SULMONA NON SOLO CONFETTI

SULMONA NON SOLO CONFETTI

Riprendiamo finalmente il racconto delle località che abbiamo visitato nel corso del fine settimana di San Valentino, quasi un mese fa.

Dopo Cocullo, voglio raccontarvi di Sulmona, famosa per aver dato i natali a Ovidio e per essere la patria dei confetti!

SULMONA NON SOLO CONFETTI. Un po’ di storia

Posta al centro della Valle Peligna, Sulmona è la città dei confetti, con una storia che ha inizio in epoca romana e che si sviluppa tra il ‘400 e il ‘700 fino ai giorni nostri.

Collegata sin da tempi remoti con i centri più importanti dell’Italia centro-meridionale, la città di Ovidio reca visibili le tracce delle civiltà italiche (Santuario di Ercole Curino), oltre che delle varie dominazioni che si sono succedute (longobarda, angioina e aragonese).

Ma Sulmona è ricchissima anche di edifici nobiliari e complessi monumentali (l’Annunziata), eleganti opere pubbliche (acquedotto medievale), edifici religiosi (Cattedrale di San Panfilo).

A Sulmona si svolgono eventi di richiamo internazionale quali il “Premio Sulmona” di arte contemporanea e la Giostra Cavalleresca (ultimo fine settimana di luglio e prima domenica di agosto).

Per saperne di più sulla millenaria storia di Sulmona, cliccate QUI

SULMONA NON SOLO CONFETTI: IL CENTRO STORICO

Il centro storico di Sulmona è uno dei più grandi e meglio conservati d’Abruzzo, e costituisce il nucleo principale della città di stampo medievale-rinascimentale-barocco.

Esso è attraversato da una via principale, Corso Ovidio, costruita sopra il cardo romano originale, e nel centro sfocia nell’ampia Piazza Garibaldi, famosa per l’acquedotto di Manfredi di Svevia.

Il centro è caratterizzato dallo stile gotico sulmonese, presente specialmente nelle chiese di San Francesco della Scarpa, di Santa Maria della Tomba e soprattutto presso la chiesa del Complesso della Santissima Annunziata, sulla facciata del palazzo vescovile.

Oltre ai numerosi palazzi rinascimentali e settecenteschi, il centro sfocia nella villa comunale, dove si trova la Cattedrale di San Panfilo.

SULMONA NON SOLO CONFETTI. Dall’abbazia di Santo Spirito all’Eremo di S. Onofrio al Morrone e al Tempio di Ercole Curino

Non voglio parlarvi dei tanti luoghi che potrete visitare a Sulmona ma voglio accennarvi ad altri bellissimi, che si trovano in località BADIA, poco lontano da Sulmona.

Qui potrete visitare alcuni gioielli delle culture religiose antiche.

La visita non può che cominciare con l’Abbazia di Santo Spirito.

Come si legge sul sito:

L’Abbazia di Santo Spirito al Morrone ha rappresentato per secoli  il più importante e celebre insediamento della Congregazione dei Celestini nonché il fulcro della vita culturale, religiosa e civile di un vasto territorio.

Il complesso monumentale occupa una superficie di 16.600 mq. e fu iniziato da Pietro da Morrone, monaco benedettino, eremita e Papa con il nome di Celestino V.

Dopo la soppressione degli ordini religiosi del 1806 ad opera di Napoleone, l’abbazia fu adibita ad altri usi.  Nel 1868, fu trasformata in casa di reclusione e resterà tale fino al 1993. Nel 1998, fu finalmente assegnata al Ministero per i Beni e le Attività Culturali e iniziano i lavori di restauro. Attualmente è sede di uffici distaccati della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici, della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici e dell’Ente Parco Majella.

Poco distante dall’Abbazia, troverete le rovine del Santuario di Ercole Curino.

Particolarmente affascinanti, le rovine monumentali del Santuario di Ercole Curino, divinità italica protettrice delle greggi, sorgono alle pendici del Monte Morrone, in località Badia.

Costituiscono una delle più importanti aree sacre d’Abruzzo. Il tempio ha struttura di santuario terrazzato e fu attivo e prospero dall’età ellenistica (IV-III sec. a.C. ) fino alla metà del II sec.d.C., quando una frana seppellì gli edifici e i doni votivi sul terrazzo superiore.

Il diffondersi del Cristianesimo conservò la sacralità del luogo, come dimostra l’edificazione, ai margini del santuario pagano, di una chiesetta ampliata da Papa Celestino V.

Ricco di stucchi policromi e pavimenti a mosaico, ha restituito reperti di pregio tra i quali due statue di Ercole, una in bronzo e una marmorea.

