Vediamo insieme quali sono.
Perché dollari?
Marco Vichi
Editore: Guanda
Anno edizione: 2005
Pagine: 264 p.
Perché dollari? Descrizione
Quattro nuove storie noir raccontate dalla penna caustica di Marco Vichi, quattro nuove storie di ordinaria e inquietante attualità.
Quattro racconti noir in cui Marco Vichi continua a scavare nella memoria della storia più recente, così spesso citata e, invece, troppe volte dimenticata.
L’apertura, nel romanzo breve che dà il titolo al volume, è affidata al commissario Bordelli che, nel malinconico novembre del 1957, riceve un paio di lettere anonime che attirano la sua attenzione. Su entrambe c’è scritto soltanto «Il Pavone». Una debole pista suggeritagli dal medico legale Diotivede lo porterà sulle colline intorno a Firenze e dentro un oscuro intrigo che lo costringerà a trovare soluzioni per lui impensabili?
Diversi i protagonisti delle altre storie: un famigerato torturatore fascista; un impiegato modello, mite e maniacale; un poliziotto e uno spacciatore.
Tre vicende normalmente oscure, sempre sullo sfondo di una Firenze quasi senza tempo, sempre attraversate da uomini soli e tormentati
Perché dollari? Breve riassunto e commento personale
Il primo racconto, che dà il nome alla raccolta, ha come protagonista un Commissario Bordelli ancora giovane. Basta un biglietto con una parola: “Pavone”, e il commissario Bordelli si ritrova catapultato in un’avventura davvero inconsueta. Dovrà provare a far uscire dal Paese un manipolo di persone un po’ speciali senza che siano sottoposte a controlli.
Il secondo racconto, “Reparto macelleria”, racconta di un’amicizia nata per caso che il destino conclude troppo presto. In mezzo la storia passata di uno dei due protagonisti. Una storia di guerra, di paura, di soprusi che porta alla ricerca dell’aguzzino. Ma non è la vendetta il suo fine ultimo.
Racconto numero 3: Il portafogli
“Non c’è nulla che possa garantirci agli occhi degli altri. […] Gli altri sono gli altri, hanno altri occhi, altri metri di misura, altre idee. Siamo tutti diversi.”
Un integerrimo, anonimo, pignolo e onesto impiegato prova a restituire al legittimo proprietario il suo portafogli trovato in strada. Per un equivoco, invece, finisce in galera e conosce un mondo diverso da quello nel quale ha sempre vissuto.
Un racconto cinico e disarmante nella sua brutale sincerità.
RACCONTO NUMERO 4: Tradimento
Versilia, costa apuana, 1994. Due uomini, uno spacciatore ed un poliziotto infiltrato, si trovano faccia a faccia. Uno è costretto a mentire, l’altro si fida. Chi mente è chiamato a compiere delle scelte difficili che coinvolgono l’amicizia, l’amore, la fiducia. Perché, per compiere il proprio dovere, sarà costretto a una scelta difficile.
VOTO: 7/10
Sinceramente mi aspettavo di meglio, soprattutto dal racconto con il Commissario Bordelli.