Thanksgiving’s day. Il Ringraziamento degli USA

Thanksgiving’s day. IL LUNGO WEEK-END DEL RINGRAZIAMENTO

Chissà quante volte abbiamo visto nei film quelle belle tavole del giorno del Ringraziamento, su cui troneggiava un enorme tacchino ripieno. Oggi scopriremo insieme alcune delle ricette con cui gli Americani festeggiano il Giorno del Ringraziamento. Intanto vediamo come ha avuto origine questa festa.

Thanksgiving’s day. La storia

Salpati il 6 settembre 1620 da Plymouth (Inghilterra), i padri pellegrini, a bordo della Mayflower, raggiunsero gli attuali Stati Uniti a Cape Cod due mesi dopo, l’11 novembre.

L’anno dopo, nel 1621, i coloni dell’insediamento di Plymouth, in Massachussets, e gli indiani della tribù dei Wampanoag celebrarono insieme la festa del raccolto d’autunno, nel giorno che oggi viene riconosciuto come il primo Ringraziamento celebrato nelle colonie americane.

Questo pasto, fatto in occasione del raccolto, divenne così il simbolo della collaborazione tra i coloni inglesi e le tribù dei nativi d’America.

Durante il precedente inverno, molti dei coloni avevano sofferto la mancanza di cibo, la durezza del clima e quasi metà della popolazione era morta di stenti. I coloni non erano degli esperti agricoltori e furono fortunati ad ottenere l’aiuto delle tribù indiane locali.

Per festeggiare la risoluzione dei loro problemi i coloni prepararono una festa di tre giorni, a cui invitarono i loro benefattori indiani. Questi portarono cervo, tacchino ed altre pietanze.

Ovviamente il Ringraziamento in sé era soprattutto legato alla religione e al ringraziare Dio per i buoni raccolti.

In realtà feste per la celebrazione del raccolto erano già diffuse ben prima dell’arrivo dei Padri Pellegrini. I nativi americani erano infatti abituati a prganizzare cerimonie in occasione dei raccolti, molto prima che gli europei raggiungessero il Nord America.

Thanksgiving’s day. Quando si festeggia

La tradizione di questo “Thanksgiving” e’ così arrivata fino ad oggi, e si festeggia il quarto giovedì di novembre, come proclamato dal Presidente Lincoln nel 1864.

La festa del Ringraziamento non cade infatti lo stesso giorno tutti gli anni. Quest’anno infatti ( 2019), cadrà il 28 novembre mentre nel 2020  sarà il 26 novembre.

Anche in Canada si festeggia questo giorno, ma la festività cade ogni secondo lunedì di ottobre

IL DISCORSO DEL PRESIDENTE

Da Lincoln in poi, tutti i presidenti in carica tengono un discorso di ringraziamento ogni anno, e nel 1941 il Thanksgiving viene dichiarato festa legale.

Dal 1947, la National Turkey Federation inaugura la tradizione di donare ufficialmente un tacchino al presidente in carica: una tradizione che viene interrotta da John Fitzgerald Kennedy nel 1963 (anno peraltro della sua tragica morte).

Dal 1989, inoltre, un tacchino graziato viene scelto per aprire la parata che si svolge a Disneyland sulla Main Street, prima di essere trasferito in un ranch presente nel parco stesso. In realtà, sono due i tacchini che vengono graziati per l’evento, per scongiurare il rischio che uno dei due non sopravviva fino alla parata.

Va precisato che la prima volta in cui il Giorno del Ringraziamento viene effettivamente festeggiato in Nord America risale al 1578, quando Martin Frobisher, esploratore britannico, arrivato nel nuovo continente stabilisce una cerimonia in onore di Dio per ringraziarlo della protezione concessa durante la traversata oceanica. Tuttavia, la tradizione del Thanksgiving Day viene unanimemente associata al Ringraziamento dei Padri Pellegrini.

Thanksgiving’s day. La parata

Oltre alla preparazione di un pasto luculliano, un’altra tradizione molto seguita è quella delle parate, molto amate dagli americani in ogni occasione.

Per il Thanksgiving Day, in ogni città si organizza una parata, ma la più famosa è quella di New York, organizzata dai Grandi Magazzini Macy’s. Si tratta di un grande corteo in maschera, vivace e colorato, che risale ai primi anni del ‘900. Fu ideata dagli immigrati di tutte le nazionalità, riconoscenti per aver trovato lavoro negli Stati Uniti.

IL BLACK FRIDAY

Il Giono successivo al Thanksgiving Day si dà il via al Black Friday, il famoso Venerdì Nero.

Si tratta di una giornata di shopping sfrenato, in cui i negozi propongono sconti convenienti e prezzi imbattibili. Per alcuni l’espressione Black Friday  sarebbe nata a Filadelfia e deriverebbe dal pesante e congestionato traffico stradale che si crea in quel giorno.

L’origine esatta rimane comunque incerta: secondo alcuni farebbe riferimento alle annotazioni sui libri contabili dei commercianti che tradizionalmente passavano dal colore rosso (perdite) al colore nero (guadagni), per cui il Black Friday indicherebbe un giorno di grandi guadagni per le attività commerciali.

Thanksgiving’s day. Le pietanze tradizionali del Ringraziamento

Gli storici non sono sicuri di quali potessero essere le pietanze tradizionali che i pellegrini e gli indiani d’America usavano in quegli anni, ma di certo non preparavano profumate “pumpkin pies” (crostate di zucca), né i più svariati tipi di “mashed potatoes” (purea di patate), piatti che invece non mancano mai oggi sulle tavole degli americani.

Quello che era disponibile nei raccolti del XVII secolo era di gran lunga minore in quantità e qualità di ciò che ci è possibile trovare oggi.

Le uniche due cibarie che erano sicuramente parte integrante del loro menu, come alcune citazioni storiche dimostrano, sono la carne di cervo e il pollame selvatico, ma anche alcune qualità di pesce, che tuttavia non si usa nelle celebrazioni attuali. Le cose che invece fanno parte integrante del menu di oggi e che non sembrano esserci state all’epoca sono il prosciutto cotto, le patate dolci, le pannocchie di mais, la salsa di mirtilli (per lo più per la mancanza di zucchero, che viene usato nella preparazione), il latte, le uova e il pollo.

Thanksgiving’s day. I piatti di oggi del Ringraziamento

Ma allora in cosa è cambiato e cosa si è aggiunto nel menu odierno? Innanzitutto non c’è Ringraziamento senza il delizioso odore del tacchino arrostito al forno (o fritto in apposite pentole a chiusura ermetica, create esclusivamente per la cottura del tacchino). Questa è la pietanza di base, presente in tavola già dal 1621, ed immancabile oggi.

Il tacchino viene servito “stuffed”, cioè farcito con un ripieno fatto di carote, sedano, cipolle, salvia, timo, prezzemolo, sale, pepe, mollica di pane e brodo.

Le mashed potatoes, o purea di patate, possono essere preparate in diversi modi, ma le più usate sono quelle preparate con un po’ di aglio.

C’è poi la famosa “gravy”, la salsa composta di acqua, farina di mais, sale e pepe mischiati al liquido rilasciato dal tacchino in cottura. La gravy si mette in genere sul purè ed anche sulla carne, specialmente la parte bianca del tacchino.

Un verdura specifica del Ringraziamento non c’è; solitamente si cucinano gli asparagi al burro, funghi in padella, spinaci, mais e carote. La già citata salsa di mirtilli, infine, è usata specialmente sulla carne e dona un gusto agrodolce a tutto il pasto.

La tradizione culinaria prosegue nel successivo articolo

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!