Aristotele e i Misteri di Eleusi di Margaret Doody (# 7 Aristotele detective)

I Misteri eleusini, al centro della nuova inchiesta di Aristotele detective: il culto di Demetra e Kore, le dee del ciclo fertile morte e rinascita, dell’inabissarsi della vita nelle tenebre sotterranee e del riemergere alle stagioni solari.

Antichissima e originaria istituzione della religiosità, eppure con un che di ostico per la spiritualità dei buoni greci, sia nella concezione originale delle cose ultime con la promessa di immortalità, sia per un’implicita indifferenza rispetto alle distinzioni della cittadinanza accogliendo tra gli iniziati anche gli schiavi. Tutto questo scuote Aristotele.

E quando una serie di furti e di omicidi sconvolge Atene e contemporaneamente il fido Stefanos si sposa con una ragazza di Eleusi, l’asse dell’investigazione si sposta verso la città del tempio di Demetra. Verso i Misteri.

E chi dice misteri dice intrigo, cospiratori, oscuri moventi, collegamenti arcani. In essi Aristotele intravede, non solo la pista tenebrosa da seguire, ma anche il segnale della malinconica decadenza del suo mondo.

I Misteri di Eleusi è il quinto (???) romanzo di Aristotele nei panni di uno Sherlock Holmes del IV secolo a.C.

E se ogni storia poliziesca si ispira a un’opera dello Stagirita, quest’ultima sembra rimandare forse alla Politica. Ma il ricalco non è solo con la filosofia del grande filosofo, è la vita stessa di Atene e del mondo greco classico in età alessandrina e rivivere nella pagina: il funzionamento pratico della vita pubblica, le procedure ufficiali e i costumi privati, i modi di divertirsi e il mondo degli affari, perfino la topografia delle città, si animano in uno con lo svolgimento dell’inchiesta.

E soprattutto quel senso sottile di smarrimento generale che dovette aver preso l’uomo greco nell’epoca di svolta in cui Aristotele si trovava a vivere, ispirandogli la freddezza e il dandistico scetticismo con cui Margaret Doody può ritrarlo mentre ragiona dietro al delitto.

Aristotele e i Misteri di Eleusi. Breve riassunto e commento personale.

(Si, lo so, scrivo sempre “breve riassunto” e poi mi dilungo…Perdonatemi!)

Quello che si apprezza di più nei romanzi della Doody non è il giallo in sé, quanto l’accurata descrizione di un’epoca storica che tanto ha contribuito a formare il pensiero occidentale.

Questa volta la vicenda permette all’autrice di raccontarci le pratiche religiose legate al culto delle Due Dee, Demetra e Persefone, cui gli stessi Aristotele e Stefanos partecipano come iniziati. Come sempre minuziose le descrizioni dei luoghi e delle abitudini degli Ateniesi, che ci portano a conoscere più a fondo aspetti della vita degli antichi Greci che raramente ci vengono spiegati così in dettaglio.

Anche stavolta non ci delude e possiamo approfondire la nostra conoscenza delle abitudini matrimoniali e, soprattutto, dei riti dietro i Misteri Eleusini, che tanto hanno in comune con certi rituali cristiani.

Basta guardare con occhio critico e ci si renderà conto di quante siano le similitudini tra i riti che si svolgevano ad Eleusi e quelli che ancora oggi noi pratichiamo. Il battesimo, la figura del “padrino”, la promessa di una rinascita alla vita eterna…

Insomma, non ci siamo inventati niente!

«Devo raccontare di rapine impudenti e furti temerari, di crudeli spargimenti di sangue. Le Dee, però, non hanno permesso che tale malvagità restasse impunita»

Questo ci annuncia Stefanos nell’invocazione iniziale, che, come sempre, apre i romanzi della Doody, in puro stile omerico!

Partendo da una serie di furti e di omicidi che si verificano nel quartiere di Stefanos, ci ritroviamo coinvolti in misteri che coinvolgono un’intera città! E che rischiano di minare nel profondo i riti stessi della Dea Madre!

Finalmente, però, Stefanos riesce a sposare la sua amata Filomela e a creare i presupposti per una serena vita familiare. Preziosi i consigli di Aristotele anche in questo campo! Ma è proprio Filomela che quasi costringe Stefanos a diventare un iniziato dei Misteri! Del resto, anche il grande Aristotele cede alle insistenze della sua nuova compagna, la bella schiava Erpillide, per amore del quieto vivere!

Come sempre interessanti le riflessioni di natura etica che ci regala Aristotele. Secondo lo Stagirita (p. 30)

«C’è qualcosa di molto meschino e pericoloso nel rubare…Se i furti fossero commessi solo da chi è poverissimo, potrebbero essere giustificati. Ma in genere non è così. I crimini più gravi non vengono mai commessi per il bisogno dei beni più essenziali. La storia racconta di frodi famose, appropriazioni indebite scellerate, e questi reati non sono stati commessi perché qualcuno non aveva un mantello per l’inverno!»

Impossibile prevenire i furti, secondo Aristotele (p. 31)

«Ma dovremmo fare tutto ciò che è in nostro potere, non solo emanando leggi, ma anche cambiando la mentalità della gente. Con l’istruzione.L’uomo più innocuo è quello…che considera l’idea disgustosa e triste.

Commettere un furto significa recidere il legame tra uomo e uomo, danneggiare un tipo fondamentale di amicizia tra gli uomini che rende possibile la società»

In conclusione: leggete il libro!

VOTO : 9 / 10

La serie di Aristotele

1. Aristotele detective (Aristotle Detective) (1978)
2. Aristotele e il giavellotto fatale (Aristotle and the Fatal Javelin) (1980)
3. Aristotele e la giustizia poetica (Aristotle and the Poetic Justice) (2000)
4. Aristotele e il mistero della vita (Aristotle and the Mystery of Life o Aristotle and the Secrets of Life) (2002)
5. Aristotele e l’anello di bronzo (Aristotle and the Ring of Bronze) (2003)
6. Aristotele e i veleni di Atene (Poison in Athens) (2004)
7. Aristotele e i misteri di Eleusi (Mysteries of Eleusis) (2005)
8. Aristotele e i delitti d’Egitto (Aristotle and the Egyptian Murders) (2010)
9. Aristotele e la favola dei due corvi bianchi (Aristotle and the Fable of Two White Crows) (2012)
10. Aristotele nel regno di Alessandro (A Cloudy Day in Babylon) (2013)
11. Aristotele e la Casa dei Venti (2018)