MENU DI MARTEDÌ GRASSO

MENU DI MARTEDÌ GRASSO

Dopo un Giovedì Grasso all’insegna delle verdure (vedi QUI), anche per il giorno di Carnevale il Maritozzo mi ha sfidato a preparare un pranzo “alternativo”, che sfruttasse soprattutto le verdure!

MENU DI MARTEDÌ GRASSO. A Casa Ignorante tante verdure

Ed io ho deciso di preparare le melanzane in vari modi (al forno con la mozzarella, come composta con i pomodori e semplicemente alla griglia), insieme ad un contorno di patate e cipolle e delle “verdure sabbiose”.

Nel caso gli restasse ancora spazio, ho anche preparato una versione salata dei QUARKBALLCHEN, le palline svizzere con formaggio Quark.

Il dolce? Due classici della tradizione straniera: i BERLINER e il BANANA FOSTER … e non solo!

Ma che cosa si mangia di solito a Carnevale, prima di “mettersi a stecchetto” durante la Quaresima?

MENU DI MARTEDÌ GRASSO. I PIATTI DELLA TRADIZIONE

Prima del lungo periodo di “penitenza” per la preparazione alla Pasqua, la tradizione vuole che il giorno del Martedì Grasso si mangino cibi saporiti e ricchi.

Passando in rassegna le tavole delle varie regioni italiane, troviamo piatti molto diversi. Tutti, però, hanno in comune due fattori: cibi grassi e a base di maiale!

PRIMI CALORICI E COLORATI

Il primo piatto carnevalesco per eccellenza è rappresentato dalle lasagne di carnevale napoletane, a base di salsiccia e pancetta.

Tali lasagne sono arricchite da sugo di carne, ricotta, uova sode, polpette di carne, mozzarella e provola.

Un cenno meritano i ravioli conditi con il tocco (o tucco) con il quale in Liguria si festeggia l’ultimo giorno di Carnevale.

Se non volete arrivare a questi eccessi, vestite a festa una pasta o un risotto: tagliate a dadini le verdure che preferite e portate in tavola un risotto o una pasta “ai coriandoli”!

Oppure potete seguire la tradizione irpina e preparare una FRITTATA DI BUCATINI, comoda da preparare in anticipo ed ottima anche fredda!

L’usanza di friggere nel giorno di Carnevale era diffusa nei secoli passati, quando il frigorifero non era ancora stato inventato e c’era la necessità di terminare le provviste di strutto – l’unico condimento esistente nelle dispense dei più poveri – prima dell’inizio della Quaresima.

In Emilia non è Carnevale senza lo gnocco fritto! Detto anche crescentina, è un celebre cibo di strada a forma di rombo, fritto nello strutto e servito con salumi e formaggi. E lo prepareremo presto insieme!

In Molise si preparano invece i calcioni, una sorta di grossi ravioli ottenuti da un impasto di farina e uova, farciti con ricotta, pecorino, prosciutto crudo e fritti in olio.

Naturalmente in Puglia sono immancabili i panzerotti, calzoni ripieni di mozzarella e pomodoro, fritti in abbondante olio d’oliva.

E a Napoli si preparano le pizzelle fritte, un altro piatto che prepareremo a breve!

SECONDI DI MAIALE

Come dicevamo, il cibo per eccellenza del Martedì Grasso è il maiale, che simboleggia in alcuni casi il Carnevale stesso.

A Putignano, in Puglia, per segnare la fine degli eccessi del Carnevale, nella piazza del paese si brucia un maiale di cartapesta…e si mangia farinella! Ve lo racconto meglio in un successivo articolo.

In Toscana è consuetudine mangiare braciole e fagioli all’uccelletto con salsiccia. Invece in Abruzzo prepariamo i fagioli con le cotiche, che in Piemonte prendono il nome di FAGIOLI GRASSI (che, oltre alle cotiche, comprendono anche piedini e salamini).

Ad Ivrea c’è la tradizione di preparare grandi pentoloni di fagioli grassi da distribuire alla popolazione proprio per il Carnevale.

Altra tradizione toscana è quella di preparare un’arista di maiale arrosto, con contorno di patate al forno.

DOLCI….

Immancabili le bugie liguri, i bocconotti pugliesi e le tagliatelle fritte emiliane, come pure le castagnole.

E come dimenticare le graffe campane, i purciduzzi pugliesi, i tortelli dolci lombardi, le fritole venete, le frittelle di riso romane e i grostoli del Trentino?

Ma il mio preferito è un dolce non fritto, il MIGLIACCIO NAPOLETANO, una torta a base di ricotta, semolino e canditi, cotta in forno e spolverata di zucchero a velo.

… E TORTE SALATE

Napoli offre anche una versione salata e particolarmente sostanziosa del migliaccio, il migliaccio salato.

Per cucinarlo, cuocete semola di grano duro in acqua bollente  e poi unite  salame, ciccioli di maiale, pepe, pecorino e parmigiano grattugiati.

Nato come piatto povero, in passato era cucinato con gli alimenti avanzati. Alcune famiglie lo friggono, ma per un risultato più “leggero” il migliaccio può essere cotto in forno, in una teglia precedentemente unta con lo strutto.

Tipico del Carnevale in Puglia è il calzone barese, una torta insolita e davvero invitante: è formata da due sfoglie simili alla pasta frolla, farcite con macinato di vitello e maiale, ricotta, scamorza e uova.

Il calzone viene poi cotto in forno fino a diventare di un bel color dorato

MENU DI MARTEDÌ GRASSO. PANCAKES

Non dimenticate che, per gli Anglosassoni, Martedì Grasso è “il giorno dei Pancakes”!

Pensate che il giorno di Carnevale, in molte città inglesi (e non solo), si organizza la corsa dei pancakes: persone in grembiule, con la casseruola in mano, corrono verso un traguardo, facendo saltare almeno tre volte il pancake all’interno della padella.

Forse non lo sapete ma la prima ricetta del pancake risale al lontano 1434, come la leggenda che ha dato origine alla “pancake race”.

Sembra, infatti, che una massaia, mentre cucinava frittelle, sentì suonare le campane che annunciavano l’inizio delle confessioni. Uscì per raggiungere la chiesa con la padella ancora in mano: lungo il tragitto, continuò a far saltare i pancake nell’olio caldo.

MENU DI MARTEDÌ GRASSO. Largo alla fantasia:

Il bello della cucina è che ci si può sempre sbizzarrire, “reinventando” anche le ricette più tradizionali! Quindi il mio consiglio è sempre lo stesso : provate a divertirvi, magari facendovi aiutare dai vostri cari per preparare piatti magari meno belli di quelli dei grandi chef, ma senza dubbio più ricchi di amore!

BUON CARNEVALE A TUTTI

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!