Come vi avevo raccontato qualche giorno fa, sto utilizzando questi adorabili ciuffetti in tante ricette diverse. Io li adoro in insalata, dopo averli cotti al vapore oppure nel microonde.
Al Maritozzo piacciono tantissimo anche con pasta o riso e quindi io provo ogni tanto ad accontentarlo. Intanto oggi vi propongo questa ricetta facile e veloce, per un piatto unico davvero buonissimo
CIUFFETTI DI CALAMARI IN INSALATA: la ricetta per 4
- DIFFICOLTA’ : bassa
- PREPARAZIONE : 10 minuti
- COTTURA : 30 minuti
- COSTO : medio
INGREDIENTI
- CIUFFI DI CALAMARI SURGELATI 800 g
- FAGIOLI 1 scatola (250 g sgocciolati) Scegliete quelli che preferiti : borlotti, cannellini, bianchi di Spagna, ma anche ceci!
- CIPOLLOTTO 1
- PREZZEMOLO TRITATO 1 cucchiaio
- VERZA (O LATTUGA) qualche foglia
- OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA q.b.
- ACETO (DI MELE O DI VINO) q.b. (io ho usato aceto di melagrana)
- SALE q.b.
- MELAGRANA qualche chicco (facoltativo)
- RAVANELLI 2-3 (FACOLTATIVI)
PREPARAZIONE
Fate lessare in acqua i ciuffi di calamari surgelati per trenta minuti circa, saranno pronti quando, se infilzati con una forchetta, risulteranno morbidi.
Potete anche cuocerli a vapore oppure al microonde
Trascorso il tempo di cottura scolate i ciuffi di calamari in uno scolapasta e lasciateli raffreddare.
Nel frattempo tagliate a fette sottili il cipollotto e trasferitela in una ciotola abbastanza ampia per contenere tutti gli ingredienti.
Lavate l’insalata e i ravanelli e affettateli molto sottili. Aggiungeteli al cipollotto.
Aprite la scatola di fagioli e scolate tutto il liquido di conservazione.
Aggiungeteli quindi agli altri ingredienti nella ciotola. Unite anche il prezzemolo tritato e i ciuffi di calamari lessati e raffreddati.
Condite quindi con olio e aceto in base ai vostri gusti, un pizzico di sale, mescolate e servite!
Volendo, completate con qualche chicco di melagrana o con qualche oliva nera snocciolata
Servite!
CIUFFETTI DI CALAMARI IN INSALATA: i calamari
il calamaro (loligo vulgaris) è un mollusco cefalopode, abbondante nelle acque costiere a partire dal Mare del Nord fino a quelle del Mare Mediterraneo e lungo la costa occidentale dell’Africa.
Questa specie vive dalla superficie fino a profondità di 500 m e viene estensivamente sfruttata dall’industria della pesca.
Pensate: Il nome comune ha lo stesso etimo di “calamaio”!
Il termine deriva dal greco kalamos (calamo), e, da astuccio per le penne, è passato a indicare nel medioevo il vasetto dell’inchiostro. Il mollusco deve il suo nome alla forma e al secreto difensivo di colore nero che emette quando minacciato (analogo al nero di seppia).
È caratterizzato da una conchiglia interna (detta gladio o penna) e un corpo allungato con pinne laterali che raggiungono l’estremità posteriore della sacca.
Possiede 10 arti ricoperti da più file di ventose, divisi tra 8 braccia e 2 tentacoli, questi ultimi di maggior lunghezza.
Il colore è roseo-trasparente con venature rosso scuro e violetta. Raggiunge una lunghezza di 30–50 cm.
La riproduzione avviene tra gennaio e luglio, periodo in cui i calamari si avvicinano alle coste