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Infine l’Eremo di Sant’Onofrio

Poco più in lato, incastonato “come nido d’aquila” nella parete occidentale del Morrone, potrete visitare l’eremo di S.Onofrio

Questo cenobio rupestre, che conserva l’oratorio (affreschi dei secoli XIII-XIV) e due cellette, si raggiunge con circa venti minuti di cammino su un ripido, ma comodo sentiero.

Fu proprio qui che Pietro da Morrone ricevette la notizia della sua elezione!

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SULMONA NON SOLO CONFETTI. Le eccellenze del territorio

  • L’aglio rosso e i suoi talli

Anche se Sulmona è famosa soprattutto per i suo confetti, il vero fiore all’occhiello della città è l’aglio rosso di Sulmona, P.A.T. (prodotto agroalimentare tradizionale) abruzzese, di cui abbiamo già parlato (vedi QUI).

Con i talli d’aglio (ovvero le infiorescenze non ancora sbocciate) è possibile realizzare tanti piatti sfiziosi. Uno dei migliori è con la crema di fiori d’aglio rosso di Sulmona.

fiori d’aglio rosso di Sulmona  (i talli,detti anche zolle o crastetelli in dialetto) vengono raccolti a fine maggio, quando non ancora sbocciati.

Si usano per insaporire i soffritti, per preparare frittate e risotti, sott’olio o semplicemente sbollentati o cotti a vapore con sale e olio

  •  IL PEPERONE A CORNO

Coltivato anche nella zona di Bugnara, è un peperone dalla forma allungata e costoluta. A maturazione presenta una colorazione rossa su tutta la buccia.

La polpa, in genere, è molto spessa. Proprio per questa sua caratteristica, viene arrostito e conservato in barattoli sottolio.

  •  POMODORO TONDO DI SULMONA

Nell’area di Sulmona troviamo numerose specie autoctone. Tra esse, il famoso Tondo di Sulmona (Lycopersicon esculentum Miller), dalla forma  leggermente appiattita con colorazione completamente rossa a maturazione.

I pomodori, raccolti in autunno, vengono conservati a volte fino a gennaio in ambienti coperti (esempio cantine) dove la maturazione si completa lentamente.

  • I FAGIOLI

Diverse le specie di fagioli che si sono adattate al territorio. Tra esse, ricordiamo

  • Fagiolo Tondino (che si coltiva anche a Rapino, in provincia di Chieti), di colore bianco con forma tendenzialmente rotondeggiante.
  • Fagiolo Aquilano o Fagiolo a Olio, bianco avorio. Il nome deriva probabilmente dal luogo di diffusione che è la zona Paganica-Onna, nel Comune dell’Aquila
  • Fagiolo Tabacchino, coltivato anche a Pacentro. La sua colorazione varia dal giallo intenso al ruggine. A Sulmona, la raccolta si effettuava tradizionalmente il 7 ottobre, festa della Madonna del Rosario.
  • Fagiolo Gentile (Vigna unguiculata (L.) Walpers). Detto anche Fagiolo minutillo o Fagiolo monachelle, e destinato soprattutto all’uso fresco, condito con olio e sale dopo cottura.

SULMONA NON SOLO CONFETTI. La LIMONCELLA o MELONCELLA

La Mela Limoncella (tipica anche di Gessopalena e Lama dei Peligni) è un’altra delle specie autoctone di questo territorio. I frutti hanno dimensioni medie o medio-piccole, con forma asimmetrica, conico-globosa o cilindrico conica, allungata.  La buccia è di colore giallo intenso con lenticelle color ruggine. La polpa è bianca, leggermente acidula, aromatica e molto profumata, croccante e mai farinosa. Viene raccolta in Novembre e si conserva a lungo

SULMONA NON SOLO CONFETTI. Le olive

A Sulmona si produce un ottimo olio, grazie alle olive Gentile dell Aquila. Sono frutti di forma ovoidale, con base ed apici arrotondati, di dimensioni medio-grandi. La resa in olio è media (8-20%); l’olio è di buona qualità.

SULMONA NON SOLO CONFETTI. Il Museo dei Confetti

Questa volta la nostra visita a Sulmona si è limitata al Museo dei Confetti, davanti al quale passavamo da molti anni, senza mai entrare!

Potrete ammirare una vasta esposizione di macchine antiche per la produzione di confetti e varie attrezzature, cimeli e preziosi, oggetti rari riguardanti l’antica arte sulmonese della confetteria. Fondato dalla famiglia Pelino nel 1988, è destinato a celebrare non solo la storia della società Pelino, ma anche quella degli altri antichi artigiani che hanno contribuito alla fama di Sulmona con la loro abilità dal periodo tardo medievale in poi.

Particolarmente interessante è la ricostruzione di un laboratorio di confetti del 18° secolo, con utensili e apparecchiature speciali dell’epoca per macinare, tostare e lucidare, oltre ad antichi contenitori di ingredienti.

Dei confetti e della loro storia vi racconto in un articolo a parte!

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!