L’UOMO CHE NON SAPEVA UCCIDERE (#7)

L’UOMO CHE NON SAPEVA UCCIDERE è il settimo romanzo che Ellis Peters ha dedicato ai casi dell’Ispettore Felse. Vi racconto perché mi è piaciuto

L’UOMO CHE NON SAPEVA UCCIDERE

Ellis Peters

TITOLO ORIGINALE : The Grass-Widow’s Tale

PRIMA PUBBLICAZIONE : 1968

Traduzione : Alessandro Zabini

Prima edizione italiana : Mondadori, 1969 – Tea, 1999

Pagine : 194 p.

Preceduto da : Ballata di morte

Seguito da : La tomba dimenticata

L’UOMO CHE NON SAPEVA UCCIDERE : IL LIBRO

Bunty la moglie dell’ispettore Felse si sente sola: sta per compiere quarant’anni, suo marito è spesso via per lavoro e per una sera avverte la sensazione che la sua vita sia finita in un vicolo cieco. Così senza pensarci troppo si ferma in un bar e decide di scambiare due chiacchiere con un avventore, solo come lei. Il giovane si offre di accompagnarla a casa ma, improvvisamente, Bunty scopre nel bagagliaio dell’auto dello sconosciuto, il cadavere di una donna.

La situazione precipita: un’innocente chiacchierata si trasforma in un rapimento e poi in una drammatica fuga da un gruppo di malviventi che insegue il giovane. Bunty, però, è convinta che il giovane non possa essere un assassino…

L’UOMO CHE NON SAPEVA UCCIDERE : l’autrice

Ellis Peters è lo pseudonimo dietro cui si cela la scrittrice britannica Edith Mary Pargeter (Horsehay, 28 settembre 1913 – 14 ottobre 1995).

Talvolta ha firmato i propri lavori col suo nome Edith Pargeter, per altre ha usato invece altri pseudonimi, fra cui Peter BenedictJolyon CarrJohn Redfern.

Di origine gallese, fu un’autrice prolifica, che si cimentò con diversi generi letterari. Come Ellis Peters ha firmato la serie di romanzi dedicata all’ispettore Felse e quella medioevale incentrata sulla figura di Fratello Cadfael, portata anche sugli schermi televisivi in una serie magistralmente interpretata dall’attore inglese Derek Jacobi.

L’UOMO CHE NON SAPEVA UCCIDERE : breve riassunto e commento personale

Stavolta al centro della scena è Bunty, la paziente mamma di Dominic e moglie ancora più paziente dell’ispettore Felse.

In occasione del 41° compleanno della donna, George deve recarsi a Londra per un’indagine importante: un grosso furto di pellicce a Comerbourne.

Bunty è tristissima: sente di aver rinunciato ad essere Bunty per dedicarsi al marito e all’amato figlio. Che ora non hanno più tempo per lei.

Non volendo restare da sola in casa con i suoi foschi e deprimenti pensieri, si ferma a bere qualcosa in un bar. E qui si imbatte in un giovane che le appare anche più disperato di lei!

Dopo essersi confidato con la donna, il ragazzo si offre di accompagnarla a casa. Mentre mangiano un panino in auto, il ragazzo si addormenta. Bunty, sempre amorevole, sperando di trovare una coperta nel bagagliaio, apre il cofano e scopre un cadavere!

Il giovane, svegliatosi di colpo, le punta contro una rivoltella e la trascina poi con sé in una villetta di proprietà di alcuni suoi amici, gli Alport.

Nel corso della fuga, Bunty comprende che il ragazzo non può essere un assassino. Decide quindi di aiutarlo e si fa raccontare tutta la storia… Per Bunty la conclusione è solo una: il ragazzo è stato incastrato!

Ed ora che entrambi sanno la verità, Luke e Bunty corrono un pericolo ben peggiore dell’essere catturati dalla polizia. Riusciranno a cavarsela? Oh, se Geroge sapesse:

“Stupita, Bunty osservava l’immagine che stava proiettando davanti a Fleet delinearsi e prendere consistenza. Non era l’immagine di una ragazza qualsiasi raccolta in un bare ma quella di una donna che, al limite della mezza età, improvvisamente si ribella, si guarda alle spalle e poi si scrolla di dosso ogni scrupolo”.

Ancora una volta, Dominic si rivela provvidenziale!

Romanzo insolito, davvero appassionante, che ci fa comprendere come la situazione femminile sia cambiata dagli anni Sessanta ad oggi.

Ve lo consiglio

VOTO : 8/10

L’UOMO CHE NON SAPEVA UCCIDERE: i casi dell’ispettore Felse

  • Il bastone insanguinato (Fallen into the Pit, 1951) (Tea, 2002)
  • Un brindisi con l’assassino (Death and the Joyful Woman, 1961) (Tea, 1998) (precedentemente All’insegna della morte, Mondadori, 1964)
  • Il volo di una strega (Fight of a Witch, 1964) (Tea, 2002)
  • Il sepolcro oltre le dune (A Nice Derangement of Epitaphs oppure Who Lies Here?, 1965) (Tea, 1998) (precedentemente Una salma di troppo, Mondadori, 1966)
  • Assassinio sui monti Tatra (The Piper on the Mountain, 1966) (Tea, 2003)
  • Ballata di morte (Black is the Colour of My True Love’s Heart, 1967) (Tea, 2004)
  • L’uomo che non sapeva uccidere (The Grass-Widow’s Tale, 1968) (Mondadori, 1969 – Tea, 1999)
  • La tomba dimenticata (The House of Green Turf, 1969) (Tea, 2005)
  • Canto di morte a Delhi (Mourning Raga, 1969) (Mondadori, 1977 – Tea, 1999)
  • La porta della morte (The Knocker on Death’s Door, 1970) (Mondadori, 1997 – Tea, 2000)
  • Il marchio di Shiva (Death to the Landlords!, 1972) (Tea, 2007)
  • La sentinella della città morta (City of Gold and Shadows, 1973) (Mondadori, 1975 – Tea, 2000)
  • La pergamena dell’abbazia (Rainbow’s End, 1978) (Tea, 2008)
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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!