CAROTA DEL FUCINO IGP

CAROTA DEL FUCINO IGP

Abbiamo parlato di carote selvatiche, di carote con il marchio e di carote in generale. Oggi non posso evitare di raccontarvi di uno dei prodotti che nascono nella mia zona, la carota del Fucino, la prima carota ad ottenere il marchio IGP.

CAROTA DEL FUCINO IGP. Che cos’è

La Carota dell’Altopiano del Fucino IGP presenta una radice di forma prevalentemente cilindrica con punta arrotondata, priva di peli radicali e senza cicatrici profonde nei punti di emissione del capillizio.

Di colore arancio intenso, ha buccia liscia e polpa molto croccante.

La coltivazione delle carote nel Fucino ha avuto inizio agli inizi degli anni 50 del XX secolo, quando la carota è entrata nella rotazione colturale classica in uso nell’Altopiano del Fucino.

Come racconta spesso il Nonno, oltre ai benefici economici, la coltivazione della carota ha determinato un allungamento della rotazione colturale, riducendo fenomeni negativi come lo sviluppo di fitopatologie o il fenomeno della stanchezza del terreno, che arrecavano parecchi problemi alle colture della zona.

CAROTA DEL FUCINO IGP. Il territorio

La Piana del Fucino è un bacino di 14.000 ettari fiancheggiato da alte cime appenniniche. Essa è in realtà un altopiano, con un’altitudine media sul livello del mare di 700 metri. Tutt’intorno, gli splendidi monti del “Parco nazionale d’abruzzo”, del “Velino-Sirente” e degli “Ernici – Simbruini”.

Un tempo, tutta l’area era occupata dalle acque dell’omonimo lago, che nel 1870 venne prosciugato e bonificato ad opera del principe Alessandro Torlonia.

Per questo motivo si dice che la terra del Fucino è “giovane”. Essa è infatti resa fertile dalla grande quantità di humus creata nel corso dei millenni dalle sostanze organiche depositatesi sul fondo del lago.

Carote, finocchi, radicchi, bietole, indivie, pomodori, cavoli e cavolfiori… tutti i prodotti sono arricchiti di vitamine e sali minerali grazie alla notevole fertilità del terreno.

La Piana del Fucino un tempo era riempita dalle acque dell’omonimo lago che il principe Alessandro Torlonia, nel 1876 fece prosciugare e bonificare.

Nel corso dei millenni sul fondo del lago si depositò un’enorme quantità di sostanze organiche dalle quali si formò l’humus che oggi rende questa terra così fertile ed adatta alla coltura degli ortaggi.

CAROTA DEL FUCINO IGP. Un po’ di numeri

La coltivazione delle carote occupa circa il 20 % dei terreni del Fucino e la produzione media annua è di oltre 1 milione 600 mila quintali di prodotto, che corrisponde all’incirca al 30% della produzione italiana di questo ortaggio, il 5% della produzione europea e l’1% di quella mondiale.

L’IGP “Carota dell’Altopiano del Fucino” stabilisce le diverse carote della specie Daucus carota prodotte nella zona del Fucino: Maestro (Vilmorin), Presto (Vilmorin), Concerto (Vilmorin), Napoli (Bejo), Nandor (Clause) e Dordogne (SG).

CAROTA DEL FUCINO IGP: LA PRODUZIONE

Le “nostre” carote sono un vero e proprio vanto della zona, riconoscibili in mezzo a mille altre per colore e sapore.

Inizialmente, come racconta sempre il Nonno, si seminavano “a spaglio” mescolando i semi con cenere, segatura, sabbia o perfosfato minerale.

Con l’avvento della meccanizzazione, le tecniche di coltivazione si sono modernizzate ed oggi gli agricoltori impiegano seminatrici sempre più sofisticate per una semina ottimale! Le più moderne sono dotate di sistemi di regolazione sia del numero di semi per unità di superficie, sia delle file da formare all’interno delle carreggiate.

Negli ultimi decenni, è sempre più frequente l’espediente di anticipare la semina al periodo tra metà febbraio e  fine marzo, per procedere al raccolto tra fine giugno e inizio luglio.

In questo modo, i campi possono poi essere impiegati per una seconda produzione orticola.

Metodo di produzione

Come sa chiunque sia cresciuto in una famiglia di agricoltori, dopo aver preparato il terreno con aratura, fresatura e rullatura, si procede alla semina, effettuata a macchina, per favorire l’ottimale uniformità di distribuzione e densità dei semi.

Seguono poi “sarchiatura” e “rincalzatura”. L’irrigazione deve essere frequente, ma non troppo abbondante e in estate deve essere effettuata solo durante la notte per non rovinare le piantine.

La raccolta avviene solitamente nelle prime ore di sole e può essere praticata tutto l’anno, ma la migliore produzione si ottiene da giugno a ottobre.

Solitamente entro quattro ore dalla raccolta, il prodotto viene portato nei numerosi centri di lavaggio e confezionamento presenti in tutto il Fucino. Qui le carote vengono immediatamente raffreddate, lavorate e confezionate.

CAROTA DEL FUCINO IGP. Usi in cucina

Possiamo usare la Carota del Fucino IGP  in tantissimi modi. Io la mangio cruda, come un coniglietto. Infatti al naturale è un delizioso spezzafame e, come mi hanno ripetuto sin da quando ero piccola, fa benissimo alla vista!

Condita con un filo d’olio e del limone diventa ancora più appetitosa.

Ma è ottima in insalata, tagliata a striscioline, rondelle, a julienne… Si abbina alle verdure a foglia verde, ma anche al radicchio. E’ ottima con pomodori, mele, arance, cavoli.

Potete usarla per preparare tantissimi primi piatti, dai risotti alle minestre, è perfetta come contorno di carne e pesce.

Provate il purè di carota e sperimentatela negli sformati o nella preparazione di gnocchi.

Secondo me, però, le carote del Fucino danno il meglio di sé nei dolci (vedi QUI), dalle torte ai muffin, passando per composte e confetture!

Provate ad usarla per realizzare gustosi succhi, insieme a mele, ananas, cetrioli, arance…

PROPRIETÀ DELLE CAROTE

Vi ricordo che, grazie all’elevato contenuto di vitamina A e Beta Carotene, le carote sono ottime per favorire la corretta crescita e riparazione dei tessuti corporei e contribuiscono a mantenere la pelle liscia e morbida. Inoltre protegge le mucose di naso, bocca, gola e polmoni rendendoci più resistenti alle infezioni.

Vitamina A e beta carotene sono importanti per mantenere una buona vista, soprattutto quando si trascorrono molte ore davanti a computer o televisore.

Potete consumare la carota del Fucino

  • Cruda
  • Bollita
  • Essiccata
  • Panata
  • In soffritti, per insaporire sughi, pesci, carni e verdure
  • Al latte, in minestre o creme di verdure
  • Salse o bruschette
  • Grattugiata in insalata
  • Succhi e bevande
  • Zuppe
  • Farina
  • Dolci
  • Prodotti per celiaci

ALTRI USI

Forse non lo sapete, ma la carota è ottima anche fuori dalla cucina. Infatti viene usata anche per

  • Creme che favoriscono l’abbronzatura
  • Olio di carota
  • Vaschette biologiche e biodegradabili
  • Alimentazione impianti per la conversione di energia elettro-termica tramite biogas con i sottoprodotti della carota (parti non commestibili).
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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!