Alimentazione Antichi Greci. Il pane

Alimentazione Antichi Greci. Che cosa si mangiava nella Grecia Antica

Leggendo i libri di Margaret Doody, che spesso ci parlano dei banchetti allestiti dai protagonisti, mi è sorta la curiosità di scoprire che cosa si mangiava nella Grecia di Platone e Aristotele.

Allora vediamo insieme se la dieta di duemila e cinquecento anni fa era molto diversa dalla nostra

Alimentazione Antichi Greci. Introduzione

Molte volte abbiamo parlato di ricette antichissime, tramandate a noi dalla notte dei tempi. Di recente, per esempio, abbiamo raccontato che il rito dell’agnello arrosto (vedi QUI) ci viene addirittura narrato da Omero.

Ma molti altri sono i contributi dati dai Greci alla nostra tradizione culinaria. Il più importante di tutti è proprio il tipo di alimentazione. Infatti potremmo quasi dire che ai Greci si deve il concetto di Dieta Mediterranea.

Come per noi, anche l’alimentazione dell’antica Grecia si basava sulla “sacra triade”  pane-vino-olio,  ma non dimenticavano mai di mettere in tavola abbondanti zuppe, legumi e tanta verdura.

La carne compariva solo ogni tanto, durante le festività religiose o nei banchetti.

L’alimentazione si basava quindi su zuppe di cereali e di pane, accompagnate da olio d ‘oliva, ortaggi, vino e qualche pezzetto di formaggio di pecora o di capra.

Per chi abitava nei pressi di mare, laghi o fiumi, la dieta si arricchiva di pesci o crostacei.

Secondo gli studiosi, circa i due terzi del fabbisogno calorico degli Antichi Greci provenivano da cereali, mentre a garantire un buon apporto di grassi e proteine erano soprattutto legumi e olio.

A partire dall’età del bronzo, al grano si affianca l’orzo, cui via via si aggiungono numerosi altri cereali

Alimentazione Antichi Greci. Il pane

Nella Grecia antica, il pane (ἄρτος) veniva preparato in tantissime forme. Lo storico Ateneo di Naucrati, ad esenpio, ne elenca oltre sessanta varietà, con o senza lievito, di grano, orzo, farro, miglio, ecc. Il più diffuso, quasi un piatto nazionale, era la “maza”, che si consumava in tutto il mondo ellenico. Possiamo assimilarlo alla PULS dei Romani

Si trattava di farina d’orzo addizionata ad acqua, miele o latte. Si consumava sia fresca, sotto forma di una specie di zuppa, che secca, ma anche cotta, come una specie di galletta. In questo caso, spesso, era usata addirittura come piatto da portata.

Dalla maza ha avuto origine la pita (vedi QUI)

Il pane di farina di frumento (ἄλευρα), più pregiato, era riservato ai giorni di festa. Non mancavano poi le focacce unte, condite, aromatizzate con miele e sesamo o col vino.

Numerosi erano anche i pani cerimoniali ,offerti sugli altari alle varie divinità. Vi erano poi anche dei pani speciali, preparati per varie ricorrenze (matrimoni, funerali, battesimi ecc.).

Il “gamelio”, ad esempio, impastato con miele e sesamo, era il pane consumato duranti i banchetti di nozze.

La “koliva” fatta con semi e frutta secca, impastati con miele, era immancabile nei funerali. Del resto questa preparazione è giunta fino a noi. Si prepara infatti ancora oggi non solo in Grecia, ma anche nel Meridione (la colva)

ALTRI TIPI DI PANE

I pani greci avevano nomi legati alle forme, ai tipi di cereali impiegati, agli ingredienti, alle modalità di cottura e, soprattutto, ai riti cui erano destinati. Tra  i numerosi pani, il più comune era l’ aghelaios, da cui hanno avuto origine le nostre classiche pagnotte.

Il pane preparato con farina di segale era chiamato òlyra mentre la condrìte era fatta con farina di spelta.

In pratica, ogni città greca aveva le sue forme caratteristiche ed arricchiva il pane con i prodotti del suo territorio (miele, vino, erbe aromatiche, semi vari)

Ricordiamo, infine, che si deve ai Greci l’istituzione dei primi forni pubblici e delle associazioni di panificatori con precise regole di lavoro e di lavorazione del pane

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!