Trappola velenosa. Young Sherlock Holmes vol 5

Quinto libro della serie scritta da Andrew Lane. Trappola velenosa ci porta addirittura nell’Estremo Oriente, dove Sherlock dovrà vedersela con pirati cinesi e intrighi internazionali!

Young Sherlock Holmes. I libri della serie:

 

Trappola velenosa. Young Sherlock Holmes vol 5

Autore: Andrew Lane

Editore: De Agostini

Anno edizione: 2014

Pagine: 320 p.

 

 

Trappola velenosa. Descrizione

Continuano le avventure in giro per il mondo del giovane Sherlock.
Dopo essere stato rapito e costretto a imbarcarsi su una nave in partenza per l’Estremo Oriente, l’imprudente ragazzo – separato dai suoi amici e dal fratello – dovrà cavarsela da solo nell’esotica Shangai.
Affronterà una ciurma di pirati, incontrerà due nuovi compagni, imparerà le arti marziali e dovrà fare luce su un mistero che potrebbe scatenare addirittura un conflitto tra Stati Uniti e Cina: tre uomini, in tre differenti zone della città, sono stati inspiegabilmente uccisi dallo stesso serpente.
Chi li voleva morti, e perché? Sherlock dovrà utilizzare tutto il suo straordinario intuito per risolvere il caso prima che sia troppo tardi.

Trappola velenosa. Breve Riassunto

Alla fine del precedente libro, Sherlock si era ritrovato a bordo di una nave diretta in Cina, la Gloria Scott (p 13):
«Sherlock si era addormentato di colpo nella biblioteca dello zio a Farnham e si era risvegliato sulla Glora Scott. Probabilmente lo avevano drogato, sequestrato e trasportato sulla nave prima che salpasse»
Per sua fortuna, gli ufficiali avevano creduto al suo incredibile racconto e lo avevano integrato nel personale di bordo.
Addirittura, il Primo Ufficiale, il signor Larchmont, lo ha preso sotto la sua protezione ed ha grande stima del giovane Holmes.
Ma è il cuoco della nave, WU CHUNG (p 20)
«la persona più vicina a Sherlock sulla Gloria Scorr e, con grande pazienza, gli stava persino insegnando il cantonese, la lingua che si parlava a Shanghai, dove erano diretti»
Wu Chung insegna a Sherlock anche  il T’ai Chi ch’uan, “il pugno senza limite” (p 29):
«Nel tuo Paese, gli uomini imparano a fare a pugni per picchiare gli altri e farli sanguinare. Nel mio Paese, il T’ai chi ch’uan è qualcosa che i bambini imparano per calmare la mente e avere il controllo sul corpo…In Cina esistono due stili di lotta: lo Shaolin ch’uan, tutto azione e movimento, si concentra sull’atività del corpo; poi c’è il Wudang Ch’uan, che mira al controllo della mente sul corpo»

Naturalmente Sherlock vuole imparare “a controllare il corpo attraverso la mente”.

Il dottor Jacobus Arrhenius e l’argiria

A Sumatra, la Gloria Scott accoglie a bordo uno strano personaggio, il dottor Jacobus Arrhenius, un olandese che soffre di ARGIRIA,un’alterazione cutanea consistente nella colorazione blu-grigiastra della pelle. Come spiega lo stesso a Sherlock, ciò p dovuto all’ingestione, a scopo terapeutico, di argento.

A quanto pare, l’argento viene usato, nell’ambito della medicina alternativa, come integratore e per facilitare la guarigione di ferite. L’uomo sostiene di non essersi mai ammalato da quando assume argento.

Arrivo a Shanghai

Appena arrivato a Shanghai, Sherlock si imbatte in un  giovane americano , Cameron Mckenzie, che lo invita a casa sua.

Quando il giorno dopo Sherlock e Cameron si recano a trovare Wu CHung, lo trovano agonizzante. Il giovane inglese scopre presto che il cuoco è stato morso da un serpente. Presto si scopre che anche il cuoco della Monocacy è morto a seguito del morso di un serpente (p 123):

“Non può essere una coincidenza”

dichiara Sherlock. Infatti poco dopo tocca anche al padre di Cameron… e i due giovani , aiutati dal figlio di Wu CHung, Fung Yi, scoprono un complotto ai danni della Monocacy e corrono contro il tempo per cercare di sventare l’attentato contro la nave americana…

Trappola velenosa. Il mio commento

Ancora una volta, Lane non delude. Anzi, devo riconoscere che questo è il libro della serie che più mi è piaciuto. Sebbene possa sembrare slegato completamente dal resto della serie, proprio il fatto che Sherlock riesca a cavarsela da solo, senza i suoi amici, rende questo romanzo il più avvincente. Forse anche per il contesto storico che richiama.

