La morte non è cosa per ragazzine (#2)

La morte non è cosa per ragazzine è il SECONDO ROMANZO della serie “I MISTERI DI FLAVIA DE LUCE”, scritto dal bravissimo autore canadese Alan Bradley. Vediamo quali sorprese ci riserva questa volta l’intrepida undicenne

La morte non è cosa per ragazzine

Alan Bradley

Titolo originale : The Weed that Strings the Hangman’s Bag

Prima Pubblicazione : 2009

Traduzione : Stefania Bertola

Prima ed. italiana : 2011

Editore : Mondadori

Pagine   : 404 p.

Genere: giallo, narrativa per ragazzi

Preceduto da: Flavia De Luce e il delitto nel campo dei cetrioli

Seguito da: Aringhe rosse senza mostarda

La morte non è cosa per ragazzine. Descrizione (dal sito dell’editore)

Rupert Porson e la compagna Nialla burattinai di fama televisiva, con il loro furgone pieno di marchingegni teatrali e marionette, si fermano per qualche giorno a Bishop’s Lacey. Ma che ci fanno i due in quell’angolo di tradizione incastrato nella campagna inglese anni Cinquanta? A Flavia basta un’ombra di mistero per eccitarsi e le sue due passioni convergenti del delitto e della chimica trovano uno sfogo comune.

A Bishop’s Lacey, il paesino addormentato dove dimora l’undicenne Flavia de Luce, qualche scompiglio e un po’ di bizzarria sono portati da una strana coppia. Sono Rupert Porson e la compagna Nialla: un guitto che recita spesso quando parla e una maliarda dai capelli rossi, burattinai di fama televisiva, con il loro furgone pieno di marchingegni teatrali e marionette.

Ma che ci fanno i due in quell’angolo di tradizione incastrato nella campagna inglese anni Cinquanta? Davvero sono lì solo per recitare Il fagiolo magico in parrocchia?

A Flavia basta un’ombra di mistero per eccitarsi e le sue due passioni convergenti del delitto e della chimica trovano uno sfogo comune.

E infatti è la chimica a offrirle il primo spunto per le sue scoperte indiscrete e curiose.

Fuggendo ad ogni momento dal maniero semirovinato, dove il suo tempo trascorre tra il laboratorio, un litigio con le sorelle e un tè con il padre, incontra strane persone: una matta che gira per il bosco e sembra conoscere segreti, un tedesco ex prigioniero di guerra bello come un dio; orecchia di nascosto sospette conversazioni; apprende dal dolore insano di una madre la storia di un bambino morto impiccato.

Fino a che si trova ad essere spettatrice di un’altra, clamorosa, morte, carica di un sinistro simbolismo, continuazione forse di un più antico enigma.

«È normale a 11 anni essere inaffidabile», ma stavolta Flavia rischia grosso.

I romanzi della serie di Flavia de Luce sono thriller raccontati da una bambina detective, dentro l’atmosfera da tipico giallo all’inglese.

L’effetto è quel misto di brivido, gioco, ironia surreale, macabro e sorpresa che può sentire una bambina davanti al delitto avventuroso immaginato a partire da una giornata qualunque. Sapremo mai se Flavia riferisce o inventa?

La morte non è cosa per ragazzine. L’autore

Lo scrittore canadese Alan Bradley è nato a Toronto nel 1938. Esperto di ingegneria elettronica, ha lavorato per numerose stazioni radio-televisive nell’Ontario, prima di divenire direttore di ingegneria televisiva nel centro media dell’Università di Saskatchewan, a Saskatoon. Qui è rimasto per 25 anni, fino al 1994, anno in cui ha deciso di dedicarsi esclusivamente alla scrittura.

La sua produzione più celebre è la serie di gialli I Misteri di Flavia De Luce, ambientata nell’Inghilterra degli anni successivi alla Seconda Guerra Mondiale. Le avventure della giovane Flavia si svolgono per lo più nella cittadina fittizia di  Bishop’s Lacey. L’undicenne Flavia,  di nobili origini, vive con il padre e le due sorelle maggiori nella tenuta di Buckshaw, un’antica dimora in cui la ragazzina può svolgere in tutta tranquillità i suoi assurdi esperimenti di chimica e dedicarsi alle sue indagini.

Nel luglio del 2007, Bradley ha ricevuto il  Debut Dagger Award dalla British Crimewriter’s Association per il suo romanzo The Sweetness At The Bottom Of The Pie, il primo romanzo della serie dedicata a Flavia De Luce. Il romanzo è pubblicato in Italia con il titolo Flavia De Luce e il delitto nel campo dei cetrioli.Attualmente vive a Malta con la moglie Shirley

La morte non è cosa per ragazzine. Breve riassunto e commento personale

Flavia non delude nemmeno questa volta e, anzi, è addirittura più irresistibile e travolgente di quanto fosse nel primo romanzo. A 11 anni, Flavia De Luce è in realtà un adulto in miniatura, astuta, intelligente ed estremamente perspicace! 

Mentre se ne sta da sola nel cimitero di Bishop’s Lacey, Flavia sente uno strano suono, “come un sospiro frusciante”. E subito cerca di comprendere di che cosa si tratti…

Trova così una donna “che si stava facendo un bel pianto torrenziale”. La discrezione non è tra le sue innumerevoli qualità e così Flavia fa la conoscenza di Nialla, assistente del famoso burattinaio della televisione inglese, Rupert Porson.

