MARSICA LA MIA TERRA

MARSICA LA MIA TERRA

MARSICANA PRIMA  CHE ABRUZZESE

Sarà che sto invecchiando ma da qualche anno sento sempre più prepotente il bisogno di tornare alle origini, di riscoprire ricette e prodotti che un tempo comparivano sulla tavola dei nostri nonni e che oggi sono quasi del tutto scomparsi dalla nostra cucina.

Non solo: ho scoperto il piacere di coltivare da soli i prodotti che poi entrano in cucina e la gioia di vedere il pane lievitare con calma sotto un telo. Del resto, discendo da ben due famiglie di mugnai!

Naturalmente il mio “ritorno alle origini” ha comportato anche una riscoperta di radici storiche antichissime, risalenti all’antico popolo marso, quello che tenne in scacco i Romani per lungo tempo, tanto che, alla fine, i conquistatori dovettero ammettere

Nec sine Marsis nec contra Marsos triumphari posse

Ovvero : non si può vincere né senza i Marsi né contro i Marsi.

San Benedetto dei Marsi, il paese in cui sono nata e cresciuta e in cui sono tornata a vivere dopo il matrimonio, sorge sul luogo dell’antica capitale dei Marsi, Marruvium. Un luogo in cui la storia si respira ad ogni passo, responsabile probabilmente della passione che da sempre ho avuto per l’archeologia e lo studio del passato.

Cercherò quindi di raccontarvi poco alla volta questa mia terra sfortunata, colpita da tante calamità ma sempre in grado di risollevarsi più forte di prima!

D’altro canto siamo o non siamo “il popolo di Marte”? “Marsi” deriverebbe da Mamerte, il dio da cui derivò il romano dio della guerra Marte!

Il nostro sarà un lungo viaggio e spero ci porterà a conoscere meglio la mia terra. Confido nell’aiuto di chi sull’argomento ne sa più di me!

MARSICA LA MIA TERRA: UN PO’ DI GEOGRAFIA

Cominciamo con l’inquadrare geograficamente la mia terra, la Marsica, che ha come cuore pulsante quella che oggi è la Conca del Fucino ma che in passato era il Fucinus Lacus, terzo d’Italia per estensione!

La Marsica comprende oggi ben 37 Comuni e si estende per circa 1.906 km² su una superficie territoriale molto “variegata”, che comprende aree pianeggianti (conca del Fucino, Piani Palentini e  piana del Cavaliere), collinari e montuose. 

La vetta più alta è il monte Velino (2487 m s.l.m). Il comune più pianeggiante è quello di San Benedetto dei Marsi,mentre quelli a maggiore altitudine sono Ovindoli (a 1375 m s.l.m.) e Opi (a quota 1.250 metri di altitudine).

Il territorio della Marsica è suddiviso in cinque macro-settori.

  1. FUCINO (o Marsica Fucense) : è la zona pianeggiante e comprende i comuni posti intorno alla conca del Fucino.
  2. Valle del Giovenco (o Marsica Orientale) : è la zona montuosa, percorsa dal fiume Giovenco. Ha inizio ad Aielli e giunge fino al territorio comunale di Bisegna. Buona parte del suo territorio è incluso a sud est nell’area del parco nazionale d’Abruzzo e a nord est nel parco regionale Sirente-Velino.
  3. Valle Roveto: è l’area montuosa solcata dal fiume Liri. Ha inizio a Capistrello e giunge fino a Balsorano.
  4. Piana del Cavaliere (o Marsica Occidentale): area montuosa al confine tra Abruzzo e Lazio. Il centro più grande è Carsoli.
  5. Parco nazionale d’Abruzzo: è l’area marsicana più a sud e segna il confine meridionale della Marsica con l’alto Sangro e la catena montuosa dei monti della Meta e delle Mainarde tra Lazio meridionale e Molise

MARSICA LA MIA TERRA. Da pastori ad agricoltori

La Marsica fu a lungo una regione molto isolata. Pensate: fino al 1870, anno della Presa di Roma, esisteva una sola ferrovia, quella da Avezzano a Sora.

La linea ferroviaria Avezzano – Sulmona fu terminata nel 1873, e il collegamento con Tivoli e con Roma risale al 1881.

La ferrovia Roma-Sulmona fu aperta nel 1888!

L’ economia era prevalentemente pastorale: il suolo agrario era ristretto e dava limitati prodotti, al pari della pesca nel lago. Il prosciugamento del Fucino, completato nel 1878, ha trasformato l’economia della regione, mettendo a disposizione circa 165 kmq di terreno agricolo.

 L’economia agraria ha preso gradualmente il sopravvento.

Grazie all’immigrazione di coloni da altre parti d’Abruzzo e d’Italia, assistiamo ad un notevole aumento della popolazione e, finalmente, all’ampliamento della rete stradale.

Il terremoto del 13 gennaio 1915 (vedi QUI), interruppe violentemente la graduale evoluzione della Marsica : numerosi paesi furono praticamente rasi al suolo, le aree coltivate subirono danni notevoli.

La ricostruzione fu rapida: le località distrutte o gravemente danneggiate furono  trasferite in situazione più sicura e più vicina alle vie di comunicazione; furono costruiti edifici nuovi, di tipo antisismico, distribuiti su piani razionalmente predisposti.

Oggi la Marsica è più viva e vitale che mai, nonostante le mille difficoltà che provano ogni tanto a metterla in ginocchio

Nei prossimi giorni vi annoierò con la Storia della Marsica!!!

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!