NEL PIÙ BEL SOGNO di Marco Vichi (Commissario Bordelli)

NEL PIÙ BEL SOGNO è l’ultimo romanzo di Marco Vichi con protagonista il Commissario Bordelli. Dopo la parziale delusione di “Fantasmi dal passato” ed aver rivalutato un po’ tutta la serie, leggendola con ordine, ho finalmente affrontato anche quest’ultimo romanzo, il più lungo della serie. E non sono rimasta delusa! Vediamo insieme perché

NEL PIÙ BEL SOGNO. Una nuova avventura del commissario Bordelli

Marco Vichi

Editore: Guanda

Prima edizione: 2017

Pagine: 608 p

Genere: giallo, poliziesco

NEL PIÙ BEL SOGNO. Descrizione

Un’indagine del commissario Bordelli nell’Italia del sessantotto, così lontana, ma così simile a quella di oggi.

Una giornata drammatica, una giornata di morte, costringe il commissario a confrontarsi con non pochi misteri.

È la fine di aprile del 1968. Firenze, come il resto dell’Italia, è scossa dalle manifestazioni studentesche. I figli sono contro i padri, senza mediazioni né compromessi, ed è difficile capire dove stiano ragioni e torti, dove sia il male.

Università occupate, scontri con le forze dell’ordine, battaglie tra studenti di destra e di sinistra, slogan impregnati di ideali: un vortice di sogni cozza contro una società ormai sorpassata che aveva creduto di durare in eterno.

Nonostante un certo disorientamento per il mondo che sta cambiando, Bordelli vive una sua primavera interiore. Il peso del passato sembra finalmente attenuarsi, e lui sente di poter affrontare le cose con più leggerezza. Anche la sua vita amorosa sta forse andando incontro a un mutamento inatteso…

Ma una giornata drammatica, una giornata di morte, costringe il commissario a confrontarsi con non pochi misteri. E quando tutto pare avviarsi verso la soluzione, in un paese vicino a Firenze un altro omicidio terribile getta il commissario nello sconforto. Non sa davvero se questa volta riuscirà a scoprire lo spietato assassino, che forse si cela dietro un macabro messaggio.

NEL PIÙ BEL SOGNO: IL PROTAGONISTA. IL COMMISSARIO BORDELLI

Ex combattente del battaglione San Marco ed ex partigiano, il commissario Franco Bordelli è un poliziotto vecchio stile.
La sua vita è una lunga infilata di fallimenti, le sue amicizie si aggirano nelle bettole e nei quartieri malfamati. Ormai prossimo alla pensione, combatte perennemente contro il vizio del fumo, indugia nell’abitudine di fantasticare su giovani bellissime donne che incrocia per strada, continua ad indagare stancamente sui morti ammazzati di Firenze.

Il suo collaboratore è un giovanissimo poliziotto sardo, Piras, un ragazzo che Franco Bordelli tratta come un figlio, capace di osservazioni acute e silenziose congetture.

Ancora una volta sarà Piras ad affiancare Bordelli, preparandosi a sostituirlo per quando andrà in pensione! Speriamo il più tardi possibile!

NEL PIÙ BEL SOGNO. BREVE RIASSUNTO E COMMENTO PERSONALE

Da poco il commissario ha compiuto 58 anni e alla sua festa di compleanno mancava solo il colonnello Arcieri, come ci confida l’autore all’inizio del libro.

Nemmeno il tempo di arrivare in ufficio che Piras, il suo fedele braccio destro, lo avverte che c’è stato un omicidio. Sul luogo del delitto, un certo ingegner Bardini si accusa dell’omicidio e racconta a Bordelli la storia di sua sorella Leda..Una storia, che, ancora una volta, riporta il commissario ai tempi della lotta partigiana e della fine della seconda guerra mondiale.

Infiltrata nella Banda Carità, e “riabilitata” dal marchio di “fascista” solo dopo lungo tempo, la donna ha visto ritornare il suo aguzzino di un tempo, che, ancora una volta, ha portato scompiglio e violenza nella vita di Leda. Il fratello, accorso in suo aiuto, afferma di aver ucciso Gaspare Menicacci…

Con rammarico, Bordelli è costretto ad arrestarli e lo accompagna personalmente in carcere. Proprio mentre stanno salendo in macchina, un blindato porta in commissariato alcuni ragazzi ammanettati, colpevoli di resistenza alla forza pubblica durante una manifestazione.