Guerre dell’oppio, infiltrazione americana in Cina, rivolta dei Taiping, esplorazione occidentale dell’Estremo Oriente…insomma c’è tanta carne sul fuoco! Un modo alternativo per conoscere un mondo completamente diverso dal nostro.

VOTO: 9/10

LA USS MONOCACY

La USS Monocacy era una cannoniera con ruote a pale. Fu  varata negli ultimi giorni della Guerra di Secessione, il 14 dicembre 1864. Entrò in servizio nel 1866 e vi rimase fino al 22 giugno 1903.
Non essendo più necessaria al pattugliamento fluviale americano, fu immediatamente assegnata al convoglio della Squadra Asiatica del Commodoro Dewey. 

Appena giunta nelle acque filippine prese un forte uragano che asportò la velatura ed un fumaiolo (come ci viene raccontato anche nel libro).

Pesantemente danneggiata, sopravvisse. Riparata, per dieci anni operò generalmente in acque giapponesi a protezione degli interessi americani durante il turbolento periodo di transizione culminato con la ribellione dei samurai tradizionalisti.  

Fu presente all’apertura dei porti di Osaka e Hiogo agli occidentali il 1° gennaio 1868.
Successivamente fece i rilievi delle coste giapponesi, scelse le postazioni per i fari e contribuì grandemente alla sicurezza della navigazione.  

Costruita per i fiumi americani, aveva poco pescaggio ed era adatta alla navigazione nei fiumi della Cina.
Pertanto venne utilizzata per compiti di cartografia fluviale. 

Nel 1871 fece i rilevamenti del fiume Yang-Tze e partecipò alla spedizione per i rilevamenti sul fiume Han.
Attaccata dagli isolazionisti coreani, tre uomini dell’equipaggio rimasero uccisi e dieci feriti.
Ritiratasi la spedizione, in seguito la USS Monocacy partecipò alla presa dei forti costieri da dove partirono gli attacchi. 

Presente in acque cinesi durante la Rivolta dei Boxers, contribuì alla soppressione della ribellione di Yi Ho Tuan del 1900, rimanendo a Taku sino al settembre 1901 quando la rivolta fu definitivamente domata.

Servì in Asia per circa quarant’anni, ultima e più longeva della classe dei “due prore a pale” costruiti durante la Guerra Civile americana.
Nel novembre 1903 l’unità venne ceduta alla Hashimoto & Son di Nagasaki.

Insomma, Andrew Lane non racconta balle!

APPROFONDIMENTO: la Cina e l’invasione degli Occidentali nell’Ottocento

Alla fine dell’Ottocento il “Celeste Impero” è l’oggetto del desiderio di un vero e proprio “cartello” di potenze imperialiste – Inghilterra, Francia, Germania, Giappone, Stati Uniti e Italia – che, alla penetrazione commerciale, uniscono il controllo territoriale, le spedizioni punitive e la repressione.

La dinastia Qing, sempre più in balia degli aggressori e sempre più screditata tra il popolo, cerca di rispondere all’aggressione imperialista tentando la via della modernizzazione e delle riforme, mentre tra le masse contadine e tra gli intellettuali si diffonde il nazionalismo e i primi fermenti rivoluzionari.

I TRATTATI INEGUALI furono un insieme di accorsi, conclusi da alcuni stati dell’Estremo Oriente (l’Impero Qing, il Giappone Tokugawa e la Corea Joseon) con le potenze occidentali proprio nel periodo in cui è ambientato il libro, tra il XIX secolo e i primi anni del XX.

In tale periodo le nazioni asiatiche erano in gran parte incapaci di resistere alla pressione militare ed economica straniera, stante l’enorme divario tecnologico tra Occidente e Oriente.

Pensate un po’:

Molti dei trattati ineguali conclusi dalla Cina furono abrogati solo dopo la seconda guerra mondiale. Gli effetti dei trattati cinesi cessarono quasi completamente soltanto in seguito alla restituzione di Hong Kong da parte del Regno Unito nel 1997.

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!