Aristotele nel regno di Alessandro è il Decimo romanzo di Margaret Doody della Serie Aristotele detective.
Aristotele nel regno di Alessandro
Margaret Doody
Titolo originale: A cloudy day in Babylon
Traduttore: R. Coci
Editore: Sellerio Editore Palermo
Anno edizione: 2013
Pagine: 577 p.
Genere: giallo storico
Preceduto da : Aristotele e la favola dei due corvi bianchi
Seguito da : Aristotele e la Casa dei Venti
Aristotele nel regno di Alessandro. Descrizione (dal sito dell’autore)
Con questo nuovo romanzo, l’autrice ci conduce ancora una volta nel mondo dell’antichità ricostruito in maniera filologicamente perfetta.
Mentre Aristotele e il suo fedele Stefanos si districano tra mille avventure e risolvono l’enigma adoperando la filosofia come strumento d’indagine, noi ci troviamo trasportati nel mitico regno di Persia, tra i giardini pensili di Babilonia, una delle sette meraviglie del mondo.
Sui sentieri della storia, una nuova affascinante detective story nella Grecia classica.
«È la cosa più triste del mondo, Stefanos, vedere la tua creazione più grande andare in rovina. È ancora peggio quando l’andare in malora ha effetti terribili sugli altri».
La creazione in cui Aristotele ha fallito, e se ne duole con il braccio destro di tante imprese Stefanos, non è un’opera della filosofia o dell’ingegno, ma un uomo: Alessandro di Macedonia.
Aristotele è stato il suo precettore, ne ha forgiato le virtù, si è compiaciuto quando ha visto la gloria trionfante, ma adesso, nel veloce crepuscolo tragico della pazzia amorosa, il vecchio filosofo si sente lo spettatore sgomento di un dispotismo non immaginato, di una sete di guerra e di sangue imprevista.
Restare spettatore? Intervenire diventando parte attiva nel dramma che sta bruciando la cometa travolgente del biondo Gran Re macedone?
Lo scenario di questa nuova avventura che coinvolge Aristotele nella morte del suo leggendario allievo è la Persia da poco conquistata: sensualità orientali, inesausti complotti di satrapi, misticismi zoroastrani, tutte cose difficili da decifrare per un ateniese del IV secolo a. C.
È giunto ad Atene il satrapo Arpalo, con un grande tesoro che non si sa se rubato o meno ad Alessandro, e nella città si è incerti e divisi se accoglierlo o meno: i grandi oratori, Demostene, Licurgo e gli altri, parlano a favore o contro.
In questa incertezza, Stefanos è spedito in Persia. Il suo compito è triplice: raccogliere testimonianze su una grande corruzione; scortare e proteggere il figlio di Antipatros, vice di Alessandro in Grecia, il giovane Cassandro; indagare sulla scomparsa di Callistene, uno degli storici di Alessandro.
Dietro i movimenti di Stefanos, però, si intravede un’ombra, un regista incognito e geniale, che scena dopo scena, porta a conclusione il dramma mortale di cui ha ideato la trama sottile.
Aristotele nel regno di Alessandro. L’autrice
Margaret Anne Doody (1939) è una scrittrice canadese, docente di letteratura comparata presso la University of Notre Dame (uno dei college più prestigiosi degli USA, a South Bend, Indiana).
A lei si deve una teoria letteraria che fa risalire la nascita del romanzo all’età classica, esposta nel saggio La vera storia del romanzo (The True Story of the Novel) (2000).
Come scrittrice, ha pubblicato, alla fine degli anni Settanta del XX secolo, un romanzo giallo ed un racconto, con protagonista il filosofo stagirita Aristotele.
Le pubblicazioni non ebbero successo e la Doody non scrisse per molti anni.
Nel 1999 i due volumi sono stati ripubblicati in Italia, riscuotendo grande consenso di pubblico. Ovviamente la scrittrice ha ripreso la serie e ci ha regalato nuove avventure con un Aristotele nell’insolita veste di Sherlock Holmes. Al suo fianco, il suo ex allievo, l’ateniese Stefanos, veste i panni di Watson.
La coppia, applicando le ferree leggi della logica aristotelica, riesce a risolvere una serie di casi criminosi.
Aristotele nel regno di Alessandro. Breve riassunto e commento personale
Come tutti i romanzi della scrittrice canadese, anche questo è estremamente accurato dal punto di vista storico e ci mostra un Alessandro Magno nelle vesti di folle megalomane, completamente fuori di sé dopo la morte del suo fraterno amico Efestione.A meno di non ricorrere a rimedi estremi…
Ma proviamo a procedere con ordine. Tutto ha inizio nel 324 a.C. ad Atene, in una “cupa giornata della tarda Primavera”, con Stefanos che fa visita alla tomba della madre Eunice
morta un paio di anni prima, due anni dopo la minaccia della grande carestia
Che aveva costretto Stefanos a recarsi in Egitto alla ricerca del grano per salvare la sua città!
Scopriamo poi che, oltre al piccolo Nichiarco, Philomela ha dato alla luce una bambina, Filoclea. Proprio mentre è immerso nelle sue riflessioni, nota un grande fermento:
Arpalo vuole sbarcare ad Atene!
