TRADIZIONI ABRUZZESI PER SAN MARTINO

TRADIZIONI ABRUZZESI PER SAN MARTINO

L’altro giorno abbiamo raccontato che per l’11 Novembre, giorno di San Martino, la tradizione impone oche (o maiale), castagne e vino (vedi QUI).

A casa nostra, la tradizione prevede polenta e castagne, ma da qualche anno prepariamo pollo o tacchino con castagne, verze stufate e insalata di cavoli!

Quest’anno, invece, il nostro menù prevede bigoli con ragù d’oca, castagne arrosto e tacchino farcito, tutto accompagnato dal pane di San Martino! Insomma, avremo di che sfamare un esercito!

Oggi voglio invece raccontarvi alcune delle tradizioni della mia terra, l’Abruzzo,  per questo Santo ancora molto amato.

TRADIZIONI ABRUZZESI PER SAN MARTINO. Tra Glorie e Cornuti

In Abruzzo sono molte le tradizioni legate a questo Santo. Tra l’altro, ad Atessa ebbe i natali, un altro San Martino, l’eremita, che secondo il calendario si festeggia il 3 Agosto!

Qui in Abruzzo San Martino si festeggia in molti modi diversi e divertenti, che risalgono a tempi molto antecedenti alla diffusione del Cristianesimo.

Ad esempio, a Scanno si può assistere alle Glorie e si può mangiare la “pizza coi quattrini”, mentre a Salle si mangia la “pizza di San Martino” e a Nereto si può assaggiare il tacchino alla neretese,  un arrosto insaporito con aglio e rosmarino, che viene poi servito a tutta la popolazione il giorno di San Martino, insieme al vino e alle castagne.

Ma la più divertente delle celebrazioni è senza dubbio la “Processione dei cornuti”, che si svolge a San Valentino in Abruzzo Citeriore (PE), ma anche in altri comuni, come Pescasseroli o Fara San Martino!

TRADIZIONI ABRUZZESI PER SAN MARTINO. GLORIE e Pizza coi quattrini di Scanno

A Scanno, uno dei più bei borghi della mia regione, la vigilia della festa di San Martino si svolge questo rito antichissimo,

Per giorni i giovani del paese accumulano fascine di legna, accatastando attorno ai cosiddetti “palanconi” le “GLORIE”, enormi cataste costruite sulle tre alture che circondano il paese, Cardella, la Plaia e Decontra. Quest’ultima è il luogo dove ha avuto origine la festa, qui è presente la grotta di San Martino dove, narra la leggenda, il santo si sarebbe rifugiato.

Il 10 Novembre, si accendono i palanconi e i ragazzi, con il volto dipinto di carbone, improvvisano canti e balli attorno alle Glorie, agitando grossi campanacci.

Secondo una “leggenda”, la celebrazione sarebbe collegata ad un evento del 1423, anno in cui giunse nel borgo San Bernardino da Siena, che spense le piccole guerre fra Scanno e i paesi vicini.

Come simbolo di pace venne acceso un grande falò di fronte alla chiesa di San Rocco.

I rioni gareggiano cercando di far ardere meglio e più a lungo degli altri la propria Gloria. Appositi inneschi fanno in modo che il fuoco avvolga simultaneamente l’intera struttura. I falò sono così luminosi e alti (fino 20 metri) che si posso scorgere da tutta la valle.

Quando i roghi sono consumati e spenti, la festa continua nel paese dove, in corteo, la tradizione voleva che il “palancone” bruciato venisse consegnato alla sposa novella in cambio di vino e dolci.

Per rifocillarsi dopo i falò, si può mangiare la pizza coi quattrini. Si tratta di una focaccia a base di farina gialla, miele, noci e fichi secchi, che nasconde un “quattrino” al suo interno. La ricetta nei prossimi giorni!

San Martino è infatti il santo dell’abbondanza!

Quest’anno (2019), potrete assistere alle Glorie per i tre giorni del fine settimana (8- 9 – 10 Novembre).

Per saperne di più, cliccate QUI

TRADIZIONI ABRUZZESI PER SAN MARTINO. Pizza di San Martino a Salle

In provincia di Pescara, a Salle, per l’occasione si mangia la “pizza di San Martino”.

