IL GIALLO DI MONTELEPRE di Gavino Zucca (Roversi # 2)

IL GIALLO DI MONTELEPRE è il nuovissimo romanzo pubblicato pochi giorni fa da Gavino Zucca, già autore de “IL MISTERO DI ABBACUADA

IL GIALLO DI MONTELEPRE. LE INDAGINI DEL TENENTE ROVERSI

Gavino Zucca

Editore: Newton Compton

Pagine: 314 p

Genere ; giallo

IL GIALLO DI MONTELEPRE.  Descrizione

Sassari, 1961. È la settimana prima di Natale quando un barbone molto noto in città viene trovato morto in una piazza del centro storico. I sospetti ricadono subito su un altro mendicante, di cui si perdono immediatamente le tracce. Il caso si presenta all’apparenza molto semplice: qualcuno ha visto il presunto omicida che sottraeva qualcosa dalle tasche della vittima.

Ma il tenente dei carabinieri, Giorgio Roversi, bolognese DOC trasferito in Sardegna per motivi disciplinari, non ne è del tutto convinto. Seguendo gli indizi disseminati ovunque, e con l’aiuto di Luigi Gualandi, ex ufficiale veterinario dell’Arma, il tenente scoprirà che la verità affonda le proprie radici in storie del passato, antiche e ormai dimenticate…

Quando anche un secondo cadavere viene rinvenuto, Roversi ha davvero poco tempo per agire: dovrà risolvere il caso al più presto, prima che l’assassino riesca a farla franca.

IL GIALLO DI MONTELEPRE. L’autore

Gavino Zucca è laureato in Fisica e Filosofia ed è specializzato in Progettazione di Sistemi informatici. È nato a Sassari nel 1959 e vive a Bologna, dove ha lavorato per oltre quindici anni all’ENI come project manager, prima di dedicarsi all’insegnamento della Fisica nella scuola superiore.

Da sempre appassionato di scrittura, ha ottenuto numerosi riconoscimenti partecipando a premi letterari in tutta Italia.

Il suo primo romanzo, dedicato alle indagini del tenente Giorgio Roversi e della Squadra Speciale Villa Flora, è stato Il mistero di Abbacuada

le indagini del tenente Roversi

IL GIALLO DI MONTELEPRE. Breve riassunto e commento personale

Sapevo che il secondo romanzo mi avrebbe conquistato…e così è stato. Perché il romanzo precedente, nonostante i suoi numerosi difetti, mi aveva fatto comprendere che c’era parecchia stoffa nell’autore.

Questo romanzo l’ha dimostrato. Infatti mi ha conquistato da subito, trasportandomi direttamente nella Sassari del 1961, in un’Italia che io non ho conosciuto ma che mi è stata raccontata.

Il giallo ha una trama appassionante e ben articolata, che ci tiene con il fiato sospeso fino all’ultima pagina, e gli “argomenti di contorno” sono tanti ma non distraggono. Anzi: ci danno modo di riflettere su diversi temi. Ma non voglio anticiparvi nulla.

Siamo a Sassari, dieci giorni prima di Natale. Sono già passate tre settimane dal solitario arrivo del tenente Giorgio Roversi in Sardegna. Sembra trascorsa una vita per il giovane carabiniere, che ormai sta persino imparando la lingua del posto, con gran divertimento dei suoi nuovi amici, in particolare di Luigi Gualandi.

Sassari è in fermento per il congresso nazionale della Democrazia Cristiana, al quale prenderà parte anche Antonio Segni, che sarebbe stato eletto Presidente della Repubblica qualche mese dopo (nel libro si fa un breve cenno alle successiva elezione del successore di Gronchi).

Mentre Roversi combatte i fantasmi del suo recente passato, evocati dall’arrivo della sua amica Flavia Lanzarini, Gualandi deve vedersela con uno strano spettro, che ruba lenzuola e sementi a Villa Flora. Non solo: da qualche tempo, per la tenuta si aggira uno strano gatto, che si comporta da padrone e segna il territorio … sui pantaloni di Roversi!

Povero tenente: proprio quando sta per dimostrare il suo affetto a Caterina, la giovane governante di Villa Flora, che lo ha aiutato nelle indagini ad Abbacuada (vedi QUI)!

E non avrà più tempo per chiarirsi con Caterina (p. 49) :

«E’ stato ucciso un uomo in pieno centro storico…Pare si tratti di un poveraccio, uno di quei barboni che si aggirano per la città chiedendo l’elemosina»

Poche ore prima, Roversi aveva conosciuto proprio un mendicante, un certo Millorì…e il sospetto diventa certezza : l’uomo assassinato è proprio il reduce della campagna di Russia, che al mattino aveva provato ad attirare l’attenzione di un importante politico, Vittorio Pintus…

Subito si pensa che ad ucciderlo sia stato un altro mendicante, Barrasò, con cui era venuto alle mani pochi giorni prima.

E si scatena la caccia all’uomo…

Mentre Caterina indaga sul misterioso gatto, Roversi raccoglie notizie su Leonardo Piga, detto Millorì, certo che Barrasò sia innocente…

Emergerà una verità che ci riporterà alla fine della Prima guerra mondiale, quando il Fascismo era ancora a venire.

Rivivremo gli anni del Fascismo e la sua fine, con il clima da Far West successivo al 25 Aprile 1945. Nei giorni immediatamente successivi alla fine della Seconda guerra mondiale molti ebbero la tentazione di pareggiare i conti con i gerarchi fascisti, che per oltre venti anni avevano dettato legge…

Un libro da leggere, anche per chi non è un amante del giallo.  Appassionante e ben scritto, ci offre veramente tanti spunti di riflessione! Inoltre, ci regala anche tante risate, il che non guasta mai!

VOTO : 9 / 10

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!