E Bardini dà voce ai pensieri di Bordelli (p. 36):

«Hanno tutto e ci sputano sopra»

Figurarsi se sapesse che cosa hanno combinato gli ex sessantottini, passati dalle barricate ai banchi di Montecitorio!!!

Ma è un lunedì nero, il 29 aprile, per il commissario. Infatti non ha ancora consegnato Bardini che una chiamata lo avverte di un altro delitto (p. 50):

«Una ragazza morta in mezzo al bosco, probabilmente violentata e uccisa»

Il tempo di tornare in ufficio dopo il sopralluogo, che apprendono di un terzo cadavere (p. 57)

«Un uomo di nome Romano Piccioli era stato trovato morto nel suo ufficio…con il cranio fracassato»

Insomma, non c’è due senza tre! Bordelli è costretto ad ammettere che mai in vita sua, se non in guerra, gli era capitato di assistere a tanti delitti in un giorno solo!

Ben presto si scopre che la ragazza uccisa nel bosco si chiamava Fortunata (???) Bonanno. Siciliana di origine, era a servizio presso una facoltosa famiglia fiorentina, i Gualtieri.

Piccioli era odiato da tutti: infatti era uno speculatore senza scrupoli della Borsa Fiorentina, che non esitava a mettere in ginocchio floride aziende per il suo tornaconto personale. Per lui, quindi, una marea di colpevoli…Ma chi ha voluto eliminare una semplice cameriera?

Ad alleggerire il clima di tensione ci pensa il cugino di Bordelli, Rodrigo. Professore di chimica, è sempre stato scorbutico e asociale. Da quando si è sposato, però, è cambiato profondamente. Ed ora teme che la moglie Maya lo tradisca. Come dice Bordelli (p. 205)

«La gelosia è quella membrana oscura che ottenebra anche le menti più illuminate»

Ma un altro mistero occupa la mente del commissario. Infatti il colonnello Arcieri, durante il suo soggiorno all’Impruneta, dove si trova la casa di Bordelli, ha scovato un vecchio diario. Grazie al vecchio proprietario, Bordelli scopre che lo aveva scritto un tenente inglese, James Jenkins, morto di cancrena all’Impruneta, proprio due giorni prima della liberazione di Firenze…E la scoperta dell’identità dell’autore del diario renderà felici molte persone!!!

Ma Bordelli è un uomo disilluso. Non crede infatti che i giovani ribelli riusciranno a cambiare il mondo, come pensano di riuscire a fare. Infatti, ad uno del “capelloni”, confida il suo “pensiero” (p. 296):

«Anche il più bel sogno, in mano all’uomo, diventa sterco. Il potere non potrà mai essere buono, nemmeno quello del popolo, nemmeno quello che inneggia alla libertà…»

Ma i misteri non finiscono mai per Bordelli. Infatti scoprirà una scia di sangue che, nel corso degli anni, ha macchiato la campagna toscana. E se il criminale non avesse colpito solo in Toscana???

Ai lettori la scoperta del seguito! Come avrete capito, un romanzo che ho apprezzato tantissimo e che mi ha coinvolto dalla prima all’ultima pagina!

VOTO : 9/ 10

Le indagini del commissario Bordelli

  • Il commissario Bordelli (Ambientato nel 1963) (Guanda, 2002)
  • Una brutta faccenda (Ambientato nel 1964) (Guanda, 2003)
  • Il nuovo venuto (Ambientato nel 1965) (Guanda, 2004)
  • Perché dollari? (Ambientato nel 1957) (racconto contenuto in Perché dollari?, Guanda, 2005)
  • Morto due volte (Ambientato nel 1958) (racconto contenuto in Città in nero, Guanda, 2006)
  • Morte a Firenze (Ambientato nel 1966) (Guanda, 2009)
  • La forza del destino (Ambientato nel 1967) (Guanda, 2011)
  • Fantasmi del passato (Ambientato nel 1967) (Guanda, 2014)
  • Nel più bel sogno (Guanda, 2017)

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!