Quaresima  e suo significato

Quaresima  e suo significato

Con il Mercoledì delle Ceneri, ha ufficialmente avuto inizio il periodo di avvicinamento alla Pasqua. Ma perché si parla di Quaresima se tra le Ceneri e la Pasqua passano 44 giorni? Una domanda che mi assilla dall’infanzia…

Quaresima  e suo significato. Che cos’è?

La Quaresima è un periodo dell’anno liturgico della durata di 40 giorni che termina il giorno di Giovedì Santo, che ricorda l’Ultima Cena di Gesù con gli Apostoli. Alla mezzanotte del Giovedì Santo termina la Quaresima ed ha inizio il Triduo Pasquale.

Le domeniche sono escluse dal periodo di Quaresima, ed è per questa ragione che la sua durata è di 40 giorni e non di 44.

Secondo San Paolo, la Quaresima è «il momento favorevole» per compiere «un cammino di vera conversione» per «affrontare vittoriosamente con le armi della penitenza il combattimento contro lo spirito del male».

Questo itinerario di quaranta giorni è «un entrare nel deserto del creato per farlo tornare ad essere quel giardino della comunione con Dio che era prima del peccato delle origini», ci ricordava papa Francesco nel Messaggio per la Quaresima 2019

Quest’anno invece, per il cammino quaresimale del 2022 il Papa ci esorta a riflettere sull’esortazione di San Paolo ai Galati: «Non stanchiamoci di fare il bene; se infatti non desistiamo a suo tempo mieteremo. Poiché dunque ne abbiamo l’occasione (kairós), operiamo il bene verso tutti» (Gal 6,9-10a).

Quando ha avuto inizio la Quaresima?

La tradizione della Quaresima ha origini antichissime, che affondano nei rituali ebraici. Se ne fa per la prima volta menzione nel quinto canone del Primo Concilio di Nicea, del 325 d.C, in cui si intima ai cristiani il digiuno e la penitenza per un periodo della durata di 40 giorni, come segno di vicinanza spirituale alle sofferenze patite da Cristo.

Fino al quarto secolo, infatti,  l’unica settimana di digiuno era quella che precedeva la Pasqua. A metà del quarto secolo, il Concilio di Nicea aggiunse a questa settimana altre tre settimane. Dalla fine del quarto secolo, invece, la Quaresima ha una struttura di quaranta giorni. Ricordiamo che, nel simbolismo biblico, il 40 ha un valore salvifico – redentivo.

Quaresima  e suo significato. Perché la Quaresima dura 40 giorni ?

Nei Vangeli si parla di un periodo di 40 giorni e 40 notti, durante il quale, dopo il battesimo nel fiume Giordano, Gesù avrebbe vagato per il deserto, digiunando e lottando contro il demonio, che tentò di indurlo in tentazione per ben tre volte.

40 furono anche i giorni trascorsi da Mosè sul monte Sinai prima di ricevere le tavole divine,  e 40 giorni durò il diluvio universale.

Ma l’etimologia della parola Quaresima risale al tedesco antico ed è riconducibile al termine primavera.


Quaresima  e suo significato. Il numero 40

Il quaranta è il numero simbolico con cui l’Antico e il Nuovo testamento rappresentano i momenti salienti dell’esperienza della fede del popolo di Dio.

È una cifra che esprime il tempo dell’attesa, della purificazione, del ritorno al Signore, della consapevolezza che Dio è fedele alle sue promesse.

Nell’Antico Testamento, ad esempio, sono quaranta i giorni del diluvio universale, come pure quaranta sono i giorni passati da Mosè sul monte Sinai.  

Nei Vangeli, come abbiamo detto, sono quaranta i giorni durante i quali Gesù risorto istruisce i suoi, prima di ascendere al cielo e inviare lo Spirito Santo.


Quaresima  e suo significato. In passato

Fino a non troppi anni fa, il periodo della Quaresima era sentito con particolare trasporto dai fedeli che rispettavano con estrema puntualità gli obblighi di astensione dai piaceri umani e carnali imposti dalla chiesa, in modo da predisporre il proprio animo alla comprensione del travaglio di Cristo.

Durante la Quaresima erano banditi tutti i vizi di gola e si rifuggivano i divertimenti; non si tenevano feste, non si andava al teatro o al cinema, non si praticavano balli o canti di gruppo e ci si dedicava alla preghiera.

Il martedì grasso, che precedeva il mercoledì delle ceneri, rappresentava dunque un ultimo sussulto di vita e bagordi prima del lungo periodo di penitenza.

E così è stato fino al Concilio Vaticano II, che alleggerì i divieti, le penitenze e i vincoli d’astensione.

Quaresima  e suo significato. Oggi

Le buone norme che un cristiano dovrebbe osservare oggi prevedono di non mangiare carne il venerdì, rinunciare a qualcosa per noi molto cara, pregare e fare la carità ai più bisognosi.

Durante il periodo della Quaresima ci si dovrebbe dedicare a preghiere, elemosine e digiuno

La dieta della Quaresima

Secondo la Chiesa Cattolica, tutti i credenti che abbiano compiuto 14 anni devono astenersi dal consumo di carne di animali a sangue caldo (quindi sono esclusi i pesci, a sangue freddo), solamente i Venerdì di Quaresima e il Mercoledì delle Ceneri.
Il digiuno invece è previsto per il Mercoledì delle Ceneri e il Venerdì Santo, ma solo per i credenti di età compresa fra i 18 e i 60 anni. Ovviamente che siano in buone condizioni di salute. Il digiuno prevede che si consumi un pasto al giorno e non a base di carne.

In segno di penitenza andrebbero evitate le bibite o le bevande che non costituiscono un reale bisogno per l’organismo.

Sempre per lo stesso motivo, la Chiesa Cattolica invita a rifuggire i peccati di gola: cioccolata, patatine, formaggi grassi etc etc.

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!