INSALATA DI MANGO E SURIMI

INSALATA DI MANGO E SURIMI

In questo periodo avrete capito che non ho molta voglia di stare ai fornelli… in realtà il desiderio c’è ma purtroppo il fisico non mi assiste! Infatti non potevo certo farmi mancare una bella epicondilite, che mi costringe a tenere il braccio a riposo e a digitare sulla tastiera con una sola mano!

E il Maritozzo è costretto spesso ad aspettare che improvvisi qualcosa per una cena veloce…

Stasera per esempio io avevo voglia di una bella insalatona mista e, dopo un rapido giro nell’orto per recuperare due splendidi “piedi” di insalatina, ho pensato di preparare questo piatto unico.

Io ho usato il surimi, ma potete tranquillamente sostituirlo con sgombro, salmone, tonno, acciughe… ma anche con un petto di pollo alla griglia!

Vi suggerisco altre sostituzioni alla fine della ricetta e  vi racconto meglio alcuni degli ingredienti usati. Ora, però, mettiamoci al lavoro!

INSALATA DI MANGO E SURIMI. La ricetta per 4

  • DIFFICOLTÀ : molto bassa
  • PREPARAZIONE : 10 minuti + il tempo di scongelamento del surimi, se usate quello congelato
  • COTTURA : – 
  • COSTO : basso

INGREDIENTI

PREPARAZIONE

  • Lavate accuratamente i pomodorini e le foglie dell’insalata, quindi fate sgocciolare queste ultime su un telo asciutto oppure passatele alla centrifuga, per eliminare l’acqua in eccesso.
  • In una capiente ciotola preparate intanto l’emulsione: versate nella ciotola lo yogurt con la salsa di soia e il succo del limone, quindi mescolate il tutto con una forchetta.
  • Lavate la buccia di mango e avocado, quindi sbucciateli, togliete il nocciolo centrale e tagliate la polpa a dadini.
  • Mettete la polpa nella ciotola e mescolate.
  • Aggiungete anche le foglie dell’insalata affettata sottile e i pomodorini divisi in spicchi.
  • Tagliate i surimi a rondelle e uniteli all’insalata. Aggiungete anche le arachidi e mescolate il tutto.
  • Servite accompagnando con del pane fresco oppure con delle tortillas messicane!

INSALATA DI MANGO E SURIMI- Il surimi

Il surimi è una preparazione culinaria tipica della tradizione culinaria giapponese. In origine, infatti, prima della sua commercializzazione su larga scala, il surimi era prodotto in maniera semplice e sul momento. Secondo la ricetta originale, il surimi è un “battuto” (tritato a coltello) di polpa di merluzzo nordico Pollack cotto in acqua bollente (lessato), spianato e successivamente corretto di sapore.

Purtroppo oggi di questa semplicità è rimasto ben poco. In effetti potremmo paragonare il surimi al wurstel: nel trito può finire di tutto. Il prezzo è un buon indicatore della qualità del prodotto che acquistiamo. Ma, si sa, le frodi sono sempre dietro l’angolo.

Lo ammetto senza vergogna: nel mio congelatore c’è sempre una confezione di questo prodotto, fortemente sconsigliato. E’ pratico e colorato e il sapore non è niente male.

Leggete attentamente l’etichetta. Quello che acquisto io ha una buona percentuale di pesce (circa l’80%), ma la maggior parte di quelli in commercio non arriva nemmeno al 40%.

Infatti il surimi italico, a forma di bastoncini di colore arancione all’esterno e bianchi all’interno, per legge contiene almeno il 36% di pesce. Il resto è costituito da addensanti, farine e fecola di patate e grassi vegetali.

Che tipo di pesce c’è nel surimi?

Il surimi è il risultato di una lavorazione industriale che utilizza le parti di scarto provenienti da altri alimenti, come merluzzo, sgombro, suri e differenti specie di carpe asiatiche. Nella maggior parte delle marche in commercio, la polpa impiegata per la produzione del surimi proviene da scarti industriali e da avanzi di lavorazione.

Ma ce ne sono di buona qualità, prodotti con metodi vicini a quelli tradizionali giapponesi, con vera polpa di merluzzo. Se lo trovate, comprate quello.

INSALATA DI MANGO E SURIMI: LA SALSA DI SOIA O SHOYU 

Si tratta di un prodotto fermentato ottenuto dalla soia, in cui la soia subisce processi chimici da parte di alcuni microrganismi per creare il prodotto tipico, utilizzato principalmente come condimento.

La salsa di soia viene prodotta a partire dalla soia, dal grano e dal Koji, un fungo il cui nome scientifico è Aspergillus oryzae.

La produzione può essere sia domestica che industriale, ma in Europa si trovano solo salse di derivazione industriale, mentre la produzione domestica è praticamente limitata alla sola Asia.

Ricca di vitamine, enzimi, fermenti e lieviti, se di buona qualità, oltre a insaporire ogni tipo di piatto salato, apporta anche preziosi nutrienti all’organismo.

Non esagerate nel consumo! Contiene parecchio sale e, come sappiamo, l’uso di sale andrebbe sempre limitato.

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!