Aristotele e la giustizia poetica di Margaret Doody (#3 Aristotele)

Aristotele e la giustizia poetica è il terzo romanzo della serie creata dalla scrittrice canadese Margaret Doody. Pubblicato nel 2000, vede ancora una volta protagonisti Aristotele e il suo giovane amico, Stefanos, alla cui voce è affidato il compito di narrare gli eventi.

Vediamo che cosa ci riserva questa nuova avventura.

Aristotele e la giustizia poetica

Margaret Doody

Traduttore: R. Coci

Editore: Sellerio Editore Palermo

Prima edizione (originale e italiana) : 2000

Pagine: 472 p.

Preceduto da: Aristotele e il giavellotto fatale

Seguito da : Aristotele e il mistero della vita

Aristotele e la giustizia poetica. Descrizione

Dal sito dell’editore www.Sellerio.it

Continua la saga dello Stagirita in veste di detective. Alessandro Magno, la festa delle Antesterie, l’Oracolo di Delfi, e tra le righe un’attenta lettura del trattato sulla Poetica, introducono il lettore nel 332 a.C. in cerca con Aristotele di un’ereditiera misteriosamente scomparsa.

È la primavera dell’anno 332 a.C. Le truppe di Alessandro sono alle prese con la conquista della Persia, e il grande condottiero si è impadronito di un enorme tesoro in argento a Persepoli.

Prima della sua marcia vittoriosa all’interno dei territori persiani, Alessandro ha distrutto grandi città sulla costa dell’Asia Minore, e il mondo mediterraneo è inquieto, sconvolto dalla guerra, percorso in lungo e in largo da esuli e da prigionieri ridotti in schiavitù. D’altra parte, però, ci si attendono nuove, immense ricchezze.

Durante la Notte dei Fantasmi, alla fine dell’Antesteria, la Festa dei Fiori che si celebra in Atene a febbraio, misteriose apparizioni culminano nel rapimento di un’ereditiera. Aristotele e Stefanos si recano in missione a Delfi, per cercare di ritrovare la fanciulla scomparsa. Ma nel loro cammino s’imbattono in festeggiamenti, fuggiaschi, strani enigmi e cadaveri.

Il caso dell’ereditiera scomparsa si rivela più complicato di quanto sembrasse in un primo tempo. Alla fine, l’enigma può essere risolto unicamente da Aristotele, e soltanto con l’aiuto dell’Oracolo di Delfi.

Aristotele e la giustizia poetica. Breve riassunto e commento personale

La storia “tratta di torti fatti a fanciulle di nobili natali, di omicidi e di salvataggi, di miniere d’argento, fantasmi e peregrinazioni” (p. 8).

Tutto ha inizio (p.9)

” il decimo giorno del mese di Antesterione – un mese piuttosto freddo, che segna, però, anche l’inizio della primavera. Il dodicesimo giorno inizia l’Antesteria, la Festa dei Fiori….nell’anno in cui Alessandro era impegnato nella sua invasione della Persia, subito dopo la presa di Persepoli e la conquista di un tesoro di centoventimila talenti d’argento… In quell’anno, la fine della Festa dei Fiori vide una grande famiglia ateniese nel caos, ed Aristotele ed io inaspettatamente in viaggio”.

Siamo dunque in febbraio, ed Atene è in fermento. Infatti

«Il Collegio dei Dieci Poleti, il Poletai, stava per annunciare i nomi di coloro a cui erano state assegnate le concessioni per lo sfruttamento delle assai redditizie miniere del Laurio. Quest’evento suscitava sempre grande interesse; a tutti fa gola avere l’opportunità di estrarre l’argento. Eccetto, ovviamente, agli sventurati schiavi che devono scavare il prezioso metallo dalle viscere della terra».

E l’indagine di Aristotele e Stefanos riguarderà proprio uno dei vincitori della gara d’appalto, la potente famiglia dei Signori dell’argento fondata dell’argentiere Demodicos.

