DURA LEX è il QUINDICESIMO romanzo che Danila Comastri Montanari dedica alle indagini del senatore romano Publio Aurelio Stazio. Vediamo che cosa accade!
DURA LEX
Danila Comastri Montanari
Prima pubblicazione: 2009 (Hobby & Work)
Editore: Mondadori
Anno edizione: 2016
Pagine: 247 p.
Genere: gialli storici
Preceduto da : Nemesis
Seguito da : Tabula rasa
DURA LEX: DESCRIZIONE
Postumo Gavilio Barbato. Caio Bulbo Sempronino Floriano. Sono solo due bimbi in fasce, ma sono gli eredi di due delle più importanti famiglie dell’Urbe.
Peccato che non godranno mai della loro eredità: in poco tempo infatti entrambi muoiono in culla. Publio Aurelio Stazio viene coinvolto nella questione da una sua vecchia conoscenza, Urania Primigenia, nonna di Sempronino. E
ntra così in contatto con Statilia Vespilla, avvocatessa dal carattere indomito e idealista, che sta difendendo Isaura, balia accusata di aver ucciso un terzo bambino, Appio Accio.
Cosa si nasconde dietro gli improvvisi decessi dei tre infanti? Quali inconfessabili segreti sono custoditi dalle altolocate famiglie delle piccole vittime?
DURA LEX. L’autrice
Nata a Bologna il 4 novembre 1948, Danila Comastri Montanari è laureata in Pedagogia e in Scienze Politiche. Per vent’anni insegna e compie molti viaggi.
Nel 1990, scrive il suo primo romanzo con protagonista il senatore romano Publio Aurelio Stazio, Mors Tua. Da allora si dedica a tempo pieno alla narrativa, privilegiando il genere del giallo storico, che le permette di conciliare i suoi principali interessi: lo studio del passato (in particolare le civiltà antiche) e l’amore per gli intrecci mystery.
Oltre alla serie di Publio Aurelio, la scrittrice bolognese ha scritto altri romanzi e racconti ambientati in differenti epoche storiche.
DURA LEX: breve riassunto e commento personale
Roma, 47 d.C. Giulia Statilia si vede sbarrare la possibilità di difendere una sua cliente in tribunale da un magistrato piuttosto bigotto
Tuo padre…ha commesso il grave errore di farti studiare la legge
Intanto nella dimora dei Gavili Barbati Pirippe si occupa dell’ultimo erede della casata, il neonato Postumo, preoccupata che qualcuno possa fargli del male…
Invece Flavia Flora è disperata: il suo primogenito, Caio Bulbo Sempronino Floriano è morto e ormai già sepolto da circa due mesi… Eppure la donna non crede che il piccolo sia morto di morte naturale…
La generosa Pomponia nel frattempo si preoccupa di raccogliere fondi “a favore delle fanciulle di nascita libera e prive di dote”. E, naturalmente, il caro amico Publio Aurelio Stazio la asseconda, concedendo la sua lussuosa dimora per la festa.
Proprio nel corso dell’evento, una vecchia amica del senatore, Urania, gli chiede di aiutare suo nipote Bulbillo, un giovane di soli 15 anni praticamente lasciato a se stesso dal padre. Come spiega l’ancora affascinante matrona:
« Mio genero Bulbo Sempronino si è risposato con Flavia Flora, avendone un secondo figlio, morto pochi giorni dopo la nascita. Il dolore ha fatto vacillare la ragione della madre, che ora accusa mio nipote di aver ucciso il fratellastro»
Sempre nel corso della festa, la giovane Dalmatica riceve la terribile notizia:
« Postumo è stato appena trovato morto nella sua culla »
Il padre, Gavilio Postumo, «era stato l’ultimo erede dell’antica stirpe, che ora si stinguerà con lui»
Aurelio decide di accontentare Urania e di occuparsi del “giovanotto”, anche se, al primo incontro, non gli ha certo fatto una buona impressione: smidollato, rammollito, inetto, imbranato, … Forse perché il senatore ha perso il suo unico figlio ancora in fasce, è stato colpito dalla morte del piccolo Postumo e decide di vedere il neonato.
Certo che a Roma (e fino a non molti anni fa), la mortalità neonatale era un evento naturale e pochi erano i lattanti “che sopravvivevano fino al primo anno”.
Proprio per questo, secondo Aurelio
era facile mascherare un eventuale infanticidio da disgraziato incidente
Proprio grazie (o per colpa, direbbe il segretario Castore) alla sua curiosità, osservando il corpicino ormai senza vita di Postumo, Publio Aurelio scopre “un delitto da codardi”.
Infatti qualcuno ha soffocato il neonato… e allora, in memoria del suo piccolo Publio, decide di occuparsi anche della morte del piccolo Floriano:
A Roma, nessuno si era mai occupato delle morti in culla..ma quanti erano i lattanti morti precocemente e quanti di loro si erano davvero spenti per una imprevedibile fatalità?
E chi meglio di Pomponia può aiutarlo nella delicata indagine? Infatti è Pomponia a riferirgli del processo contro una nutrice, Isaura, accusata di aver ucciso il figlio di un certo Appio Accio. A difenderla, inizialmente, Statilio Vespillo e, alla sua morte, dalla di lui figlia Giulia Statilia.
Deciso a vederci chiaro, Publio Aurelio prova a rintracciare Isaura
per scoprire eventuali elementi in comune alle altre morti inspiegabili di bambini appena nati
Intanto apprendiamo che (allora come oggi) “non è facile trovare marito per una donna in gamba” e la brava Giulia difficilmente si sposerà…
Con Stazio Giulia si lamenta dell’impossibilità di esercitare la sua professione
«Per patrocinare le clienti sono costretta a stipendiare Cilo… che si accontenta di ripetere in aula le arringhe che gli preparo»
Ci piace il senatore quando afferma :
C’è qualcosa che vale più della legge…la giustizia
e perché la giustizia prevalga, Publio Aurelio siederà in tribunale! Anche se la sua familia di schiavi è in sciopero e il suo collega Lentulo è intenzionato ad espellerlo dalla Curia!
Da leggere, come tutti i libri della serie!
VOTO : 8 / 10
La Serie di Publio Aurelio
- Mors tua – (Premio Tedeschi) 1990
- In corpore sano, 1991
- Cave canem, 1993
- Morituri te salutant 1994
- Parce sepulto, 1996
- Cui prodest? 1997
- Spes, ultima dea 1999
- Scelera, 2000
- Gallia est, 2001
- Saturnalia, 2002
- Ars moriendi – Un’indagine a Pompei, 2003
- Olympia – Un’indagine ai giochi ellenici, 2004.
- Tenebrae, 2005.
- Nemesis, 2007.
- Dura lex, 2009.
- Tabula rasa, 2011
- Pallida mors, 2013
- Saxa rubra, 2015
- Ludus in fabula, 2017
