CUCINA DI NATALE DEL CENTRO ITALIA

CUCINA DI NATALE DEL CENTRO ITALIA

Nei giorni scorsi avevamo accennato alle tradizioni natalizie del Nord Italia. Oggi proviamo a conoscere meglio le tradizioni del Centro, partendo dalla Toscana!

CUCINA DI NATALE DEL CENTRO ITALIA. La Toscana

Tante le tradizioni di questa splendida regione per il giorno di Natale e naturalmente ogni famiglia ha le proprie. Ma un menù tipicamente toscano per il giorno di Natale non mancherà di iniziare con i classici crostini di fegatelli.

Nella tradizione toscana, nello specifico di Firenze, tra le varie specialità troviamo il “bardiccio”, una salsiccia di maiale al finocchio, che viene cucinata alla brace dopo la mezzanotte del 24 Dicembre. Tra i dolci tipici di Natale troviamo invece i cavallucci, dei dolcetti piacevolmente speziati, al profumo d’arancia.

Come primo piatto, solitamente viene servito un brodo e poi la portata principale è un sontuoso arrosto, spesso a base di faraona (ne parleremo domani!)

CUCINA DI NATALE DEL CENTRO ITALIA. Emilia Romagna

In Emilia Romagna, tra i primi piatti non possono mancare i passatelli o i tortellini, da mangiare rigorosamente in brodo di cappone.

I passatelli sono delle stringhe di pasta facili da realizzare, composti da ingredienti semplici: pangrattato, parmigiano, uova, scorza di limone, brodo e noce moscata.

Immancabile la coppa piacentina  e un bel bollito misto con fagioli, puré e mostarda.

Tantissimi i dolci tra cui scegliere, tra cui l’antico “Panone di Natale di Bologna”, a base di mostarda di mele cotogne, miele, cioccolato fondente, farina e fichi secchi.

Spero di riuscire a postarvi la ricetta!!!

CUCINA DI NATALE DEL CENTRO ITALIA. Marche

Nelle Marche si porta in tavola un favoloso timballo cotto al forno molto gustoso, il Vincisgrassi, condito con un sugo molto corposo, composto da diversi tipi di carne (pollo, prosciutto, manzo macinato e funghi).  Sarà la nostra portata principale per il pranzo di Natale!

Il cappone arrosto è un secondo piatto tipico della tradizione di questa regione.

Tanti i dolci, molti comuni con la tradizione abruzzese. Ve ne proporrò diversi nei prossimi giorni, così potrete fare il paragone con le versioni abruzzesi! Io mi sto divertendo in questo “gioco”!!!

Tra i dolci, comunque, possiamo citare il “frustingo” e la “pizza di Natà”, una sorta di panettone, arricchito con prodotti locali e di stagione, come noci, uvetta, pezzetti di cioccolata, etc..

CUCINA DI NATALE DEL CENTRO ITALIA. Umbria

Anche in Umbria a Natale non manca mai la pasta ripiena. Infatti sulle tavole umbre non possono certo mancare i cappelletti farciti con cappone e piccione. Come un tempo in Abruzzo, anche in Umbria il contorno prevede cardi, una verdura di cui parleremo prossimamente. Antenati dei carciofi, sono praticamente introvabili nei nostri supermercati. Per fortuna nei campi ne crescono in abbondanza!!!

Tornando alle tradizioni umbre, il piatto principale è un ottimo cappone bollito, altro prodotto di cui dovremo parlare.

Come sempre, tantissimi i dolci. Tra gli altri, il panpepato, un dolce di antichissima tradizione, risalente addirittura agli antichi Romani. Nella ricetta, oltre a tanti tipi di frutta secca, pepe macinato e vino rosso. Ottime pure le pinoccate (fatte di zucchero e pinoli) e il torciglione.

Per la Vigilia di Natale, “per devozione” si mangiano maccheroni dolci e noci!

CUCINA DI NATALE DEL CENTRO ITALIA. Lazio

Nel Lazio abbondano i fritti, come quelli di baccalà o di capitone. Immancabili anche i carciofi alla giudia e i broccoli fritti.

Troviamo poi la zuppa di arzilla (ovvero di razza chiodata) con broccoli e vongole. Piatto principale è di solito il tacchino ripieno con castagne e salsiccia.

