Barrette alla banana e mirtilli rossi

Barrette alla banana e mirtilli rossi

Il Maritozzo è un appassionato di barrette dietetiche, che sono costose e spesso piene di “trappole chimiche”. Così ogni tanto le preparo in casa.

Oggi vi propongo una delle sue preferite, con banana, mirtilli e arachidi! Una vera bontà, ve lo garantisco. Le mangio pure io che non troppo amo questo tipo di prodotto!!!

Sono infatti perfette da portare al lavoro per pranzo ma anche come occasionale sostituto della colazione se siete in ritardo.

Barrette alla banana e mirtilli rossi : la ricetta

  • DIFFICOLTÀ : molto bassa
  • PREPARAZIONE : 10 minuti
  • COTTURA : 10 minuti
  • COSTO : basso
  • RIPOSO : il tempo di raffreddamento

INGREDIENTI

PREPARAZIONE

Preriscaldate il forno a 200 °C. Rivestite una teglia da forno quadrata di 20 cm di lato con carta da forno.

Mettete i datteri in un pentolino, dopo aver eliminato il nocciolo centrale, con 200 ml di acqua per una decina di minuti o fino a quando si sono ammorbiditi e la maggior parte dell’acqua sarà evaporata. Dovranno restare un paio di cucchiai di acqua.

Versate i datteri con l’acqua rimasta nel frullatore

Unite le banane sbucciate e l’olio di cocco e frullate il tutto fino a ottenere un composto liscio.

Mettete quindi il composto ottenuto in una ciotola e aggiungete l’avena, le arachidi e i mirtilli e mescolate bene.

Versate il composto ottenuto nella teglia preparata e, aiutandovi con il dorso di un cucchiaio, stendetelo bene.

Infornate quindi in forno ormai caldo e fate cuocere per 20 minuti o fino a quando diventerà dorato in superficie.

Sfornate e lasciate intiepidire.

Quando è ancora tiepido tagliate in 10- 12 barrette e lasciate raffreddare per 10 minuti.

Togliete quindi le barrette dalla teglia e riponetele in un contenitore ermetico.

Si conservano per 4-5 giorni. Potete anche metterle nel congelatore e poi tirarle fuori al bisogno. In un’ora sono già pronte da mangiare!

Barrette alla banana e mirtilli rossi: i datteri

Come avrete notato, nella ricetta uso i datteri come dolcificanti. Ne parleremo presto meglio. Intanto vi accenno solo che i datteri sono i frutto della palma da dattero, molto diffusa nel Nord Africa e nei Paesi del Medioriente (dal Marocco a Israele).

Il nome viene dal greco “daktylos” o dall’arabo “deglet”, che significano entrambi “dito”.

Il dattero maturo si raccoglie a fine ottobre, per questo è considerato un frutto autunnale. Noi però siamo abituati a consumare i datteri secchi durante tutto l’inverno.

I datteri secchi sono semplicemente i frutti disidratati,  con un procedimento di essiccazione naturale, al sole o in apposite stufe.

In questo modo, viene eliminata tutta la parte acquosa del frutto ma i nutrienti restano intatti (a parte la vitamina C).

La grossa differenza tra i due tipi di datteri, freschi ed essiccati, sta nell’apporto calorico. Infatti, i datteri secchi hanno molte più calorie degli stessi frutti consumati freschi.

Cento grammi di datteri freschi apportano circa 140 kcal mentre la stessa quantità di datteri secchi apporta quasi 260 kcal.

I datteri secchi contengono molti più zuccheri rispetto al frutto fresco ma apportano anche più fibre, ferro e calcio.

Nonostante il loro elevato apporto calorico, i datteri possono aiutare chi è a dieta,  perché permettono di sostituire zuccheri e grassi nella preparazione di molti dolci, apportando fibre e nutrienti importanti.

Possiamo anche consumarli come snack a metà mattina oppure prima dell’attività fisica, insieme ad un frutto fresco come l’arancia.

Per poter godere delle loro benefiche proprietà, l’ideale è consumarne 2-3 al giorno.

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!