Pasta al forno guanciale e cardoncelli

Pasta al forno guanciale e cardoncelli

La pandemia da coronavirus ha modificato profondamente le nostre abitudini, costringendoci in casa più di quanto pensassimo possibile.

Io in particolare sono in realtà “reclusa” da molti anni: infatti il mio sistema immunitario mi sconsiglia di fare eccessiva vita di società. Forse anche per questo i miei cari mi hanno “costretto” in casa da molto prima che diventasse ufficiale!

Confesso che non mi dispiace avere il Maritozzo in giro per la cucina, specie la domenica! Anche perché in questo periodo due braccia in più sono davvero utili, dal momento che le mie non funzionano troppo bene.

Ma come al solito finisco con l’annoiarvi con le mie lamentele, invece di raccontarvi la ricetta!

Da molti mesi non preparavo più una bella pasta al forno al Maritozzo adorato ed oggi ho deciso di rimediare, con un bel primo piatto gustoso, che la mia dolce metà adora!

Non ci piace troppo la pasta con il sugo, per cui scegliamo sempre condimenti “alternativi” e ricchi di gusto!

Da quando poi abbiamo scoperto i cardoncelli, li alterniamo ai miei amati pleurotes per tante preparazioni.

Oggi li abbiamo cucinati con guanciale e zucca, oltre a una quantità industriale di mozzarella e pecorino! In meno di 20 minuti abbiamo infornato una vera bontà!

E allora al lavoro

Pasta al forno guanciale e cardoncelli per 4

  • PREPARAZIONE:20 MINUTI
  • COTTURA: 30 MINUTI
  • DIFFICOLTÀ: MEDIO

INGREDIENTI

PREPARAZIONE

  • Riempite una pentola con acqua e mettetela sul fuoco. Coprite con un coperchio e portate a ebollizione.
  • Mentre l’acqua per la pasta arriva a bollore, dedicatevi agli ingredienti per il condimento.
  • Eliminate eventuale terriccio dai funghi quindi puliteli accuratamente con un panno umido o con carta da cucina e poi tagliateli a pezzetti.

  • Tagliate a dadini anche la polpa della zucca.
  • In un tegame versate un filo di olio di oliva, aggiungete uno spicchio di aglio schiacciato e fatelo dorare.
  • Quando sarà dorato, unite i funghi e la zucca e fate cuocere a fiamma bassa per 10 minuti.

  • Intanto tagliate a dadini il guanciale e fatelo tostare in un’altra padella senza aggiungere olio.
  • Appena l’acqua per la pasta arriva a ebollizione, salatela e fate cuocere la pasta molto al dente.

  • Scolate la pasta e trasferitela nel tegame con i funghi e la zucca. Unite il guanciale, le mozzarelle a pezzetti e un cucchiaio di formaggio grattugiato.
  • Aggiungete anche metà della besciamella e mescolate.

  • Trasferite quindi il tutto in una teglia da forno, condite la superfie con la besciamella rimasta, il formaggio grattugiato e infornate  in forno preriscaldato a 180°C

Fate cuocere per circa 30 minuti, finché sulla superficie non si sarà formata una bella crosticina dorata.

Sfornate e fate riposare per una decina di minuti prima di gustare!

Pasta al forno guanciale e cardoncelli: un’idea in più

Io ho condito i cardoncelli e la zucca con una spolverata di prezzemolo e poi ho aggiunto un cucchiaio di pangrattato in superficie, per rendere più croccante la crosta!

Potete preparare questa pasta al forno anche in anticipo: io ne preparo sempre un pochino in più da mettere nel congelatore e cuocere al bisogno!

Pasta al forno guanciale e cardoncelli :CARTA D’IDENTITA’ dei CARDONCELLI

  • NOME SCIENTIFICO : Pleurotus eryngii
  • DIAMETRO CAPPELLO: 4-12 cm
  • COLORE CAPPELLO: brunastro
  • ALTEZZA GAMBO: 3-5 cm
  • COLORE GAMBO: biancastro
  • LAMELLE :  biancastre
  • CARNE: Bianca
  • ODORE: assente
  • SAPORE: lieve
  • SPORE: bianche
  • HABITAT: Prati con erba
  • COMMESTIBILITA’: Buono

Noto già a Greci ed antichi Romani, il Pleurotus Eryngji o Cardoncello è diffuso praticamente nell’intero bacino del Mediterraneo. Trova però il suo habitat ideale ad esempio in Basilicata e Puglia ma è presente in tutto il meridione d’Italia oltre che in Sardegna e l’alto Lazio.

Il nome scientifico è Pleurotus Eringii ma, a seconda delle regioni d’Italia, assume diversi nomi: cardoncello, cardarello, ferlengo, fungo di ferula, ferrazzuolo, fungo di spina, fungo dell’Eringio, pleuroto dell’Eryngio, fungo di panicaudu etc;

Pensate : in Spagna lo chiamano seta de cardo mentre in Francia diventa Pleurote de l’Eryngium, Pleurote de Panicaut, oreille de chardon.

Predilige il clima mediterraneo e cresce e si sviluppa sui resti di piante di Eryngium campestre, Eryngium marittimum e Ferula communis nei periodi primaverili autunnali, particolarmente piovosi, sulle grandi distese a pascolo.

Il cappello del fungo, di colore marrone, ha un diametro di 10-20 cm. Dalle lamelle larghe e bianche,  emana un profumo delicatissimo.

Torneremo presto a parlarne meglio!

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!