Il loro furgone ha avuto dei problemi e quindi sono stati costretti a fermarsi proprio nel villaggio di Flavia. Curiosissima, Flavia raccoglie un fazzoletto della donna per capire i motivi del suo pianto disperato… Ne scoprirà delle belle! Flavia non guarda la TV, perché a Buckshaw, la dimora dei De Luce “dal tempo di re Harold”, non c’è:

Mio padre dice che è un’invenzione disgustosa

Per fortuna di Nialla, ad interrompere le chiacchiere di Flavia arriva il reverendo Denwyn Richardson, che si offre di aiutare i due artisti. Per racimolare i soldi necessari alla riparazione e ricambiare l’ospitalità, i due potranno allestire un doppio spettacolo nella sala parrocchiale.

Dopo una prima notte trascorsa in tenda nel cimitero della chiesa di San Tancredi, i due artisti vengono ospitati nella fattoria degli Ingleby. Il figlio degli Ingleby, Robin, coetaneo di Flavia, era stato trovato morto cinque anni prima. Una disgrazia, un gioco finito male…

Come scopre Flavia, sembra che Gordon Ingleby conosca Rupert Porson…

Dopo il primo, splendido spettacolo, in cui assistiamo alla messa in scena di  Jack e il fagiolo magico , la seconda rappresentazione ha un finale diverso. Infatti, quando Jack abbatte con l’accetta la pianta del fagiolo magico, non è il gigante Galligantus a cadere da essa … ma il corpo del povero Rupert Porson!

Un incidente? Flavia non ci crede e fa di tutto per riuscire a partecipare alle indagini, dando il tormento al povero ispettore Hewitt! Ma è l’occhio di lince di Flavia a trovare l’indizio fondamentale. Non è stato affatto un tragico incidente:

Qualcuno ha messo a nudo questo pezzo di filo elettrico… un cortocircuito voluto

Ma chi voleva la morte del burattinaio? E perché? Che cosa sa la strana donna che vive a Gibbet Wood? Quale ruolo ha nella vicenda lo stranissimo ex prigioniero di guerra tedesco che lavora dagli Ingleby?

Dieter Schrantz, che secondo Flavia assomiglia a un dio nordico… E Ophelia, la terribile sorella diciassettenne di Flavia, ne resta a tal punto conquistata da invitarlo a Buckshaw per un tè!

Che dirà Haviland, il padre di Flavia? A quanto pare, infatti, per l’uomo, i tedeschi erano ancora “il nemico”… Ma il giovane è davvero perfetto in casa De Luce. Infatti è stato abbattuto dagli Inglesi perché aveva voluto vedere il cottage delle sorelle Bronte, sua grande passione!

Conosciamo poi meglio Felicity, la sorella maggiore di Haviland De Luce, che si rivela una preziosa alleata per la più giovane della famiglia! Infatti le rivela i motivi per cui le sue sorelle la detestano tanto: è identica alla loro scomparsa mamma, Harriet:

Se vuoi vedere tua madre, non devi fare altro che guardarti allo specchio. Se vuoi sapere che carattere aveva, guardati dentro

Vi rivelo che ho versato calde lacrime mentre leggevo queste parole. E mi ha commosso anche la parte in cui Felicity sprona Flavia a seguire le sue inclinazioni, ovunque la portino:

L’ispirazione che proviene dell’interno è come un vulcano, cambia la faccia del mondo

 E Flavia mette subito in pratica i consigli di zia Felicity, seguendo le sue intuizioni sul delitto Porson… Ancora una volta, ci terrà con il fiato sospeso e ci farà tremare più volte di paura! 

Anche se viene classificato come “per ragazzi”, ve lo consiglio: è un giallo davvero ben fatto, che vi regalerà tante ore di intelligente relax! Dimostrandoci che il titolo è sbagliato!!!

VOTO: 10 / 10

I MISTERI DI FLAVIA DE LUCE : la serie

  1. Flavia de Luce e il delitto nel campo dei cetrioli (The Sweetness at the Bottom of the Pie. 2007)
  2. La morte non è cosa per ragazzine (The Weed that Strings the Hangman’s Bag, 2010)
  3. Aringhe rosse senza mostarda (A Red Herring Without Mustard, 2011)
  4. Il Natale di Flavia de Luce (I Am Half-Sick of Shadows, 2011)
  5. A spasso tra le tombe (Speaking from Among the Bones, 2013)
  6. Lo strano caso del cadavere di rame (The Curious Case of the Copper Corpse, 2014). Si tratta di un racconto breve, inserito nella raccolta La scuola in giallo, 2014 Sellerio
  7. Un segreto per Flavia de Luce (The Dead in Their Vaulted Arches, 2015)
  8. Flavia de Luce e il cadavere nel camino (As Chimney Sweepers Come to Dust, 2015)
  9. IL GATTO STRIATO MIAGOLA TRE VOLTE ((Thrice the brinded cat hath mew’d, 2016)
  10. The Grave’s a Fine and Private Place: a Flavia de Luce Novel (2018)
  11. The Golden Tresses of the Dead (2019)
/ 5
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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!