Vediamo che cosa accade in questo romanzo
LA GITA A TINDARI
Andrea Camilleri
Editore: Sellerio Editore Palermo
Prima pubblicazione : 2000
Pagine: 304 p.
Genere: giallo, poliziesco
Preceduto da : Gli arancini di Montalbano
Seguito da : L’odore della notte
LA GITA A TINDARI. Descrizione
Torna il detective ormai più famoso d’Italia, protagonista di complessi casi investigativi e di un fortunatissimo successo letterario.
Questa volta le vicende del simpatico poliziotto si svolgono tra Vigàta e Tindari, suggestivo promontorio carico di reminiscenze storiche arcaiche, alla ricerca del misterioso legame che ha accomunato nella medesima morte violenta tre persone tra di loro estranee.
Grazie al suo inconfondibile intuito professionale e ancor più forse della sua sensibilità di uomo, Montalbano concluderà con successo le indagini, muovendosi al confine tra il mondo della tradizione e il mondo della modernità; lui, cinquantenne, in vena di bilanci e previsioni sulla vita e sul futuro, alle prese con la realtà attuale della tecnologia avanzata e di Internet, che rendono superflua ogni appartenenza, confine o distanza geografica.
Un confronto che lo porterà a dubitare persino di non essere adeguato ai tempi. Al di là di questi riflessioni e incertezze che accrescono l’umanità del personaggio, rendendolo una figura ancor più vera e familiare, questo quinto romanzo della “saga” di Montalbano riconferma intatto la sapienza della narrazione di Camilleri, in cui si mescolano il fascino di una lingua costantemente protesa al dialetto, la suggestione dell’intreccio, la vivacità dei personaggi
LA GITA A TINDARI. Breve riassunto e commento personale
Mentre aspetto notizie sullo stato di salute del buon Camilleri, torno a leggere le avventure di Montalbano.
Dopo due raccolte di racconti, finalmente un romanzo, forse tra quelli cui sono più affezionata. Infatti stavolta Montalbano e i suoi devono vedersela con pericolosi trafficanti di organi, che, proprio a Vigata hanno stabilito la loro base.
Mentre indaga sull’omicidio di un ragazzo, Nenè Sanfilippo, e sulla misteriosa scomparsa di una coppia di anziani coniugi, Alfonso e Margherita Griffo, Montalbano scopre che i due casi hanno qualcosa in comune. Infatti sia il ragazzo che i due anziani abitavano nello stesso palazzo…
I Griffo erano stati visti l’ultima volta durante una gita a Tindari, dopo di che non si erano più avute loro notizie… Quando nell’appartamento di Sanfilippo viene ritrovato il PC della vittima, tocca a Catarella dimostrare il suo valore! Infatti ha da poco partecipato ad un corso di “formaticcia”, come dice lui.
Nell’indagine si insinua don Balduccio Sinagra, preoccupato dalla piega che la sua organizzazione sta prendendo… Il vecchio mafioso è preoccupato per suo nipote Iapichinu, e decide di rivelare al commissario il luogo in cui si nasconde. Ma il giovane non verrà catturato.
Infatti qualcuno ha già provveduto a toglierlo di mezzo… Chi si è occupato dell’erede dei Sinagra? E quale il legame tra il giovane malavitoso e l’affermato dottor Isgrò???
Ben presto Montalbano comprende che tutto ruota intorno a Sanfilippo… e scoprirà una realtà dura da mandare giù!
Sarà la vista di un secolare albero di ulivo a portarlo alla soluzione dell’intricata vicenda:
Montalbano, quando non aveva gana d’aria di mare, sostituiva la passiata lungo il braccio del molo di levante con la visita all’arbolo d’ulivo. Assittato a cavasè sopra uno dei rami bassi, s’addrumava una sigaretta e principiava a ragionare sulle facenne da risolvere.
Aveva scoperto che, in qualche misterioso modo, l’intricarsi, l’avvilupparsi, il contorcersi, il sovrapporsi, il labirinto insomma della ramatura, rispecchiava quasi mimeticamente quello che succedeva dintra alla sua testa, l’intreccio delle ipotesi, l’accavallarsi dei ragionamenti. E se qualche supposizione poteva a prima botta sembrargli troppo avventata, troppo azzardosa, la vista di un ramo che disegnava un percorso ancora più avventuroso del suo pinsèro lo rassicurava, lo faceva andare avanti
Un romanzo davvero toccante, che ci regala ad ogni nuova lettura tanti dettagli che in precedenza ci erano sfuggiti. Forse è uno dei libri della serie in cui più forte si sente il dilemma di Montalbano. Infatti da uomo di legge, è perfettamente consapevole che troppo spesso “legge” non coincide con “giusto”. E allora il commissario prova a riportare legge e giustizia dalla stessa parte. Forte il rimpianto per la gioventù trascorsa a lottare per cambiare un mondo ingiusto. Molti dei suoi compagni di allora
Nel ’68 avevano solamente fatto teatro, indossando costumi e maschere di rivoluzionari
Altri invece
Visto che non erano arrinisciuti a cangiare la società, avevano cangiato se stessi
Ve lo consiglio!