Ferecrates, uno dei figli di Demodicos, è morto da poco più di una settimana e h lasciato come unica erede sua figlia sedicenne, Antia. La giovane è ora sotto la tutela dello zio Lisippos.

LA CENA SILENZIOSA DELLE ANTESTERIE

I nostri eroi prendono parte ad una Cena Silenziosa (con viveri e vino a carico) proprio in casa di Lisippos. Per i due è una notte strana ed ottenebrata dall’alcool.  Tra strane apparizioni e calzari perduti, scomapre la bella Antia, che più di un pretendente desidera in sposa.

Ad occuparsi dell’indagine per recuperare la giovane, considerata un semplice “bene” più che una persona, vengono chiamati Aristotele ed il suo giovane braccio destro.

I due si lanciano subito sulle tracce della ragazza e si troveranno a percorrere la Grecia in direzione Delfi, dove da secoli l’oracolo presta la sua voce alle profezie del dio Apollo.

Durante il lungo e movimentato tragitto, incontreranno personaggi di tutte le estrazioni sociali e culturali, regalandoci uno spaccato reale della vita della Grecia del IV secolo.

MENANDRO E IL POZZO

(Alcuni dei personaggi che Aristotele e Stefanos conoscono lungo il cammino torneranno poi nei libri successivi. Divertentissimo l’incontro con il futuro commediografo Menandro. Spassosissima la caduta nel pozzo di uno dei personaggi più complessi che la Doody crea. Uno dei miei preferiti)

LA PIZIA E LE SUE PROFEZIE

Tra delitti, agguati e colpi di scena continui, i due protagonisti giungeranno infine a Delfi e potranno interrogare la Pizia.

Stefanos chiederà un aiuto per decidere di un suo futuro matrimonio (e intanto prende una cotta per una prostituta egizia),  Aristotele invece si servirà della sacerdotessa per risolvere l’intricata serie di crimini.

Un libro bellissimo, in cui al giallo classico, che ci regala gli indizi per poter arrivare alla soluzione come i nostri detectives, si affianca un meraviglioso ritratto storico.

Ci ritroviamo completamente immersi nella folla dell’agorà insieme a Stefanos, passeggiamo con loro per le strade di Delfi, apprendiamo mille particolari sulla vita dell’epoca.

Insomma, un libro da leggere e da rileggere!

VOTO: 9 / 10


Aristotele e la giustizia poetica. Gli approfondimenti

Per concludere, qualche notizia in più su alcuni degli argomenti trattati nel libro. Vi ricordo che dalle Antesterie ha avuto origine il nostro Carnevale. E noterete molti altri punti in comune con la dottrina cristiana!

Per saperne di più sul legame tra Antesterie e il Carnevale, cliccate QUI

ANTESTERIE PER DIONISO

Le “Antesterie” (Ἀνθεστήρια) erano un’antica festa, in cui si celebrava il “vino nuovo” e si evocavano gli antenati.

Il primo giorno, indicato come Πιθοιγία (“apertura dei πίθοι, phìtoi“, le giare di terracotta in cui si manteneva il vino, οἶνος), si inneggiava a Dioniso con un corteo che portava l’offerta del “vino nuovo” al santuario del Dio appellato come Λιμναιος (“Dioniso della palude”).

Il secondo giorno, indicato come Χόες (boccali panciuti),veniva aperto il santuario di Dioniso Limnaios (era l’unico giorno in cui questo santuario risultava aperto) e la sua immagine veniva portata in città con un carro e quindi si procedeva al suo matrimonio sacro (ἱερὸς γάμος) con la sposa (βασίλισσα) dell’arconte basilèus (Ἄρχων Βασιλεύς).

Al matrimonio  seguivano delle bevute collettive da boccali di oltre due litri. Il 12 di Anthestérion (come gli altri giorni iniziava al tramonto e terminava al tramonto), era un giorno di contaminazione (ἡμέρα μιαρά) con la morte: tutti i santuari erano chiusi, si spalmava la pece sugli ingressi e si acquistava un ramo di biancospino per tenere lontani gli “spiriti” degli antenati che potevano penetrare nelle abitazioni.

