VALLE DEL SAGITTARIO la riserva naturale
In attesa di portare il nostro Cucciolo al mare, continua l’esplorazione del territorio abruzzese. Dopo la doverosa visita al Velino-Sirente e quella al Parco Nazionale d’Abruzzo, questa settimana abbiamo deciso di portarlo al lago (o meglio, ai laghi!).
Gli abbiamo così mostrato la Valle del Sagittario e il Lago di Scanno!
Vi racconto quanto è bello quest’altro angolo di Abruzzo. Cominciamo dalla Valle del Sagittario e dalla riserva naturale.
Nel prossimo articolo vi parlerò poi di Scanno e del suo bellissimo lago.
VALLE DEL SAGITTARIO la riserva naturale
Proprio nel cuore dell’Abruzzo, circondati da alcune alte cime, come il Monte Genzana e l’Argatone, alle porte del Parco Nazionale d’Abruzzo, la Valle del Sagittario fu scavata in epoche antichissime dal fiume omonimo.
Il Sagittario oggi è sfruttato per produrre energia elettrica e, dopo la centrale di Anversa, corre pacatamente verso la Valle Peligna, fino a Popoli, per riversare le sue acque nel fiume Pescara.
Chiamata in origine Valle de Lacu, la Valle del Sagittario presenta ben cinque laghi: Lago Grande (l’attuale lago di Scanno), Cupaione, Laguccio o Lago Lucciola, Lago Pio e Lago Buono, oggi scomparso.
Di questi cinque, solo il Lago di Scanno ed il Lago Pio sono laghi perenni. Cupaione e Lago Lucciola (o Laguccio) si formano solo in primavera, quando, con lo scioglimento delle nevi, il Lago di Scanno aumenta di livello e fa defluire le acque in eccesso attraverso canali che vanno a riempire degli invasi cosiddetti effimeri.
Il Lago di San Domenico, prima tappa della nostra escursione, ha invece origini recenti. E’ infatti “nato” solo nel 1929, dopo la costruzione della diga.
VALLE DEL SAGITTARIO. I suoi borghi
Anche se la porte di accesso alla Valle è Anversa degli Abruzzi, provenendo dalla Marsica il primo Comune che si incontra è il minuscolo borgo di Castrovalva, costituito da poche case.
Un autentico “nido d’aquila”, sospeso tra terra e cielo, che si raggiunge con una strada “da moto”, come la chiama il Maritozzo. Infatti è caratterizzata da una serie di ripidi tornanti e vi porterà a Castrovalva dopo una galleria molto suggestiva.
La strada prosegue poi piuttosto stretta fino al Lago di San Domenico, dove potrete godere di un’area attrezzata ed ammirare il suggestivo panorama.
Dopo una sosta per bagno nelle acque di questo lago, noi abbiamo ripreso il cammino per arrivare a Villalago e al Lago di Scanno.
Dalle sponde del lago, potrete vedere la suggestiva Frattura, un altro dei caratteristici borghi della valle.
Il paesino sorge a circa 1.250 m di altitudine, nelle immediate vicinanze dell’originario borgo abbandonato di Frattura Vecchia, distrutto dal terremoto del 1915.
Ne riparleremo a breve.
Dopo il lago, volendo, potrete visitare Scanno e poi proseguire verso l’alta valle del Sagittario fino a Passo Godi. Ma questo è un altro itinerario!
La riserva naturale delle Gole
Le Gole del Sagittario sono un suggestivo canyon scavato naturalmente dall’erosione delle acque dell’omonimo fiume e rappresentano una delle aree naturalistiche dichiarate oasi WWF dal 1991.
La Riserva naturale regionale si trova nel comune di Anversa degli Abruzzi, un piccolo centro in provincia dell’Aquila.
L’area protetta si estende per circa 450 ettari, da Anversa fino alla diga del lago di San Domenico a Villalago, seguendo la valle percorsa dal fiume Sagittario.
Istituita nel 1997, si trova ai margini del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise ed è caratterizzata da una varietà ricchissima di flora e fauna.
Tra i mammiferi che hanno scelto questo luogo come habitat naturale ci sono il lupo, l’orso marsicano, il cervo, il capriolo, la lepre italiace e la marmotta gigante.
Non è raro poi vedere volare l’aquila reale e il falco pellegrino.
Altrettanto ricco è lo scenario di piante, alberi e fiori con a capo il pregiato fiordaliso del Sagittario, ma in generale ci sono oltre 380 specie tra cui una quarantina ritenute in via di estinzione.