ZEPPOLE di SAN GIUSEPPE SALATE

ZEPPOLE di SAN GIUSEPPE SALATE

Sono sempre in ritardo con le mie ricette ma purtroppo sta diventando sempre più difficile lavorare al computer. Da quando è ripresa la didattica a distanza, poi, passo davanti al PC molto più tempo di quello che le mie braccia sopportano e così sono costretta a ridurre al minimo le altre attività davanti allo schermo…

Ma oggi voglio proprio postarvi questa ricetta, dal momento che ci tengo tantissimo alla Festa del Papà! Perché anche se il mio non c’è più, ci sono sempre il Nonno e lo zio che hanno cercato di “fare le veci” ed io dimostro loro il mio apprezzamento in cucina! Certo, i risultati non sono sempre entusiasmanti, ma i tre “uomini della mia vita” mi lasciano sempre sperimentare!

Anche il mio papà mi lasciava campo libero e mi ha sempre incoraggiato a provare vie diverse dalle solite… altrimenti non avrei mai potuto diventare un ingegnere! O preferite “ingegnera”??? Mah… comunque torniamo alla ricetta di queste zeppole in versione salata

Alla fine della ricetta vi racconto un po’ di tradizioni per San Giuseppe!

ZEPPOLE di SAN GIUSEPPE SALATE : la ricetta

  • PREPARAZIONE : 40 Minuti
  • COTTURA : 30 Minuti
  • DIFFICOLTÀ : media 
  • COSTO : Basso
  • RIPOSO : 20 minuti

INGREDIENTI

⇒ PER LA PASTA CHOUX :

  • ACQUA 125 ml
  • BURRO 50 g
  • SALE  1 cucchiaino
  • FARINA  90 g
  • UOVA  2

⇒ PER FARCIRE

  • RICOTTA (oppure formaggio spalmabile) 250 g
  • TONNO IN SCATOLA 100 g
  • CAPPERI 2-3
  • OLIVE NERE (facoltative) una decina
  • POMODORINI 8

PREPARAZIONE

FASE 1 : PREPARARE LA PASTA CHOUX

  • In un pentolino dal fondo spesso mettete il burro con l’acqua e un pizzico di sale.
  • Portate il pentolino su fuoco medio e fate sciogliere il burro.
  • Appena l’acqua inizierà a bollire, togliete il pentolino dal fuoco e aggiungete la farina tutta insieme, mescolando con una frusta a mano.

  • Rimettete il composto sul fuoco basso e, mescolando con una spatola o con un cucchiaio di legno, continuate a cuocere finché non si staccherà facilmente dai bordi, formando una palla e lasciando una leggera patina bianca sul fondo.
  • Mettete il composto in ciotola e fatelo raffreddare per circa 10 minuti.

  • Aggiungete ora un uovo e lavorate l’impasto fin quando non sarà totalmente assorbito. Solo a questo punto unite anche il secondo uovo. Lavorate energicamente in modo da incorporare bene le uova.
  • Rivestite quindi una teglia con carta da forno e portate la temperatura del forno a 200°C.

FASE 2 : CUOCERE LE ZEPPOLE

  • Trasferite il composto in una sac à poche con il beccuccio a stella e disegnando un cerchio di impasto di 7-8 cm di diametro formate la vostra zeppola. Dovrete fare due giri lasciando un foro centrale.

  • Se volete realizzare la classica forma del bignè, invece, realizzate dei mucchietti di impasto del diametro di 7 -8  cm, distanziati di 3 – 4 cm gli uni dagli altri.

  • Infornate quindi le vostre zeppole in forno ormai caldo e cuocete a 200 °C per 10 minuti e poi a 170 °C per altri 20 minuti.
  • Trascorso questo tempo lasciatele riposare in forno spento con lo sportello aperto per 10 minuti.
  • Quando saranno fredde tagliatele a metà.

FASE 3 : FARCIRE LE ZEPPOLE

Mentre le zeppole si stanno raffreddando, mescolate la ricotta con il tonno e con i capperi. Frullate il tutto con un frullatore a immersione o con un robot da cucina.

Usate poi la crema ottenuta per farcire le vostre zeppole tagliate a metà e richiudetele.

Servitele quindi inserendo un pomodorino nel foro centrale!

Zeppole di San Giuseppe salate. Le tradizioni di San Giuseppe

Come vi ho raccontato in precedenti articoli, le zeppole sono un dolce tipico della tradizione pasticcera italiana, preparato con modalità diverse nelle varie regioni. In alcune zone dell’Italia centro-meridionale è un dolce tipico della festa di San Giuseppe ed è perciò detta zeppola di San Giuseppe.

La prima ricetta scritta delle zeppole risale al 1837, nel trattato di cucina napoletana di Ippolito Cavalcanti.  Sembra che le zeppole debbano il  loro nome alla parola latina “serpula”, ovvero serpentello, che si rifarebbe alla forma arrotolata dei dolci.

Come abbiamo già detto, si preparano generalmente nel periodo di San Giuseppe (19 marzo) e sono un dolce tipico della festa del papà.

Nella tradizione napoletana esistono due varianti di zeppole di San Giuseppe: fritte e al forno. In entrambi i casi, le zeppole hanno forma circolare (7 – 8 cm di diametro) con un foro centrale di circa 2 cm e sono ricoperte di crema pasticciera. Sopra la crema, per finire, si mettono amarene sciroppate

In Sicilia se ne prepara una versione diversissima (vedi QUI) ma, in onore alla pasta choux, per San Giuseppe si preparano anche gli sfinci di San Giuseppe, molto simili alle zeppole partenopee ma con un ripieno simile a quello dei cannoli, con ricotta e gocce di cioccolato. Gli sfinci vengono fritti nello strutto e poi decorati con granella di pistacchi e bucce d’arancio e ciliegie candite.

In Toscana, invece, per la Festa del Papà si preparano le frittelle di riso. La tradizione è diffusa soprattutto a Siena e, pensate un po’, è descritta già nel XV secolo nel De arte coquinaria di Martino da Como.

Tante sono le tradizioni italiane legate alla Festa di San Giuseppe, che in realtà si rifanno ad una festa molto pagana.

Infatti San Giuseppe ha preso il posto della festa romana dei Liberalia, celebrati il 17 marzo in onore di Bacco e Sileno, le divinità del vino e del grano.

Per omaggiarle venivano preparate frittelle di frumento, mentre il vino scorreva a fiumi: si tratta probabilmente di uno dei tanti “riti di purificazione” in occasione dell’inizio della stagione agricola.

Forse per questo a San Giuseppe si preparano tanti fritti! A Roma ad esempio si preparano frittelle di cavolfiore mentre in Lombardia mangiano i tortelli di San Giuseppe, semplici palline preparate con un impasto di farina, uova, zucchero, lievito e latte, fritte e cosparse di zucchero vanigliato.

A Bologna, infine, il 19 marzo è la giornate delle raviole di San Giuseppe.

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!