LE INDAGINI DI DANTE ALIGHIERI

Se avete odiato il “Sommo Vate” al Liceo, leggete i libri che Giulio Leoni dedica a LE INDAGINI DI DANTE ALIGHIERI. Scoprirete che quello che pensavate del poeta fiorentino era tutto vero!

LE INDAGINI DI DANTE ALIGHIERI

LE INDAGINI DI DANTE. LA SERIE: BREVE PRESENTAZIONE

Nei  romanzi finora pubblicati, il sommo poeta si cimenta con enigmi, trame oscure e omicidi brutali in una Firenze ricca di contraddizioni e tappa obbligata dei pellegrini che si recavano a Roma per il primo Giubileo.

Il GIUBILEO fu infatti istituito nel 1300 da Papa Bonifacio VIII, per racimolare soldi da usare per i suoi piani militare

LE INDAGINI DI DANTE ALIGHIERI. L’AUTORE

Giulio Leoni (Roma, 12 agosto 1951) è uno scrittore italiano, noto anche con lo pseudonimo di J.P. Rylan. Narratore e autore di testi poetici e critici, si laurea in lettere moderne con tesi sui linguaggi della poesia visiva.  Ha insegnato a lungo nelle scuole superiori e poi per alcuni anni Teoria e tecniche della scrittura creativa presso l’università “la Sapienza” di Roma.

A questa sua attività si accompagna nel tempo un crescente interesse per la narrativa, cui si dedica realizzando una serie di romanzi e racconti del mistero per lo più ambientati in epoche passate e basati su suggestivi enigmi storici, come nel ciclo dedicato alle avventure investigative di Dante Alighieri.

In altri scritti affronta poi temi più decisamente legati al giallo, l’avventura, la fantascienza e l’orrore, esplorando pressoché tutto il campo del fantastico.

Nel 2000 vince il Premio Tedeschi per il romanzo Dante Alighieri e i delitti della Medusa, e nel 2006 il Premio Lunigiana per la narrativa giovanile.

Con lo pseudonimo J.P. Rylan ha pubblicato dal 2006, sempre con Mondadori, il ciclo fantasy di Anharra. L’autore ha mantenuto fino al 2009 il riserbo su questa parte della sua produzione.

LE INDAGINI DI DANTE. IL PROTAGONISTA

DANTE ALIGHIERI. LA VITA IN BREVE

Di Dante vi ricordo solo che nacque nel 1265 a Firenze e morì in esilio a Ravenna nel 1321. Dal 1295, partecipò attivamente alla vita politica della sua città.

La sua carriera politica raggiunse l’apice nel 1300, quando Dante, guelfo di parte bianca, fu eletto priore (la carica più importante del comune fiorentino). Il poeta si dimostra un politico moderato, convinto sostenitore dell’autonomia della città di Firenze, che deve essere libera dalle ingerenze del potere del Papa .

L’anno successivo, il papa Bonifacio VIII decide di inviare a Firenze Carlo di Valois, fratello del re di Francia, con l’intenzione di eliminare i guelfi bianchi dalla scena politica. Mentre Dante si trovava a Roma come ambasciatore del comune di Firenze presso il Pontefice, Corso Donati e i Neri conquistarono, con uccisioni e violenze, il potere.

L’ESILIO

Dante fu condannato all’interdizione perpetua dai pubblici uffici, a una multa e all’esilio per due anni, per furto del denaro pubblico, azioni ostili verso il papa e la città (non essendosi presentato a discolparsi fu condannato ad essere bruciato vivo se fosse caduto in mano al Comune).

Dal 1302 comincia il periodo dell’esilio, che durerà fino alla morte del poeta.  A lungo infatti coltivò l’illusione di poter essere richiamato nella sua città come riconoscimento della sua grandezza culturale.

Col passare degli anni, però, Dante iniziò a vedere il suo esilio come simbolo del distacco dalla corruzione, dagli odi e dagli egoismi di parte, e si considerò guida per gli uomini alla riconquista di essa, della verità e della pace. Tale vocazione ispira la Divina Commedia, cominciata probabilmente dopo il 1307.

Negli ultimi anni, fu ospite di Can Grande della Scala a Verona e di Guido Novello da Polenta a Ravenna. Qui portò a termine l’ultima parte della Commedia, di cui era già stata pubblicata prima del 1315 la prima cantica, l’Inferno.

APPROFONDIMENTI

Se volete conoscere meglio la vita di Dante, vi consiglio il sito del museo Casa di Dante. Vi potrete leggere una biografia completa e chiara (clicca QUI). Nel cuore della Firenze medioevale, una delle costruzioni più suggestive della città ospita il Museo Casa di Dante. L’edificio originale, degradatosi nel tempo, è stato ricostruito nel primo decennio del XX secolo proprio dove un tempo sorgevano le case degli Alighieri, e dove nel 1265 nacque Dante, secondo una memoria popolare tramandatasi nei secoli che ha sempre indicato il gruppo di case nei pressi della Torre della Castagna come “case di Dante”.

Se vi capita di andare a Firenze, fate un capatina alla struttura. E’ veramente una visita che merita il costo del biglietto. Tra l’altro economico: 4 euro!

 

 

 

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!