INDAGINE AL NERO DI SEPPIA. L’AUTRICE
LE INDAGINI DEL COMMISSARIO REBAUDENGO
LA SERIE DI ARDELIA SPINOLA
- Un mare di silenzio (2012)
- Dopo il nero della notte. Un’indagine di Ardelia Spinola (2014)
- Quando finiscono le ombre
- L’ultima sonata (2017)
Un’indagine al nero di seppia
Cristina Rava
Editore: Fratelli Frilli
Anno edizione: 2007
Pagine: 264 p.
Genere: giallo,poliziesco
Seguito da : Tre trifole per Rebaudengo. Un’indagine ad Alassio
Un’indagine al nero di seppia. Descrizione
Il commissario Bartolomeo Rebaudengo è un uomo silenzioso, poco incline all’ira e amante della buona cucina piemontese.
Alassio, dove il mare è un animale mansueto e persino le mareggiate sono uno spettacolo turistico, è un buon posto per andare in vacanza, e anche per viverci e fare il poliziotto.
Il commissariato ha sede in un’elegante palazzina, con il suo giardino e le palme: a guardarla da fuori sembra che lì dentro ci sia poco da fare.
La morte, però, arriva all’improvviso, quella cruda e spaventosa, la stessa dei vicoli di New York che conosciamo dalla tv, inspiegabile, agghiacciante.
La routine nella bella palazzina con le palme è finita: il commissario Rebaudengo deve affrontare la sua prima, difficile prova. Troverà l’aiuto inatteso di una donna: Ardelia Spinola, medico legale.
UN’INDAGINE AL NERO DI SEPPIA. Le parole di Cristina Rava
Nel libro Un’indagine al nero di seppia in cui il commissario Rebaudengo è protagonista, la scrittrice mette spesso a confronto la “piemontesità” di Rebaudengo con la “ligurità” degli altri personaggi.
In un’intervista rilasciata dall’autrice, alla domanda:
Se dovesse descrivere l’essenza della ligurità, che cosa direbbe?
La scrittrice rispondeva:
(L’essenza della ligurità è) Il pregiudizio: il ligure ha pregiudizi contro tutti, giudica senza conoscere. Non credo di aver mai conosciuto un popolo così ostile verso chiunque, verso anche la propria gente. I liguri hanno un’aridità di cuore ancestrale, il ligure non ha spirito di comunità; e lo dico con dispiacere visto le mie origini liguri, almeno in parte, visto che vivo in Liguria e amo questa terra.
Che cosa c’è di positivo? Latenacia. E poi ci sono due tipi di liguri: c’è il ligure terragno, che è quello del pregiudizio, e il ligure marittimo che è promiscuo, esploratore, mercante. Sono due tipologie diverse.
UN’INDAGINE AL NERO DI SEPPIA. Breve riassunto e commento personale
In questo libro, il piemontesissimo commissario incontra il medico legale Ardelia Spinola, che ha da poco sostituito il collega andato in pensione.
Il pensiero di Rebaudengo la spiega direttamente lui ( pag 14):
D’estate il mare non è pensabile come luogo di piacere, ma soltanto come punizione.
Del resto, “il mare lo innervosiva“, perché lui è “uomo di Ceva, laboriosa cittadina del basso Piemonte, profondamente cuneese, cresciuto a fette di raschera, dolcetto e bagnacauda”.
QUELLA STRANA CUCINA DI MARE
Fa fatica ad abituarsi alla filosofia di Alassio, dove tutto è apparenza e superficialità. E, cosa ben più grave, si mangia “della roba piena di spine, che un bigodino per far la piega alle donne avrebbe dato più soddisfazione” (pag 24):
Quanto gli mancava il bollito, quello vero, quello piemontese!
Ad interrompere la routine del Commissario, è la signora Fabiola Ferretti. Un lunedì mattina si reca in commissariato per denunciare la scomparsa del marito, Alfonso Oddone, professore di filosofia al locale liceo.
Alcuni giorni dopo, nell’entroterra, viene ritrovato il cadavere di una giovane donna (pag 35):
«nuda, braccia e gambe aperte, come il disegno dell’uomo vitruviano di Leonardo da Vinci, nessuna ferita sul bel corpo chiaro, a parte il volto tumefatto dallo strangolamento»
Attorno al corpo, cinque candele verde scuro. Oltre al solito “circo della Scientifica”, arriva sul posto anche il PM, Ugo Bottini, “uno con cui si poteva ragionare”. Poco dopo, ecco la sorpresa. Dall’auto del medico legale scende “una donna piccoa, dalle forme morbide a cui la tuta bianca non rendeva giustizia, sui quarant’anni” (pag 36). Ardelia Spinola.
La vittima non ha documenti e viene diffusa la sua foto in TV. A riconoscerla è la sorellina di 16 anni, Candida Di Blasi (pag 53): “E’ mia sorella! E’ Serena!”
Serena era una studentessa di famiglia ricca, senza grossi legami di amicizia o sentimentali. Strana coincidenza: il prof scomparso insegnava nella classe della vittima. Addirittura, secondo Candida, Oddone era un mito per la sorella maggiore.
Chi ha ucciso la ragazza? Il professore respinto? Oppure il giovane dark respinto? Magari le sue compagne di classe invidiose? Perché a Serena è stato strappato un orecchino?
Rebaudengo, reduce da un divorzio, trova in Ardelia un’ottima compagna, stile “signora Maigret”. Come si legge nel libro (pag 213), la signora Maigret era l’unica moglie di poliziotto
“che aveva retto un’esistenza intera senza protestare, aspettando a casa il ritorno dell’eroe con le pantofole accanto alla porta d’ingresso”.
CONNUBIO LIGURIA – PIEMONTE
Sarà proprio il medico legale, ottima cuoca, a fargli comprendere che un incontro tra Liguria e Piemonte è possibile.
Grazie a un piatto di spaghetti al nero di seppia e ad uno di acciughe con patate gratinate al forno, preparati da Ardelia per la prima cena con Bartolomeo (pag 141).
Un buon giallo, in cui si ride pure tanto. Del resto il commissario non è certo un supereroe!
Anzi: è un uomo con tutte le sue buffe debolezze, terrorizzato da una madre “tritaballe”, costretto per questo ad andare in analisi!
VOTO : 8 / 10
LE RICETTE DEL LIBRO:
- bagnacauda, una tipica ricetta autunnale piemontese. La “salsa calda” è un intingolo a base di olio, aglio e acciughe con cui generalmente si condiscono verdure crude e cotte.
- bollito misto, un piatto dalla lunga e affascinante storia (mi dispiace, ma mi rifiuto di andare oltre la preparazione del bollito di pollo)
- spaghetti al nero di seppia, che prepareremo insieme nei prossimi giorni.
- acciughe con patate gratinate al forno. Il mitico tortino alla ligure che abbiamo proposto persino per il nostro cenone della Vigilia (vedi ricetta)