VOTO : 9/10
LA GITA A TINDARI. LE RICETTE DEL LIBRO
Immancabile la caponatina del Commissario, che compare anche in questo romanzo. Stavolta però troviamo anche un piatto che preparerò prossimamente, la pappanozza!
Assittato nella verandina, si era goduta la pappanozza che da tempo desiderava. Piatto povero, patate e cipolle messe a bollire a lungo,ridotte a poltiglia col lato convesso della forchetta, abbondantemente condite con oglio, aceto forte, pepe nero macinato al momento, sale.
Da mangiare usando preferibilmente una forchetta di latta (ne aveva un paio che conservava gelosamente), scottandosi lingua e palato e di conseguenza santiando ad ogni boccone
Troviamo pure una pasta col ragù e un risotto al nero di seppia, che voglio preparare da tantissimo tempo!
Tanti davvero i piatti citati in questo romanzo. Ad esempio, a pag 126, troviamo un bel Sauro imperiale con la cipollata
Raprì il frigo e fece un nitrito di pura felicità. La cammarera Adelina gli aveva fatto trovare due sauri imperiali con la cipollata, cena con la quale avrebbe certamente passato la nottata intera a discuterci, ma ne valeva la pena.
Per quartiarsi le spalle, prima di principiare a mangiare volle assicurarsi se in cucinac’era il pacchetto del bicarbonato, mano santa, mano biniditta. Assittato sulla verandina, si sbafò coscienziosamente tutto, nel piatto restarono le resche e le teste dei pesci così puliziate da parere reperti fossili.
A pag 244 invece si parla di triglie all’agrodolce e poco dopo, a pag 266, di linguate alla griglia.
Sfincione e condimento del carrettiere, sugo di carne, gelato di cassata e gelato duro di nocciola con panna completano il quadro.
Insomma, avremo da fare in cucina!
LA GITA A TINDARI. I LIBRI DELLA SERIE
- La forma dell’acqua, Palermo, Sellerio, 1994.
- Il cane di terracotta, Palermo, Sellerio, 1996. (Premio Letterario Chianti)
- Il ladro di merendine, Palermo, Sellerio, 1996.
- La voce del violino, Palermo, Sellerio, 1997.
- Un mese con Montalbano, Milano, Mondadori, 1998. racconti
- Gli arancini di Montalbano, Milano, Mondadori, 1999. (racconti)
- La gita a Tindari, Palermo, Sellerio, 2000.
- L’odore della notte, Palermo, Sellerio, 2001.
- La paura di Montalbano, Milano, Mondadori, 2002. (racconti)
- Il giro di boa, Palermo, Sellerio, 2003.
- La pazienza del ragno, Palermo, Sellerio, 2004.
- La prima indagine di Montalbano, Milano, Mondadori, 2004. (racconti)
- La luna di carta, Palermo, Sellerio, 2005.
- La vampa d’agosto, Palermo, Sellerio, 2006.
- Le ali della sfinge, Palermo, Sellerio, 2006.
- La pista di sabbia, Palermo, Sellerio, 2007.
- Il campo del vasaio, Palermo, Sellerio, 2008.
- L’età del dubbio, Palermo, Sellerio, 2008..
- La danza del gabbiano, Palermo, Sellerio, 2009 (Premio Letterario Cesare Pavese)
- La caccia al tesoro, Palermo, Sellerio, 2010.
- Acqua in bocca, con Carlo Lucarelli, Roma, Minimum fax, 2010.
- Il sorriso di Angelica, Palermo, Sellerio, 2010.
- Il gioco degli specchi, Palermo, Sellerio, 2010.
- Una lama di luce, Palermo, Sellerio, 2012.
- Una voce di notte, Palermo, Sellerio, 2012.
- Una cena speciale, in Capodanno in giallo, Palermo, Sellerio, 2012.
- Un covo di vipere, Palermo, Sellerio, 2013.
- Notte di Ferragosto, in Ferragosto in giallo, Palermo, Sellerio, 2013.
- La piramide di fango, Palermo, Sellerio, 2014.
- Morte in mare aperto e altre indagini del giovane Montalbano, Palermo, Sellerio, 2014. (raccolta)
- La giostra degli scambi, Palermo, Sellerio, 2015.
- L’altro capo del filo, Palermo, Sellerio, 2016.
- La rete di protezione, Palermo, Sellerio, 2017.
- La calza della befana, in Un anno in giallo, Palermo, Sellerio, 2017.
- Il metodo Catalanotti, Palermo, Sellerio, 2018
- Ventiquattr’ore di ritardo, in Una giornata in giallo, Palermo, Sellerio, 2018