovrà impegnarsi più che mai per dimostrare la propria innocenza e trovare il vero colpevole. 

Tanti i nemici, troppi gli interessi in gioco… e stavolta persino lo scaltro segretario Castore si impegnerà al massimo… E ci mostrerà un lato inatteso del suo carattere, prendendosi cura di una micina sgraziata e senza una zampa.

La resa dei conti sarà un vero colpo da maestro, molto in stile “poirot”, con tutti gli indiziati raccolti in un solo luogo, alla presenza del Divo Claudio, tornato in salute!

E il “J’ACCUSE” di Publio Aurelio Stazio avrebbe reso felice Marco Tullio Cicerone! Imperdibile!!!

Vi sbellicherete di risate, ve lo garantisco!!! 

Tutto perché quello sciagurato anziché gettarsi nel Tevere con un minimo di discrezione si permetteva di entrare nella più alta assemblea dell’Impero con un travestimento da guitto …

Come sempre, tanta ironia e tante notizie utili per comprendere meglio il periodo storico in cui vivono i nostri. Una lettura che, al solito, vi consiglio. 

Dimenticavo! I “saxa rubra”, i sassi rossi che danno il nome anche ad una zona di Roma, fanno riferimento a preziose rocce di cinabro contrabbandate da alcuni dei nemici di Stazio!

VOTO : 9 / 10

SAXA RUBRA. La Serie di Publio Aurelio

  1. Mors tua – (Premio Tedeschi) 1990
  2. In corpore sano, 1991
  3. Cave canem, 1993
  4. Morituri te salutant 1994
  5. Parce sepulto, 1996
  6. Cui prodest? 1997
  7. Spes, ultima dea 1999
  8. Scelera, 2000
  9. Gallia est, 2001
  10. Saturnalia, 2002
  11. Ars moriendi – Un’indagine a Pompei, 2003
  12. Olympia – Un’indagine ai giochi ellenici, 2004.
  13. Tenebrae, 2005.
  14. Nemesis, 2007.
  15. Dura lex, 2009.
  16. Tabula rasa, 2011
  17. Pallida mors, 2013
  18. Saxa rubra, 2015
  19. Ludus in fabula, 2017

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!