VERZA: LA verdura dell’inverno

VERZA: quale verdura migliore per rappresentare l’autunno – inverno?

Io adoro questo ortaggio e lo cucino in tutti i modi possibili e immaginabili. Per esempio adoro i pizzoccheri…anzi, li preparerò proprio in questi giorni!

VERZA. UN PO’ DI BOTANICA

La verza o cavolo verza (Brassica oleracea var. sabauda L.), detta anche cavolo di Milano (o cavolo lombardo e cavolo di Savoia), è una varietà di Brassica oleracea simile al cavolo cappuccio, ma, a differenza di quest’ultimo, presenta foglie grinzose, increspate e con nervature prominenti.

Pianta biennale con radice fittonante non molto profonda, possiede fusto eretto, di lunghezza raramente superiore ai 30 centimetri.

Come tutte le tipologie di cavolo (verde, bianco, rosso, Bruxelles,…) la verza una pianta crocifere, cioè ha un fiore a quattro petali, a forma di croce ed ha uno stelo denso con foglie verdi o grigie.

La palla, verde o rosso-violacea, non è molto compatta; le foglie interne sono bianco-giallastre. Viene coltivato in varie zone d’Italia ed è un ortaggio molto conosciuto.

VERZA. ORIGINI

Secondo un antico mito greco, il cavolo verza selvatico nacque dalle gocce sudate di Zeus ed era già utilizzata come pianta medicinale dai Greci stessi. In particolare, le donne che allattavano i loro bambini si alimentavano con il cavolo vera per assicurarsi di avere abbastanza latte.

I Romani trovarono altre virtù di questo ortaggio: veniva usato come antidoto, o addirittura come trattamento preventivo per l’ubriachezza e come disinfettante in caso di ferite sotto forma di impacco.

Si tratta di un ortaggio tipicamente invernale poiché essa viene raccolta solitamente da ottobre ad aprile.

VERZA. Composizione

Come molti vegetali, anche la verza è composta prevalentemente da acqua (90%); sono presenti, inoltre, proteine, fibre, ceneri, zuccheri, carboidrati.

Ben rappresentati sono anche i sali minerali, in particolare calcio, sodio, fosforo, potassio, magnesio, zinco e ferro (sebbene poco disponibile).

Contiene anche molte vitamine, soprattutto quelle del gruppo A, B ed E.

Tra gli amminoacidi presenti nella verza compaiono:

  • acido glutammico ed aspartico
  • arginina,
  • fenilalanina,
  • isoleucina,
  • leucina,
  • prolina,
  • serina,
  • glicina,
  • tirosina,
  • treonina e valina.

100 g di cavoli o verza forniscono:

  • Energia 25 kcal
  • 92,18 g di acqua
  • 3,20 g di zuccheri
  • 2,5 g di fibre
  • 1,28 g di proteine
  • 0,10 g di lipidi, fra cui:
    • 0,034 g di grassi saturi
    • 0,017 g di grassi monoinsaturi
    • 0,017 g di grassi polinsaturi
  • 98 UI di vitamina A
  • 36,6 mg di vitamina C
  • 0,234 mg di niacina
  • 0,212 mg di acido pantotenico
  • 0,15 mg di vitamina E
  • 0,124 mg di vitamina B6
  • 0,061 mg tiamina
  • 0,040 mg di riboflavina
  • 76 mg di vitamina K
  • 43 mg di folati
  • 170 mg di potassio
  • 40 mg di calcio
  • 26 mg di fosforo
  • 18 mg di sodio
  • 12 mg di magnesio
  • 0,47 mg di ferro
  • 0,18 mg di zinco
  • 0,160 mg di manganese

La verza è  inoltre un’ottima fonte di numerosi polifenoli, come alfa- e beta-carotene, luteina/zeaxantina, tiocianati, isotiocianati e indolo-3-carbinolo.

VERZA. Benefici per la salute

Il consumo di  verza può contribuire a proteggere la salute cardiovascolare; il merito è sia del contenuto in potassio, sia dell’apporto di vitamina K (importante per la coagulazione) e di molecole che aiutano a combattere l’aterosclerosi.

Fra queste ultime sono inclusi numerosi antiossidanti, che esercitano anche una funzione protettiva nei confronti della vista (in particolare i carotenoidi), della pelle (vitamina A, C ed E) e contro l’insorgenza dei tumori.

Inoltre selenio e manganese sono importanti cofattori di enzimi facenti parte delle difese antiossidanti interne all’organismo. La verza è anche fonte di vitamine del gruppo B, importanti per garantirsi un buon metabolismo.

Infine, questi ortaggi aiutano a proteggere la salute delle ossa grazie al loro apporto di calcio, fluoro e magnesio, e apportano ferro importante per la produzione dei globuli rossi.

Controindicazioni

Non è consigliabile il consumo di piatti a base di questo ortaggio se si soffre di colon irritabile o di ipotiroidismo. 

In caso di irritabilità del colon può infatti causare gonfiore, dolori addominali e persino diarrea.

La verza è molto ricca di vitamina K che ha un effetto anticoagulante. Per questo motivo le persone che sono sottoposte a terapia anticoagulante dovrebbero limitare l’assunzione  a massimo aa tazza al giorno. Inoltre, gli indoli contenuti nelle foglie possono diminuire l’ efficacia di alcuni analgesici.

 

Nel prossimo articolo scopriremo alcuni usi in cucina di questa verdura

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!