Vendetta Mascherata. Young Sherlock Holmes vol 7

Vendetta Mascherata ci porta a Oxford, la bellissima cittadina universitaria da sempre in competizione con Cambridge…Per la Serie completa, clicca QUI

 

Vendetta mascherata. Young Sherlock Holmes vol 7

Autore: Andrew Lane

Traduttore: C. Nubile

Editore: De Agostini

Anno edizione: 2015

Pagine: 320 p.

 

 

 

 

Vendetta mascherata. Descrizione

Deciso a perfezionare l’istruzione del fratello minore, Mycroft Holmes decide di mandare Sherlock a vivere a Oxford, nei pressi del prestigioso college, in modo che il ragazzo possa ambientarsi con largo anticipo nella vita universitaria e – allo stesso tempo – frequentare delle lezioni seguito da un precettore.

Ma un fatto decisamente inquietante sta sconvolgendo la facoltà di medicina: qualcuno è entrato nel laboratorio di patologia e ha sottratto parti delle spoglie ai cadaveri utilizzati dagli studenti per fare pratica di anatomia, sped.endole poi a un indirizzo di Londra.

Sherlock è deciso a far luce su questo mistero… e gli indizi lo porteranno in campagna, fino a “Gresham Lodge”, una strana e sinistra tenuta

Young Sherlock Holmes. I libri della serie:

Vendetta mascherata. Breve riassunto e riflessioni personali

Il romanzo si apre con Sherlock che assiste all’esibizione di un giovane violinista insieme a Rufus Stone e a suo fratello Mycroft. Quest’ultimo approfitta dell’incontro per parlare  con Sherlock del suo futuro (p 9):

«E’ ormai un mese che sei a Londra, dopo il nostro rientro dall’Irlanda, e dobbiamo prendere una decisione circa il tuo futuro…Dopo la morte del nostro caro zio Sherrrinford, non vedo per te la possibilità di tornare a Farnham»

Il più giovane degli Holmes non può tornare nemmeno a casa sua:

«Nostro padre si trova ancora all’estero e nostra madre è costretta a letto, troppo debole per muoversi…Sono molto preoccupato per lei»

LA DECISIONE DI MYCROFT

Ovviamente non può nemmeno vivere da solo a Londra; ha solo 16 anni ed ha già dimostrato che, insieme a Matthew Arnatt, non è in grado di gestirsi. Infatti, come gli ribatte Mycroft (p 10):

«Siete stati coinvolti in cinque diverse risse; in tre occasioni vi siete trovati talmente nei guai da dovervi arrampicare sui tetti per fuggire. Siete stati anche fermati e interrogati dalla polizia per otto volte».

Mycroft, infatti, ha fatto seguire i due ragazzi dai suoi uomini (p 11):

«Sherlock ha l’abitudine di cacciarsi nei guai e, in assenza di nostro padre, ho la responsabilità di fargli raggiungere il suo ventunesimo compleanno intatto, nel corpo e nella mente»

Non ultimo, va considerato il problema della sua istruzione. Ma Mycroft non ha alcuna intenzione di rispedire il fratello in collegio. Sherlock teme proprio questo (p 12):

«Non poteva tornare a scuola a fare solo quello che gli dicevano i professori, ad obbedire docilmente»

Come sa bene anche Mycroft, aveva girato il mondo, se l’era dovuta cavare da solo ed era sopravvissuto. Per questo, tornare in collegio

«Vorrebbe dire tornare indietro…il tuo futuro è in una grande università»

Lo manderà ad Oxford, dove ha già scelto il suo istitutore (p. 13)

«Charles Lutwidge Dodgson, che insegna matematica ed è specializzato in logica…è appassionato di una cosa ultramoderna chiamata fotografia… Nel tempo libero scrive libri per ragazzi, sotto lo pseudonimo di Lewis Carroll»

Dunque Mycroft ha già deciso che Sherlock studierà con il papà di Alice nel paese delle meraviglie ed è inutile protestare. Ma potrà partire con Matty

LA PENSIONE DELLA SIGNORA McCrery

Ad Oxford, Sherlock alloggia presso una simpatica vedova, la signora McCrery, insieme ad altri quattro studenti:

  • Thomas Millard, studente di Teologia
  • Mathukumal Vijayaraghavan, studente di Matematica
  • Reginald Musgrave, studente di Chimica
  • Paul Chappenham, studente di Scienze Naturali

Dai quattro ragazzi, Sherlock scopre che dall’obitorio stanno scomparendo pezzi di cadaveri (p. 37). Sin dalla sua prima apparizione, Dodgson si dimostra un personaggio interessante, a cui (p 43)

«Non importava granché dell’aspetto»

Il professore rivela a Sherlock, con un certo imbarazzo, di essersi ispirato a Mycroft per il personaggio di Humpty Dumpty, “arrogante e piuttosto polemico, pignolo. E’ così che ricordo vostro fratello” (p. 49)

Le indagini sui furti all’obitorio

Dodgson è stato interrogato dalla polizia a proposito dei furti avvenuti all’obitorio e Sherlock vorrebbe saperne di più. Infatti ormai il ragazzo è concentrato su quel mistero (p 51):

«Negli ultimi due anni si era ritrovato a risolvere diversi enigmi all’apparenza irrisolvibili e questo processo cominciava a piacergli: districarsi in un labirinto di prove contrastanti, nell’apparente impossibilità di trovare la verità nel mezzo di quel groviglio»

Che il libro sia rivolto soprattutto ad un pubblico giovane si comprende dalle “lezioni” che ogni tanto l’autore impartisce. Interessante la parte in cui viene spiegato il lavoro del medico legale.

SHERLOCK E LA FOTOGRAFIA

Come ci aveva anticipato Mycroft, Dodgson è un appassionato della neonata arte della fotografia e ci impartisce i primi rudimenti su questa tecnica. Scopriamo così che

la prima foto in assoluto ad essere scattata risale al 1826 ed il tempo di esposizione è durato 8 ore…si trattava di un paesaggio

Dodgson poi si lancia in spiegazioni tecniche, a beneficio dei giovani lettori.

LA RISOLUZIONE DEL MISTERO DEI FURTI

Seguendo le sue geniali deduzioni, Sherlock e Matty arrivano al responsabile dei furti. Ma la risoluzione di questo mistero lo porta ad indagare su un altro problema.
Un vecchio amico di suo fratello, il commissario Ferny Weston, gli affida il compito di aiutare il suo sergente, che sembra sul punto di impazzire. Infatti è convinto che la sua casa si sposti.

Il mentore di Sherlock Holmes

Weston sta “studiando gli effetti del veleno…e gli effetti della vita sul corpo delle persone”.

E’ dunque lui ad indirizzare i successivi passi di Sherlock, sempre più convinto di voler fare della sua capacità di risolvere i misteri un mestiere…

L’EPILOGO

Non vi racconto altro sul romanzo, altrimenti vi toglierei la gioia di leggerlo. Vi basti sapere che, per la prima volta in vita mia, non avevo capito chi fosse il vero colpevole!

VOTO: 9/10

VENDETTA MASCHERATA. CURIOSITÀ

Il titolo si riferisce al fatto che Weston, rimasto sfigurato in un attentato, indossa una maschera per non terrorizzare chi lo incontra

1,0 / 5
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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!