UNA BRUTTA FACCENDA di Marco Vichi (# 2 Commissario Bordelli)

UNA BRUTTA FACCENDA è il secondo romanzo della serie de Il commissario Bordelli. Pubblicato nel 2003, è ambientato nella Firenze del 1964. Scopriamo di che cosa parla.

Una brutta faccenda. Un’indagine del commissario Bordelli

Marco Vichi

Editore: Guanda

Anno prima pubblicazione: 2003

Pagine: 256 p.

 

 

Una brutta faccenda. Descrizione

Firenze, aprile 1964. Un cadavere scomparso e uno ritrovato… Per Bordelli e la sua squadra, gli agenti Piras e Mugnai e il medico legale Diotivede, si prospetta un incubo senza fine, veramente una brutta faccenda.

Firenze, aprile 1964. Sono le nove di sera quando un vecchio amico del commissario Bordelli irrompe in questura per informarlo di aver appena visto un morto in un campo nei pressi di Fiesole.

Ma, poco dopo, sul luogo dell’ipotetico delitto, Bordelli trova soltanto una bottiglia di cognac e un cane rabbioso.

Qualche giorno più tardi, invece, al Parco del Ventaglio, un cadavere viene trovato, ed è quello di una bambina strangolata e con i segni di un brutto morso sulla pancia.

Iniziano le indagini e il terribile sospetto che una tale mostruosità possa essere opera di un maniaco pronto a colpire ancora trova in breve un’agghiacciante conferma: un’altra bambina, un altro strangolamento, lo stesso morso.

Una brutta faccenda. Breve riassunto e commento personale

In una piovosa serata di primavera, il commissario Bordelli viene avvicinato da un amico-confidente, il nano Casimiro, che vive di espedienti. L’uomo gli racconta che, in un oliveto sulle colline di Fiesole, ha visto il corpo di un uomo.

Ma, quando i due raggiungono il luogo, del cadavere non si trova più nessuna traccia. In compenso c’è un pericoloso dobermann minaccioso e una bottiglia di pregiato cognac.

Casimiro e Bordelli se la cavano solo grazie alla prontezza del commissario, che purtroppo uccide il cane.

Il mistero si infittisce quando, alcuni giorni dopo, Casimiro diventa introvabile: nessuno ha più sue notizie.  Bordelli è preoccupato per il suo sfortunato amico, ma purtroppo non ha molto tempo da dedicare alla sua ricerca, che  passerà in secondo piano.

Una faccenda ancora più brutta richiede infatti tutta l’attenzione del Commissario.

In un parco cittadino viene ritrovato il corpo di una bimba assassinata: aveva solo 7 anni. L’omicidio sconvolge la città e diventa l’ossessione di Bordelli, che non intende lasciare nulla di intentato pur di inchiodare il responsabile.

Nonostante gli sforzi sovrumani compiuti da Bordelli e dai suoi collaboratori, altre bambine vengono rapite e uccise. Le vittime, apparentemente, non hanno assolutamente nulla in comune. Come sceglie quindi le sue vittime, perché tutte presentano un vistoso morso sull’addome? Esiste forse un nesso tra la scomparsa di Casimiro e gli infanticidi?

Riuscirà il nostro Bordelli, distratto tra l’altro da un nuovo amore, a scoprire chi è il responsabile di quegli atroci delitti?

Anche in questo romanzo, come nei precedenti, molte pagine sono dedicate ai ricordi di guerra del commissario, che spesso sembrano l’argomento principale del romanzo. Proprio questo mi ha fatto apprezzare ben poco questo secondo romanzo di Vichi.

La vicenda gialla è praticamente marginale…Per fortuna i personaggi che affiancano Bordelli sono molto interessanti e tengono banco meglio di quanto faccia il protagonista.

Una brutta faccenda non è certo uno di quei gialli pieni di colpi di scena e inseguimenti spettacolari. Sicuramente troppo lento per i miei gusti.

A tratti ho trovato snervante il commissario Bordelli, sempre in bilico tra passato e presente, sciatto, trasandato… veramente incasinato!

Una cosa che ho trovato irritante: le oltre cento sigarette accese e spente dal commissario nel corso delle 256 pagine del libro. Troppe!

VOTO : 6 /10

 

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!