IL LADRO DI MERENDINE (# 3 Montalbano)

IL LADRO DI MERENDINE è il terzo romanzo della serie del Commissario Montalbano, creata da Andrea Camilleri quasi trent’anni fa. Scopriamo insieme che cosa succede a Vigata e dintorni questa volta

IL LADRO DI MERENDINE

Andrea Camilleri

Casa editrice: Sellerio

Prima pubblicazione : 1996

Pagine: 247 p.

Genere: Gialli, Noir, Thriller

Preceduto da: Il cane di terracotta

Seguito da: La voce del violino

 

IL LADRO DI MERENDINE. Descrizione (dal sito dell’editore)

Dopo La forma dell’acqua e Il cane di terracotta questo è il terzo «giallo» di Andrea Camilleri ad avere come protagonista Salvo Montalbano, il commissario di stanza a Vigàta, «il centro più inventato della Sicilia più tipica».

Questa volta Montalbano – preoccupato peraltro di evitare la promozione a vicequestore, che significherebbe compromissione burocratica e rinuncia ai propri capricci investigativi – sospetta l’esistenza di un collegamento tra due morti violente: quella di un tunisino imbarcato su di un motopeschereccio di Mazara del Vallo e quella di un commerciante di Vigàta accoltellato dentro un ascensore.

Per Camilleri la Sicilia di oggi è fonte continua di ispirazione e di scoperta, di intrecci di romanzo poliziesco e di osservazioni su di un costume magari inquietante ma certamente non statico; soprattutto gli suggerisce un linguaggio, una parlata mai banale né risaputa. Tutto il contrario delle metafore viete e irritanti adoperate dagli uomini dei servizi segreti con i quali Montalbano si trova a scontrarsi duramente: figure retoriche sempre più incapaci di reggere il discorso della «ragion di stato» quando ormai, come osserva il nostro commissario, «praticamente serviamo due stati diversi».

IL LADRO DI MERENDINE. Breve riassunto e commento personale

«S’arrisbigliò malamente: i linzòla, nel sudatizzo del sonno agitato per via del chilo e mezzo di sarde a beccafico che la sera avanti si era sbafàto, gli si erano strettamente arravugliate torno torno il corpo, gli parse d’essere addiventato una mummia»

Inizia così, con una grande risata, il terzo romanzo di Montalbano, forse quello che amo di più in assoluto. E le risate proseguono con Catarella, che chiama il povero commissario a casa per informarlo che  “ci fu un morto acciso a Mazara del Vallo”.

“un morto di passaggio”

lo definisce poi il buon Catarella. Servirà l’arrivo di Fazio, parecchie ore dopo, per chiarire quello che davvero è accaduto: una motovedetta tunisina ha sparato contro un motopeschereccio di Mazara

«stava pescando in acque internazionali»

La raffica sparata dai tunisini ha colpito un marinaio tunisino che da anni lavorava a bordo del peschereccio italiano. Nemmeno il tempo di assorbire la notizia e decidere il da farsi che arriva un’altra brutta notizia:

Un morto ammazzato dentro un ascensore

Si tratta di un sessantenne, tale Lapecora, sposato con Antonietta Palmisano:

La vedova ancora non sa di essere vedova

Infatti i vicini di casa informano il commissario che la donna è uscita al mattino per recarsi a Sciacca da sua sorella. E di fronte alla notizia della morte del marito, ha una strana reazione:

«Vede, la signora Antonietta, appena scinnùta dalla corriera, quanno capì che il marito era morto, ci spiò se l’avevano ammazzato. Ora, se a mia mi vengono a dire che mia moglie è morta, io a tutto penso su come morì, meno che l’abbiano ammazzata»

Ma non è ancora tutto. Infatti Lapecora aveva una bellissima amante, Karima, che però non si trova… E il commissario deve pure vedersela con un misterioso “ladro di merendine” , per acchiappare il quale non basterà l’intero commissariato:

«Commissario, è una cosa da ridere…Pare che da aieri matina c’è un picciliddro che assale gli altri picciliddri che vanno a scuola, gli ruba il mangiare e se ne scappa»

Ben presto quelle che sembrano indagini completamente slegate tra loro, si dimostreranno intrinsecamente collegate … Ad indirizzare le indagini nella giusta direzione, è un’anziana insegnante, Clementina Vasile Cozzo, costretta su una sedia a rotelle, e dirimpettaia dello “scagno” del defunto Lapecora. Nella donna, ottima cuoca, il commissario vede forse quella madre persa troppo presto?

«Per decenni la gente perbene di qua non ha fatto altro che ripetere che la mafia non la riguardava, erano cose loro. Ma io, ai miei scolari, insegnavo che il ‘nenti vitti, nnti sacciu’ era il peggiore dei peccati mortali. E ora che tocca a me di contare quello che ho visto, mi tiro indietro?»