Ma ad attenderlo a casa, c’è un altro “scocciatore”: Epicares, figlio di Teopompo, chiede il suo aiuto:
mi era giunta voce dei guai di quell’uomo e non avevo troppa voglia di rimanervi invischiato
Infatti l’uomo è stato accusato di appropriazione indebita e corruzione. Eppure Epicares si proclama innocente e chiede a Stefanos di aiutarlo a provare la sua buona fede. Secondo l’uomo, infatti, il denaro che aveva gli era stato inviato dal generale Cratero, “buon amico e ufficiale di Alessandro”.
Ad incastrarlo, le accuse di suo cugino Nicofemos… Licurgo ha promesso che rinvierà il processo finché Stefanos non sarà tornato con una lettera di Cratero.
Ma Stefanos non vuole e non può andare a Babilonia!
Dopo aver assistito allo sbarco di Arpalo, Stefanos si reca al Liceo, per assistere alla lezione di Aristotele e commentare con lui l’arrivo del macedone:
Su di noi incombe un periodo di discordie
Infatti Alessandro ha deciso che le città greche dovranno far rientrare “chiunque sia stato esiliato dal tempo di Filippo”. Mentre Teofrasto ricorda quello che di buono ha fatto il Macedone, Aristotele ripensa alle tante atrocità commesse dal “re ragazzino”, un tempo suo allievo.
Per il filosofo, Alessandro è stato il suo più grande fallimento!
Mentre Atene decide di ospitare Arpalo, Aristotele e Stefanos vengono convocati a Corinto da Antipatro, che, molto tempo prima (vedi QUI), aveva aiutato la famiglia di Stefanos.
A Corinto, i due trovano ospitalità presso altre due vecchie conoscenze, Terone e Mirrina, incontrati ai tempi dell’Oracolo di Delfi (vedi QUI). E non saranno gli unici incontri legati alla vicenda di Delfi che i due incontreranno.
All’epoca, infatti
A Lisippo, colpevole di omicidio, era stato concesso di fuggire dalla Grecia
Antipatro chiede il pagamento del debito di Stefanos, che dovrà accompagnare suo figlio Cassandro a Babilonia!
Il viaggio sarà davvero difficile, in compagnia dello strano ragazzo, che non scambia con Stefanos nemmeno una parola!
Il poveretto si trova costretto addirittura a parlare da solo, per sfuggire alla noia… ma qualcuno sta cercando di impedirgli di proseguire il suo viaggio. Diversi incidenti lo colpiranno e Stefanos spera che, una volta giunti ad Ecbatana, tutto si risolverà…
Invece scopre che tutti i suoi nemici si sono dati appuntamento nella capitale estiva… ma i Compagni sono a Susa, dove hanno preso moglie. Per Cassandro, quei matrimoni tra macedoni e donne persiane sono un vero e proprio insulto!
Al ritorno di Alessandro e dei suoi, Stefanos scopre che della corte fa parte Lisippo, l’argentiere ateniese che lui e Aristotele avevano smascherato a Delfi:
Io non dimentico
E’ la minaccia che gli rivolge… Mentre cerca di arrivare a Cratero, Stefanos esplora i dintorni del palazzo e conosce meglio i Persiani e le loro usanze…
Tra gli altri, incontra un mandriano gentile, Vishtaspa, “seguace del profeta Zoroastro e devoto di Ahura Mazda”, che gli spiega la sua religione:
Siamo qui per compiere una grande missione… rendere il mondo un posto migliore in qualunque modo possiamo
Mentre conosciamo meglio Alessandro, che ci viene mostrato come un pazzo furioso, seguiamo le peripezie di Stefanos, costretto ancora una volta ad indagare su strani “maneggi” di palazzo, soprattutto per salvare Cassandro!
Solo la morte di Alessandro risolverà l’intricata vicenda personale dell’ateniese, gettando però nel caos il regno messo insieme dal macedone, che, sul letto di morte, ha lasciato la sua corona “al più forte”.
Un mistero che solo il tempo riuscirà a risolvere! E allora
Meglio togliere il disturbo, prima che “uomini abituati a maneggiare spade comincino a essere in disaccordo!
Il viaggio di ritorno sarà comunque emozionante, al seguito della bara di Alessandro!
Ma non temete: le avventure non sono certo finite e non vi ho certo raccontato i fatti salienti del libro!
Un romanzo davvero avvincente, anche se alcune parti avrebbero potuto tranquillamente essere tagliate, dal momento che, secondo me, rallentano l’azione, ma ormai sappiamo che i gialli della scrittrice canadese sono molto istruttivi!
VOTO : 8 / 10
Aristotele nel regno di Alessandro. La serie di Aristotele
- Aristotele detective (Aristotle Detective) (1978)
- Aristotele e il giavellotto fatale (Aristotle and the Fatal Javelin) (1980)
- Aristotele e la giustizia poetica (Aristotle and the Poetic Justice) (2000)
- Aristotele e il mistero della vita (Aristotle and the Mystery of Life o Aristotle and the Secrets of Life) (2002)
- Aristotele e l’anello di bronzo (Aristotle and the Ring of Bronze) (2003)
- Aristotele e i veleni di Atene (Poison in Athens) (2004)
- Aristotele e i misteri di Eleusi (Mysteries of Eleusis) (2005)
- Aristotele e i delitti d’Egitto (Aristotle and the Egyptian Murders) (2010)
- Aristotele e la favola dei due corvi bianchi (Aristotle and the Fable of Two White Crows) (2012)
- Aristotele nel regno di Alessandro (A Cloudy Day in Babylon) (2013)
- Aristotele e la Casa dei Venti (2018)