Tra i dolci, vi ricordo solo il pangiallo. Dalla forma tonda e con la crosta gialla, il suo ripieno vede come protagonisti i classici ingredienti dell’inverno: frutta secca, miele e frutta candita.

CUCINA DI NATALE DEL CENTRO ITALIA. Sardegna

La Sardegna è terra ricca di tradizioni natalizie, dense di antiche atmosfere e sapori genuini

Qui troviamo ricette natalizie molto golose, come i culurgiones, ravioli ripieni conditi con un profumato sugo di pomodoro.

Sempre tipici del periodo natalizio sono anche i malloreddus, i classici gnocchetti sardi di semola, dalla superficie striata e leggermente lunghi. Solitamente sono serviti con ragù di agnello.

Immancabili salumi, salsicce e olive con finocchio selvatico.

Tra i secondi di carne,  troviamo il porchetto con il mirto ma  anche agnello o capretto arrosto.

Solitamente tutti i piatti sono accompagnati da vari contorni, semplici e a base di verdura di stagione.

Numerosi i dolci. Tra gli altri, le seadas, dolci fritti, con un ripieno di formaggio, che vengono accompagnati con il miele.  E come dimenticare le pabassinas, con noci e mandorle tritate, uvetta, buccia d’arancia, semi di anice e sapa, mosto cotto?

La ricetta dopo quella delle pinoccate

Se volete, potete provare la ricetta delle Pinoccate, magari usando anche altra frutta secca al posto dei pinoli.

PINOCCATE DI PERUGIA

Ingredienti: 500 g di zucchero, 300 g di pinoli, 100 g d’acqua, 50 g di farina, 50-60 g di cioccolato fondente (facoltativo).

Ponete lo zucchero in una casseruola abbastanza stretta e dai bordi non troppo bassi, versate l’acqua e lasciate per qualche secondo che la stessa si mischi allo zucchero, poi mescolate leggermente con un cucchiaio.

Mettete la casseruola sul fuoco abbassando la fiamma al minimo finché la miscela di acqua e zucchero non comincerà a bollire, aspettate un minuto o due e prendete una piccola quantità di composto tra due dita; il giusto grado di cottura sarà quando aprendo le dita si formerà un piccolo filo di zucchero.

Quando ciò si verificherà, togliete velocemente la casseruola dal fuoco e aggiungete altrettanto velocemente gli altri ingredienti (farina e pinoli), mescolando velocemente ed energicamente, versando quanto prima il composto su un tagliere di legno o plastica, precedentemente rivestito di alluminio.

Prima che il composto si freddi tagliatelo a rombi di piccole dimensioni utilizzando un coltello ben affilato leggermente bagnato con dell’acqua fredda.

Lasciare freddare per qualche ora.
Una variante delle pinocchiate bianche (quelle sopra descritte), sono quelle nere, la cui preparazione è analoga, con l’unica eccezione dell’aggiunta, oltre alla farina e ai pinoli, del cioccolato fondente, precedentemente sciolto a bagnomaria. Una volta raffreddate, le pinoccate vanno accoppiate due a due (una bianca e una nera) e poi incartate in carta oleata colorata che verrà chiusa a mo’ di caramella.

Se invece volete provare alcuni sapori sardi, vi consiglio le PABASINNAS!

PABASSINAS (o PAPASSINI)

Ingredienti: 5 uova, 250-350 g. di strutto, 1 Kg di farina, 350 g. di zucchero, 100-250 g. di noci, 100-250 g. di uva passa, 2 bustine di lievito, 1 busta di zucchero vanigliato, 1 bicchiere di latte e 1 bicchiere d’acqua 1 limone.

Lavorare bene le uova, la farina, lo zucchero, il lievito, lo zucchero vanigliato, il latte, l’acqua e la buccia del limone. Fate amalgamare bene il tutto e aggiungete le noci e l’uva passa.

Lavorate ancora per un po’ e dopo aver preparato i papassini con gli appositi stampi, lasciateli riposare per circa un’ ora affinché il lievito faccia il suo effetto. Dopo aver portato il forno alla temperatura di circa 250 g. infornare e far cuocere per circa un quarto d’ora.

Torneremo su questa ricetta!!!

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!