Commoventi i passi in cui Montalbano si confronta con il piccolo “ladro di merendine” :

Il commissario pigliò il picciliddro per mano e principiarono a caminare a lento a lento. Per un quanto d’ora non si dissero una parola. Arrivati a una barca tirata a sicco, Montalbano s’assitò sulla rena, Francois gli si mise allato e il commissario gli passò un braccio attorno alle spalle.

“Iu persi a me matri ch’era macari cchiù nicu di tia” esordì. E iniziarono a parlare, il commissario in siciliano e Francois in arabo, capendosi perfettamente. Gli confidò cose che mai aveva detto a nessuno, manco a Livia.

Il pianto sconsolato di certe notti, con la testa sotto il cuscino perché suo padre non lo sentisse; la disperazione mattutina quando sapeva che non c’era sua madre in cucina a preparargli la colazione o, qualche anno dopo, la merendina per la scuola.

Ed è una mancanza che non vien mai più colmata, te la porti appresso fino in punto di morte.

Non mancano poi i servizi segreti, la cui interferenza nelle indagini indispone profondamente Montalbano. Al colonnello, che li rappresenta, Montalbano esprime chiaramente il suo pensiero:

“Io e lei abbiamo concezioni diametralmente opposte su cosa significhi servitori dello stato; praticamente serviamo due stati diversi”.

Secondo Montalbano infatti, nei Servizi trova posto gente senza scrupoli che, in nome della “ragione di Stato”, è disposta a tutto. Tanto poi le colpe ricadranno sui servizi deviati “che non esistono. Sono sempre loro, per natura e costituzione, ad essere deviati”.

Ma c’è molto altro in questo romanzo: che merita di essere letto e riletto.

VOTO : 10 / 10

MONTALBANO LA SERIE E L’AUTORE. I LIBRI DELLA SERIE

  1. La forma dell’acqua, Palermo, Sellerio, 1994.
  2. Il cane di terracotta, Palermo, Sellerio, 1996. (Premio Letterario Chianti)
  3. Il ladro di merendine, Palermo, Sellerio, 1996.
  4. La voce del violino, Palermo, Sellerio, 1997.
  5. Un mese con Montalbano, Milano, Mondadori, 1998. racconti
  6.  Gli arancini di Montalbano, Milano, Mondadori, 1999. (racconti)
  7. La gita a Tindari, Palermo, Sellerio, 2000.
  8. L’odore della notte, Palermo, Sellerio, 2001.
  9. La paura di Montalbano, Milano, Mondadori, 2002. (racconti)
  10. Il giro di boa, Palermo, Sellerio, 2003.
  11. La pazienza del ragno, Palermo, Sellerio, 2004.
  12. La prima indagine di Montalbano, Milano, Mondadori, 2004. (racconti)
  13. La luna di carta, Palermo, Sellerio, 2005.
  14. La vampa d’agosto, Palermo, Sellerio, 2006.
  15. Le ali della sfinge, Palermo, Sellerio, 2006.
  16. La pista di sabbia, Palermo, Sellerio, 2007.
  17. Il campo del vasaio, Palermo, Sellerio, 2008.
  18. L’età del dubbio, Palermo, Sellerio, 2008..
  19. La danza del gabbiano, Palermo, Sellerio, 2009 (Premio Letterario Cesare Pavese)
  20. La caccia al tesoro, Palermo, Sellerio, 2010.
  21. Acqua in bocca, con Carlo Lucarelli, Roma, Minimum fax, 2010.
  22. Il sorriso di Angelica, Palermo, Sellerio, 2010.
  23. Il gioco degli specchi, Palermo, Sellerio, 2010.
  24. Una lama di luce, Palermo, Sellerio, 2012.
  25.  Una voce di notte, Palermo, Sellerio, 2012.
  26. Una cena speciale, in Capodanno in giallo, Palermo, Sellerio, 2012.
  27.  Un covo di vipere, Palermo, Sellerio, 2013.
  28. Notte di Ferragosto, in Ferragosto in giallo, Palermo, Sellerio, 2013.
  29. La piramide di fango, Palermo, Sellerio, 2014.
  30. Morte in mare aperto e altre indagini del giovane Montalbano, Palermo, Sellerio, 2014. (raccolta)
  31. La giostra degli scambi, Palermo, Sellerio, 2015.
  32. L’altro capo del filo, Palermo, Sellerio, 2016.
  33. La rete di protezione, Palermo, Sellerio, 2017.
  34. La calza della befana, in Un anno in giallo, Palermo, Sellerio, 2017.
  35. Il metodo Catalanotti, Palermo, Sellerio, 2018
  36. Ventiquattr’ore di ritardo, in Una giornata in giallo, Palermo, Sellerio, 2018

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!