SE SON ROSE MORIRANNO di Cristina Rava (# 5 Commissario Rebaudengo)

SE SON ROSE MORIRANNO è il quinto romanzo dedicato da Cristina Rava a Bartolomeo Rebaudengo, vice – questore ad Albenga, e alla sua compagna, il medico legale Ardelia Spinola. E’ anche l’ultimo (fino ad oggi) della serie.

Se son rose moriranno

Cristina Rava

Editore: Frilli

Anno edizione:  2012

Pagine : 266 p.

Genere: giallo, poliziesco

Preceduto da: Come i tulipani gialli

Seguito da : Un mare di silenzio (#1 Ardelia Spinola)

Se son rose moriranno. L’autrice

Nata ad Albenga nel 1958, vive ancora nella stessa cittadina. Dopo inconcludenti studi di medicina, ha lavorato nel settore dell’abbigliamento e successivamente in campagna, ma sempre con la scrittura come efficace salvagente per galleggiare nella vita.

LE INDAGINI DEL COMMISSARIO REBAUDENGO

LA SERIE DI ARDELIA SPINOLA

Se son rose moriranno. Descrizione

Un malato muore nell’afa opprimente di un’estate di qualche anno fa.

Un dolore improvviso e ingiusto dissesta la vita di Ardelia Spinola. In una triste sera autunnale, il dottor Steiner si fracassa una caviglia cadendo dalle scale di casa.

Nel frattempo Bartolomeo Rebaudengo si rigira tra le mani un pacco di cocaina senza mittente e senza destinatario,abbandonato come un rifiuto in una “fascia” di ulivi sopra la splendida baia di Alassio.

Questi sono gli ingredienti di una nuova storia che vedrà i talenti dei protagonisti, sempre sospesi tra dramma e risata, uniti nella ricerca della soluzione di un caso complicato.

Tempi e dosaggi sembrano la chiave per comprendere la natura dei decessi di anziani, trovati morti nelle loro abitazioni.

Si tratta di una serie di “equivocal death” come dicono gli esperti dell’FBI, oppure dietro c’è un disegno perverso? La logica di Rebaudengo e l’intuito di Ardelia accompagneranno il lettore verso la verità.

Se son rose moriranno. Breve riassunto e commento personale

No, non ci siamo. A tratti deludente, questo romanzo di Cristina Rava. Sebbene mi sia piaciuta l’alternanza tra le voci narranti, che permette di conoscere i punti di vista di Ardelia e di Bartolomeo, tuttavia il romanzo mi ha lasciato con l’amaro in bocca.

Una trama resta un po’ “in sospeso”, come se fosse una parte che avrebbe dovuto essere eliminata dal romanzo.

Ancora continuo a chiedermi a che cosa servisse la storia della droga ritrovata…forse per un successivo romanzo? Boh…

Per fortuna c’è l’intrigante storia delle “equivocal death” ad appassionarci, oltre all’incertezza di Ardelia: “mi vendico o non mi vendico?”

Sicuramente inattesa la decisione di Rebaudengo di compiere “il grande salto”.

Ho pianto pure come una fontanella in diverse parti del libro, ma ciò non toglie che il romanzo mi è parso sconclusionato.

VOTO : 6.5 / 10

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!