Morte a domicilio
Maria Masella
Editore: Frilli
Prima pubblicazione : 2002
Pagine: 228 p.
Morte a domicilio. Descrizione
Due detective, il commissario Antonio Mariani e la moglie, ingegnere informatico, cercano di individuare un misterioso serial killer (uomo o donna? Giovane o vecchio?) che ad ogni delitto invia messaggi sibillini e preoccupanti, segni chiari della sua intenzione di colpire il loro nucleo familiare.
Dalla Foce ai Corsi, da Romanengo a Feltrinelli si snoda una caccia per fermare l’assassino e scoprire la verità
Dal sito dell’autrice (vedi): MORTE A DOMICILIO
Antonio e Francesca, sposati da alcuni anni, si parlano a stento, perché lei è ferita dai suoi ripetuti tradimenti.
Sembra che un serial killer minacci Mariani e la sua famiglia. Per proteggere la figlia Manu Francesca ricomincia a collaborare con Antonio; rinasce il vecchio affiatamento e sembra possibile una riconciliazione.
Ma è stato un antico tradimento di Antonio a causare tanto dolore: quando Francesca lo scopre allontana il marito.
Dal sito dell’editore :
Narrato in prima persona e scritto in forma di dialogo, Morte a domicilio si configura come un inesausto monologo del protagonista, il commissario Antonio Mariani, che, inavvertitamente, scivola dal preciso e fedele resoconto sulle indagini di polizia intorno ad alcuni omicidi seriali al lacunoso e reticente racconto delle proprie difficoltà matrimoniali.
L’aspetto privato della vita del protagonista assume sempre più importanza, sino a sfociare nello sdoppiamento della figura del detective: accanto al ruolo tradizionale e canonico del commissario si pone quello inconsueto della moglie, ingegnere esperto di problemi di simulazione, ‘chiromante tecnologica e computerizzata’.
In una Genova appena accennata, ma tuttavia riconoscibile, si snodano l’indagine poliziesca e quella, legata alla prima con nodi sempre più stretti, sul problematico rapporto di coppia dei protagonisti.
Morte a domicilio. Breve riassunto e commento personale
Pubblicato nel 2002, ci fa conoscere un nuovo commissario. Circondato da donne forti, figlia piccola compresa, Mariani cerca di barcamenarsi tra il lavoro di investigatore e la vita familiare. Francesca, sua moglie, è la vera mente pensante della coppia e grazie alle sue lucide analisi il Commissario riesce a fermare un pericoloso assassino, che lo ha chiamato direttamente in causa.
Messaggi a domicilio
Infatti prima e dopo ogni omicidio il misterioso killer fa recapitare a casa Mariani o a casa di vicini ed amici dei pacchi con dei messaggi “criptici”, nei quali cerca di spiegare quale sarà la sua prossima mossa.
In più, sul luogo del delitto, una fiore di camelia…Così nelle maglie dell’inchiesta finisce un ex tossicodipendente, Nando Bonacelli, che lavora presso una serra.
Mentre Francesca è sempre più preoccupata e convinta che l’assassino sia in realtà un’assassina, Mariani è tormentato dagli incubi…Chi è la misteriosa Margot che chiama sempre nel sonno? Che cosa sta cercando di comunicargli il suo subconscio…
Anche stavolta sarà determinante l’apporto della moglie e l’aiuto di Nando per giungere alla conclusione dell’indagine.
Un libro che si apprezza di più se letto dopo “Primo”, perché altrimenti ti trovi un po’ spaesato. Il Commissario non è “prima donna”, anzi. Ci rimane pure un po’ antipatico, con tutti quei tradimenti alla brava Francesca. Pensare poi che hanno una figlia piccola… Sono invece i personaggi secondari a restare impressi.
La signora Emma, la mamma del commissario, è una tipa tosta, una di quelle donne anziane temprate dalle esperienze della vita, temerarie e sicure di sé. Nulla le spaventa e nessuno può intimorirle. Come dice al figlio preoccupato che l’assassino la colpisca:
«Sono sopravvissuta al Fascismo, ai bombardamenti, ai rastrellamenti…a un figlio che ha deciso di fare il poliziotto…non mi sono mai fatta intimorire da nessuno»
e non ha intenzione di cominciare adesso!
Francesca è degna nuora di cotanta madre. Una donna fuori del comune, per intelligenza e generosità. Come tutte le donne, si sobbarca mille lavori senza lamentarsi, riuscendo perfettamente a incastrare molteplici ruoli. Non sarà una casalinga perfetta, ma questo me la fa apprezzare ancora di più!Peccato che cucini solo precotti e focacce riscaldate…
Sono le sue lucide analisi a mettere ogni volta Mariani sulle “retta via”. Infine c’è Nando, il personaggio che forse mi ha colpito di più. Mi è rimasto impresso sin dalla prima volta che ho letto il romanzo, parecchi anni fa (e non avevo molto apprezzato il libro).
Un giovane sensibile, che ama le piante e i suoi nonni, che lo hanno cresciuto dopo la tragica morte dei genitori… Un ex tossicodipendente che di sicuro non tornerà a drogarsi, perché ha compreso quanto dolore ha inflitto ai suoi cari e si sente per questo in colpa. Come ammette lo stesso Mariani, difficilmente i drogati
«si sentono in colpa per i dolori che infliggono a chi li ama, ancora più raro che lo ammettano»
Un libro che è quasi un thriller, per l’ansia che riesce a trasmettere. Non sono riuscita a staccarmi fino all’ultima pagina, nonostante l’avessi già letto!
Insomma un romanzo che vi consiglio di leggere, ma dopo Primo, per apprezzarlo appieno.
VOTO: 8/10
IL CICLO DI MARIANI (l’ordine di lettura è quello consigliato dall’autrice)
- 2008 – Primo
- 2002 – Morte a domicilio
- 2004 – Il dubbio
- 2005 – La segreta causa
- Il cartomante di via Venti (2005)
- 2006 – Giorni contati
- Il caso cuorenero (2006)
- Io so. L’enigma di Mariani (2007)
- 2009 – Ultima chiamata per Mariani
- 2010 – Mariani e il caso irrisolto
- 2011 – Recita per Mariani
- 2012 – Celtique
- 2013 – Mariani allo specchio
- 2014 – Mariani e le mezze verità
- 2015 – Mariani e le porte chiuse
- 2016 – Testimone. Sette indagini per Antonio Mariani
- Mariani e il peso della colpa. Indagine a Coronata (2016)
- Mariani e la cagna (2017)
- Mariani e le parole taciute (2018)
