Tenebrae di Danila Comastri Montanari (# 13)

Invitato dalla cugina Ocellina nella sua villa di campagna, Publio Aurelio Stazio vi arriva giusto in tempo per constatare la strana morte della padrona di casa, che lascia ben sette figlie avute da quattro padri diversi e una situazione patrimoniale a dir poco intricata.

Per far luce su quella morte, Stazio si trova a scavare tra i segreti della vita della cugina, nonché di quelle delle sue ragazze…

E, come se non bastasse, deve anche difendere la propria reputazione di libertino impenitente, fulgido rappresentante della miglior virilità romana.

Tenebrae. Breve riassunto e commento personale

Roma, 47 d.C. Ritorniamo a seguire la vita di Stazio dove l’avevamo lasciata prima di accompagnarlo ad Olimpia e, con gioia, ritroviamo la nostra cara Pomponia che assiste ad un omicidio! Ne “Il caso della finestra sul cortile”, la Montanari rende omaggio già dal titolo ad uno dei più bei film di Alfred Hitchcock.

Infatti Pomponia assiste a un omicidio da una finestra, ma all’arrivo di Aurelio e dell’incorruttibile comandante dei vigili Mummio Vero, sembra che la donna abbia lavorato con l’immaginazione.

Ben presto Aurelio è costretto a mettere da parte l’indagine per partecipare al compleanno di sua cugina Ocellina. Che però muore prima dell’arrivo di Stazio… Al povero senatore tocca quindi indagare sulla morte violenta della cugina. Che sia stata una delle sette figlie della donna?

Una volta risolto l’inghippo, Aurelio può finalmente tornare a Roma, dove trova ad attenderlo  una lettera da una sua tenuta sulla Cassia…

Costretto nuovamente a lasciare Roma, dovrà metterci parecchio impegno per risolvere il mistero…

Di nuovo a Roma, può finalmente dedicarsi al delitto di cui Pomponia è stata testimone…

Un altro libro della serie che vi conquisterà dall’inizio alla fine

VOTO : 8/10