A Salle (Pe), per tutto il mese di Novembre, tradizione vuole che le famiglie si riuniscano tutti i venerdì del mese, ogni volta a casa di un ospite diverso, per consumare insieme la tradizionale Pizza di San Martino, accompagnata da formaggio pecorino e da un buon bicchiere di vino novello, secondo il detto: a San Martino, pizza, cacio e vino.

Gli ingredienti per la ricetta della “Pizza di San Martino”? Pochi ma buoni:

quattro uova, 2 etti di zucchero, 120 g di olio, 330 g di acqua o latte, 1 cubetto e mezzo di lievito, 700 g farina, anici qb

QUI LA RICETTA!

TRADIZIONI ABRUZZESI PER SAN MARTINO. A Nereto per il tacchino.

Io conoscevo la “capra alla neretese”, ma ho scoperto che per San Martino, a Nereto (in provincia di Teramo), si usa preparare il tacchino alla neretese. Il tacchino viene insaporito con aglio e rosmarino, arrostito e servito a tutta la popolazione il giorno di San Martino, insieme al vino e alle castagne.

La ricetta QUI

TRADIZIONI ABRUZZESI PER SAN MARTINO. Processione dei Cornuti a San Valentino (e non solo).

In tutto l’Abruzzo, San Martino è ricordata soprattutto come “la festa dei cornuti”. Questo grazie ad un’antica processione che si svolge a San Valentino in Abruzzo Citeriore (Pe).

Infatti, secondo una delle tante leggende legate al Santo, la sorella di Martino, dopo essere sfuggita al controllo del fratello, avrebbe commesso un peccato carnale…

Per molti il binomio San Martino – Corna sarebbe legato invece alle tradizionali fiere di bovini che si svolgevano in questo periodo.

Ricordiamo che nell’antichità, le corna erano un simbolo di potenza e il “corno dell’abbondanza” era simbolo di fecondità e felicità.

A San Valentino si svolge ancora oggi una processione in cui tutti indossano delle corna.

Come abbiamo ricordato in precedenza (vedi QUI), la festa di San Martino cadeva nel periodo in cui sin dall’antichità si svolgevano rituali propiziatori per l’abbondanza e la fertilità.

La sera del dieci novembre, in questo bellissimo paese, si svolge la “Processione dei Cornuti”, in cui tutti indossano delle corna delle più varie forme. Si va dai classici due peperoncini rossi, alle corna di animali, di vacca, di capra, di cervo.

Inoltre si porta in processione la “Reliquia”. Si tratta di in un “Fallo” di legno coperto da un velo.  L’ultimo degli sposati dell’anno precedente trasporta la “Reliquia” coperta, accompagnato da candele accese e campane.

Il corteo parte dalla piazza di San Nicola nel centro storico dell’antica “ Castrum Petrae” e si conclude in Piazza, dove avviene la “Consegna” allo sposo più recente.

Prima di essere consegnata, la reliquia viene scoperta e mostrata alla gente. Il nuovo detentore porta poi il simulacro in giro per il paese accompagnato da una folla di gente.

Il corteo percorre tutto il paese accompagnato da suonatori di organetto, tamburi, tamburello e strumenti vari, si cantano canzoni e fino a non molti anni fa erano previste anche varie soste davanti alle case di coloro che avevano la fama di essere “cornuti”. E ci scappava qualche cazzotto!

Al termine della processione tutti i ristoranti del paese propongono il piatto tradizionale:lo spezzatino di San Martino, ovvero spezzatino di vitello al sugo.

Sembra che tutto ebbe inizio circa 150 anni fa, quando alcuni giovani decisero di lasciare una candela accesa davanti alle abitazioni dei cornuti.

La burla prese piede. Così se qualcuno uscendo di casa trovava il lumino acceso scopriva di essere stato tradito dalla moglie: per punizione doveva allora circolare con il cappello o la giacca indossati al contrario, riconoscendo così pubblicamente il proprio status.

Per saperne di più, cliccate QUI

Le ciuocchele di Casoli

In provincia di Chieti si trova il vivace paese di Casoli, dove, tra le numerose manifestazioni, per l’11 novembre si organizza una processione molto particolare.

Infatti si trascinano per le vie del paese “le ciuocchele”, in italiano “ciottoli”.  Un allegro corteo attraversa il borgo trascinando barattoli e ciottoli legati insieme con un filo. Il frastuono è assordante, ma il divertimento è garantito!

Alla fine del corteo, potrete poi partecipare ad una bella festa, con musiche popolari, castagne e vino per tutti.

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!