Il terzo ed ultimo giorno era quello delle Χύτροι (Pentole), quando si cuocevano i cereali con il miele e si sacrificava a Ermes Chthonios (Χθόνιος) e Psychompos (Ψυχοπομπóς), allontanando così gli “spiriti” che avevano invaso la città.

In questo mese, nella località di Agra (sobborgo di Atene), venivano eseguiti anche i “Piccoli Misteri” di Eleusi. Collegati al mito eziologico della purificazione di Eracle dopo che questi ebbe ucciso i Centauri, i “Piccoli Misteri” consistevano in digiuni e purificazioni guidati da un mistagogo (μυσταγωγός) ed eseguiti preliminarmente alla celebrazione dei Grandi Misteri di Eleusi.

Beh, se non vi ricorda il Carnevale con la Quaresima e la Pasqua? Infatti i Grandi Misteri, per i Greci, erano un momento di resurrezione!


IL CALENDARIO ATTICO

Il calendario attico aveva la seguente suddivisione mensile:

Estate (Θέρος)
1 Ecatombeone Ἑκατομϐαιών luglio-agosto
2 Metagitnione Μεταγειτνιών agosto-settembre
3 Boedromione Βοηδρομιών settembre-ottobre
Autunno (Φθινόπωρον)
4 Pianepsione Πυανεψιών ottobre-novembre
5 Maimatterione Μαιμακτηριών novembre-dicembre
6 Posideone Ποσειδεών dicembre-gennaio
Inverno (Χεῖμα)
7 Gamelione Γαμηλιών gennaio-febbraio
8 Antesterione Ἀνθεστηριών febbraio-marzo
9 Elafebolione Ἑλαφηϐολιών marzo-aprile
Primavera (Ἔαρ)
10 Munichione Μουνιχιών aprile-maggio
11 Targelione Θαργηλιών maggio-giugno
12 Sciroforione Σκιροφοριών giugno-luglio

Di questi mesi il più noto è l’ottavo, Antesterione (anthesterion), sul quale si possiedono ampie testimonianze, dal momento che in esso si tenevano le Antesterie (da cui prende il nome), feste dedicate a Dioniso che celebravano la fine dell’inverno e l’inizio della primavera.

Dal quinto giorno del mese di boedromione si svolgevano invece i riti di genesi, giorni destinati ad onorare i defunti.

Al fine di sincronizzare il computo lunare dei mesi con quello solare degli anni, dopo due anni composti di dodici mesi lunari (pari a 354 giorni) ne seguiva un terzo composto di tredici mesi (pari a 384 giorni).

Quest’alternanza di anni di 12 e 13 mesi portava la durata media dell’anno a 364 giorni, vicino alla durata dell’anno solare, che è di circa 365 giorni e un quarto.

Per saperne di più, cliccate QUI

La serie di Aristotele

  1. Aristotele detective (Aristotle Detective) (1978)
  2. Aristotele e il giavellotto fatale (Aristotle and the Fatal Javelin) (1980)
  3. Aristotele e la giustizia poetica (Aristotle and the Poetic Justice) (2000)
  4. Aristotele e il mistero della vita (Aristotle and the Mystery of Life o Aristotle and the Secrets of Life) (2002)
  5. Aristotele e l’anello di bronzo (Aristotle and the Ring of Bronze) (2003)
  6. Aristotele e i veleni di Atene (Poison in Athens) (2004)
  7. Aristotele e i misteri di Eleusi (Mysteries of Eleusis) (2005)
  8. Aristotele e i delitti d’Egitto (Aristotle and the Egyptian Murders) (2010)
  9. Aristotele e la favola dei due corvi bianchi (Aristotle and the Fable of Two White Crows) (2012)
  10. Aristotele nel regno di Alessandro (A Cloudy Day in Babylon) (2013)
  11. Aristotele e la Casa dei Venti (2018)
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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!