IL DELITTO DI SACCARGIA di Gavino Zucca

IL DELITTO DI SACCARGIA è il secondo romanzo che Gavino Zucca dedica alle indagini del tenente Roversi. E si riparte proprio dove avevamo lasciato il nostro bravo Roversi ne “Il mistero di Abbacuada!

IL DELITTO DI SACCARGIA. Le indagini del tenente Roversi

Gavino Zucca

Editore: Newton Compton

Prima pubblicazione: 2019

Pagine: 380 p.

Genere : poliziesco

Preceduto da : Il mistero di Abbacuada

Seguito da : Il misterioso caso di Villa Grada

IL DELITTO DI SACCARGIA. Descrizione (dal sito dell’editore)

Un cadavere accanto alla basilica di Saccargia sconvolge i piani del tenente Roversi…

Sembra a prima vista un banale incidente ad avere provocato la morte di Salvatore Mazzoni, ma un particolare insospettisce i carabinieri: a una cinquantina di metri dalla vittima viene trovato anche il corpo del suo cavallo, deceduto per un colpo di pistola alla testa.

Il tenente Roversi, che sperava di ottenere un permesso per andare a Bologna, viene invece inviato sul luogo per sostituire il comandante, vittima di un infortunio.

Salvatore Mazzoni era un rappresentante di commercio e noto dongiovanni locale, con la passione per i lavori di intaglio sul legno e la pessima abitudine di rappresentare, nelle sue opere, in modo sibillino e ambiguo, le sue conquiste.

Alcune piccole stranezze, e soprattutto la scoperta di una testa di gallo mozzata nei terreni di Mazzoni, inducono Roversi a non chiudere subito il caso. Il tenente è convinto che nelle statuette di Mazzoni si trovino delle indicazioni per far luce sulla sua morte e che seguendo una di quelle piste riuscirà a risolvere il mistero…

Hanno scritto dei suoi libri:

«Il tenente Giorgio Roversi, bolognese laureato in Fisica, fanatico della scorza di cioccolato e di Tex Willer, è stato sbattuto in Sardegna per motivi disciplinari e si trova subito alle prese con un cadavere»

IL DELITTO DI SACCARGIA. L’autore

Gavino Zucca è laureato in Fisica e Filosofia ed è specializzato in Progettazione di Sistemi informatici. È nato a Sassari nel 1959 e vive a Bologna, dove ha lavorato per oltre quindici anni all’ENI come project manager, prima di dedicarsi all’insegnamento della Fisica nella scuola superiore.

Da sempre appassionato di scrittura, ha ottenuto numerosi riconoscimenti partecipando a premi letterari in tutta Italia.

Le indagini del tenente Roversi

IL DELITTO DI SACCARGIA. Breve riassunto e commento personale

Eccoci di nuovo nella Sardegna del 1961, quando la Costa Smeralda ancora non esisteva…Infatti nacque nel 1962, dalla geniale intuizione del principe Karim Aga Khan

E ci troviamo in un mondo che sembra distante anni luce da noi, in cui ancora sono valide leggi  ancestrali ed i legami con la natura sono molto forti…

Il bolognese Roversi fa ancora fatica ad abituarsi alla nuova realtà ma ci mette davvero poco a comprendere come muoversi in quel mondo così lontano dal suo!

Dimostrando una rara sensibilità, riuscirà a penetrare nel muro del silenzio eretto attorno alla strana morte di Salvatore “Bobore Mazzoni.

Ma procediamo con ordine.

La mattina di Natale, davanti alla basilica di Saccargia, Mariano Naitana inciampa in un cavallo

morto. Il foro nel mezzo della fronte e il sangue colato lungo il muso non lasciavano spazio a dubbi

Ma le sorprese non sono finite. Infatti, accanto al cavallo, un altro cadavere… Proprio in quel momento, il maresciallo Antonio Pisu, responsabile della locale stazione dei carabinieri, inciampa in uno dei giochi del nipote e si rompe una gamba.

E la stazione di Codrongianos viene affidata al giovane appuntato Eugenio Fabbri, che deve controllare la segnalazione di Naitana:

Di tutte le scocciature che sarebbero potute capitargli non riusciva ad immaginarne una peggiore di trovare un morto la mattina di Natale

Mazzoni sembra deceduto per un banale incidente, ma la presenza del cavallo, “ucciso per pietà”, complica il quadro…

Non fidandosi della propria esperienza, Fabbri chiede al comando di Sassari di mandare sul posto qualcuno più esperto. Il capitano Armani decide di inviare sul posto il tenente Roversi, che invece aveva chiesto qualche giorno per recarsi a Bologna.

Infatti la sua amica Flavia Lanzarini è stata arrestata, accusata di aver ucciso Bruno Spada.

L’uomo, proprietario di un bar di Bologna, era stato la causa del trasferimento di Roversi in Sardegna. Infatti Spada aveva incastrato l’amico Roberto Della Grada e Roversi lo aveva malmenato…

Per fortuna ad aiutarlo c’è il buon Luigi Gualandi, capitano della Benemerita in pensione. Gualandi si reca a Bologna e si mette ad indagare al posto di Roversi, cercando di trovare gli indizi che scagionino la bella Flavia…

Intanto in Sardegna Roversi deve guardarsi non solo da un pericoloso assassino, ma anche dalle mire matrimoniali di belle vedove! Del resto, Mazzoni era noto per le sue avventure galanti e, per amore della verità, Roversi deve interrogare parecchie delle “vittime” dell’uomo…

Un romanzo divertente, con qualche lungaggine di troppo, che ci riporta ad un mondo che ormai ci appare lontanissimo, quando non c’erano telefonini e internet era una chimera!

Come sempre, Roversi ci appare come l’eroe senza macchia e senza paura, la cui umanità gli permette di andare oltre le apparenze e portare a termine la sua missione. Infatti il tenente crede fermamente nel suo giuramento e porta avanti la sua sete di Giustizia senza curarsi dei pericoli! E poi c’è tanta Sardegna, bella e selvaggia come ancora oggi spesso appare nelle zone interne.

Ve lo consiglio per qualche ora di tranquillo relax

VOTO : 8 / 10

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!