VISCIOLE DOLCI AMARENE

VISCIOLE DOLCI AMARENE

Qualche giorno fa abbiamo preparato insieme un dolce tipico della cucina ebraico – romana, la crostata di visciole, e avevo accennato a questo delizioso frutto! Oggi ve lo racconto un pochino meglio!

VISCIOLE DOLCI AMARENE: Che cosa sono le visciole?

Come già vi avevo accennato, le visciole sono delle ciliegie selvatiche, di un bel colore rosso scuro. Sono dolci ma non troppo, diciamo così, perché hanno una nota leggermente acidula alla fine!

Come le amarene, le visciole sono prodotte dal prunus cerasus (o ciliegio acido), di cui in Italia esistono ben tre varietà:

  • L’amareno,  che produce le amarene, di forma leggermente ovale, colore rosso chiaro e sapore leggermente amaro;
  • Il visciolo ci regala le visciole,  di forma rotonda, colore rosso intenso e sapore leggermente acido ma molto più dolce. Infatti ricordano molto di più le ciliegie, che però sono il frutto di tutt’altra pianta, il PRUNUS AVIUM;
  • Il marasco produce i maraschi, rosso scuro e con sapore molto amaro e acidognolo. Si usano per preparare il MARASCHINO

L’albero delle visciole è arrivato in Italia  dal regione del Caucaso e sembra sia stato introdotto da noi intorno al I secolo a.C..

Secondo la leggenda fu Lucio Licinio Lucullo, famoso per i suoi banchetti “luculliani”, ad importare il visciolo sul territorio del nostro Paese.  Il tribuno militare romano ne avrebbe raccolto una pianta nella città di Cerasonte, in Asia Minore, e l’avrebbe poi portata a Roma, dove la fece piantare nei rigogliosi giardini della sua villa.

Il prunus cerasus è una pianta tenace, che si adatta a climi e terreni diversi, anche i più difficili, dove difficilmente crescerebbero altri alberi da frutto.

Pensate: le visciole di Cantiano, un comune nella provincia di Pesaro Urbino, sono prodotto agroalimentare tradizionale della Regione Marche.

Tra l’altro ho scoperto qualche albero di visciolo anche dalle mie parti…

VISCIOLE DOLCI AMARENE. Gli usi in cucina

Nelle Marche, le visciole sono usate per preparare un vino dolcissimo, oltre a tante altre ricette!

Meno dolci delle ciliegie, regalano ai nostri piatti delle note davvero particolari… io le ho sperimentate persino con le carni, oltre che con svariati formaggi! 

Persino i peduncoli dei frutti, come quelli delle ciliegie, possiedono interessanti proprietà benefiche.

Vengono infatti raccolti e lasciati essiccare al sole.

Impiegati a scopi fitoterapici, risultano ottimi diuretici e sedativi, utili in caso di cistite.

VISCIOLE DOLCI AMARENE: proprietà

Come pure le amarene, le visciole contengono numerose sostanze benefiche per la nostra salute.

Oltre ad essere ricchissime di antociani, responsabili del loro colore e tra i più potenti antiossidanti esistenti in natura, le visciole contengono MELATONINA.

Si tratta di una sostanza prodotta anche dal nostro cervello per regolare i cicli sonno-veglia. Inoltre aiuta a prevenire gli effetti dell’invecchiamento della pelle, poiché possiede proprietà antinfiammatorie.

Le visciole contengono inoltre quercetina, un BIOFLAVONOIDE ritenuto utile per regolare i livelli del colesterolo nel sangue.

Contengono poi elevate quantità di beta carotene, che viene poi trasformato dall’organismo in vitamina A. Ovviamente contengono anche VITAMINA C e PECTINA, una fibra solubile che favorisce la salute dell’intestino ed aiuta a ridurre il senso di appetito. La pectina favorisce, inoltre, l’abbassamento dei livelli di colesterolo LDL nel sangue e regola la quantità di zuccheri, prevenendo l’insorgenza di patologie cardiache e diabete.

VISCIOLE DOLCI AMARENE:Vino di visciole

Volete provare a preparare il vino di visciole? Dovrete procedere come per la preparazione della ratafia.

In un capace vaso di vetro, mescolate 600-700 grammi di zucchero con 1 kg di frutti maturi (generalmente raccolti a luglio) e 1 litro di un buon vino rosso.

Lasciate fermentare a temperatura ambiente per circa 90 giorni. Ricordate di mescolare il composto almeno una volta al giorno.

Lasciate poi decantare durante i mesi invernali.

QUI ho scoperto che esiste anche un altro metodo di preparazione.  Le visciole ben mature sono messe, con una percentuale ben definita di zucchero, al sole per 50 giorni in damigiane di vetro, mescolando giornalmente fino ad ottenere uno sciroppo.

Successivamente, intorno alla metà di Settembre e i primi di Ottobre, sono riposte in un luogo fresco e al riparo dal sole.

Al momento della vendemmia lo sciroppo e le visciole si aggiungono al mosto e si lasciano fermentare insieme, girandole frequentemente fino metà Febbraio-primi di Marzo. A  questo punto il frutto viene rimosso dal vino, che viene messo in piccole botti di legno per terminare la sua maturazione ed eventuale fermentazione.

Nel mese di Settembre successivo avviene il processo di filtrazione e imbottigliamento. Noi ne abbiamo ricevuto una bottiglia in regalo qualche anno fa e lo stiamo ancora centellinando! E’ davvero ottimo, ve lo garantisco, soprattutto se usato su un sorbetto di frutta!

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!