RICOTTA DI OKARA DI SOIA

RICOTTA DI OKARA DI SOIA

In passato mi era capitato di preparare la ricotta vegana con okara di mandorle, il residuo che rimane dopo aver preparato il latte di mandorle in casa (a proposito: devo postarvi la ricetta!).

Siccome in casa nostra l’okara di soia non manca mai, preparando in casa il tofu, oltre al latte di soia, ne sto sperimentando tantissimi usi.

Oggi vi propongo uno di quelli che preferisco, anche perché poi possiamo usare il prodotto finito per preparare tantissimi altri prodotti!

Come ad esempio la mia mousse cioccolato e pere con “residui dell’estrattore”!

Ottima anche da mangiare da sola, come fosse una ricotta, potete usarla per condire saporiti primi piatti!

Il Maritozzo la adora, anche perché ogni volta proviamo gusti diversi, a seconda delle spezie e delle erbe aromatiche che utilizzo per prepararla!

AL LAVORO

RICOTTA DI OKARA DI SOIA. La ricetta per due persone

  • DIFFICOLTÀ : molto bassa
  • PREPARAZIONE : 10 MINUTI
  • COTTURA  –
  • RIPOSO  : 2 ORE
  • COSTO : MOLTO BASSO

INGREDIENTI

  • OKARA 200 g
  • OLIO DI OLIVA 1 cucchiaio
  • LIEVITO IN SCAGLIE 1 cucchiaio FACOLTATIVO
  • SALE un pizzico
  • CURCUMA mezzo cucchiaino
  • PEPE 1 cucchiaino
  • ZENZERO fresco o in polvere mezzo cucchiaino
  • ACQUA 200 – 250 ml il quantitativo dipende da quanto bene avete strizzato la vostra okara

PREPARAZIONE

Mettete tutti gli ingredienti nel bicchiere di un frullatore o di un robot da cucina e frullate il tutto in modo da ottenere una crema liscia. Mescolate di tanto in tanto con un cucchiaio, per rimuovere il composto che si attaccherà alle pareti del mixer.

Se avete uno stampo da ricotta, versate il composto nello stampo, pressate con un cucchiaio e fate riposare per un paio di ore, in modo che l’acqua possa fuoriuscire. Quindi estraete dalla fuscella e consumate come preferite.

Potete anche riporre la ricotta di okara in frigo per 3-4 giorni.

Se invece non avete uno stampo per la ricotta, vi basterà bucherellare con la punta di un coltello un piccolo stampo di alluminio, tipo quelli per i muffin, per permettere all’acqua in eccesso di uscire fuori. Mettete lo stampino in una ciotola e versate il composto nello stampino bucato.

Pressate bene con un cucchiaio e fate uscire l’acqua in eccesso. Fate quindi riposare per un paio di ore prima di estrarre dallo stampo.

Che cos’è l’okara

L’okara è la polpa bianca e farinosa che rimane dopo la preparazione di un qualsiasi latte vegetale.

Per questo dovremmo parlare di okara di soia, mandorle, riso, avena, farro, nocciola, …

Non è però affatto un prodotto di scarto! Anzi: è una risorsa preziosissima!

Quella di soia, per esempio, è tipica della tradizione culinaria di Cina, Giappone e Corea sin dal ‘600.

Oggi è sempre più in voga nell’alimentazione vegana dei Paesi Occidentali.

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!