LA LOGICA DELLA LAMPARA (#2 Vanina Guarrasi)

LA LOGICA DELLA LAMPARA è il secondo romanzo che Cristina Cassar Scalia dedica alle indagine del vicequestore Vanina Guarrasi. Vediamo che cosa ci riserva questa nuova inchiesta!

LA LOGICA DELLA LAMPARA

Cristina Cassar Scalia

Editore: Einaudi

Collana: Einaudi. Stile libero big

Prima pubblicazione : 2019

Pagine: 384 p.

Genere : gialli, suspense

Preceduto da : SABBIA NERA

Seguito da : LA SALITA DEI SAPONARI

LA LOGICA DELLA LAMPARA : il libro (dal sito dell’editore)

Sono le quattro e trenta del mattino. Dalla loro barca il dottor Manfredi Monterreale e Sante Tammaro, giornalista di un quotidiano online, intravedono sulla costa un uomo che trascina a fatica una grossa valigia e la getta fra gli scogli.

Poche ore dopo il vicequestore Vanina Guarrasi riceve una chiamata anonima: una voce femminile riferisce di aver assistito all’uccisione di una ragazza avvenuta quella notte in un villino sul mare. Due fatti che si scoprono legati e dànno il via a un’indagine assai piú delicata del previsto.

La scontrosa Vanina, la cui vita privata si complica di giorno in giorno, dovrà muoversi con cautela fra personaggi potenti del capoluogo etneo. Ma anche grazie all’aiuto del commissario in pensione Biagio Patanè, con il quale fa ormai «coppia fissa», sbroglierà un intrigo che, fino all’ultimo, riserva delle sorprese.

LA LOGICA DELLA LAMPARA : l’autrice

Cristina Cassar Scalia è nata a Noto nel 1977. Vive ad Aci Castello dove esercita la professione di medico oftalmologo. Ha esordito nel 2014 con il romanzo La seconda estate (tradotto in Francia e insignito del Premio Capalbio Opera prima) al quale ha fatto seguito l’anno successivo Le stanze dello scirocco, ambientato in Sicilia.

Nel 2018 con Sabbia nera è passata al giallo, introducendo il personaggio del vicequestore Vanina Guarrasi della squadra mobile di Catania.

LA LOGICA DELLA LAMPARA : Serie della vicequestora Guarrasi

  • Sabbia nera, Einaudi, 2018
  • La logica della lampara, Einaudi, 2019
  • La Salita dei Saponari, Einaudi, 2020
  • L’uomo del Porto, Einaudi, 2021

LA LOGICA DELLA LAMPARA : breve riassunto e commento personale

Il romanzo inizia con un omaggio alla pesca con la lampara. E’ l’alba e il giornalista Sante Tammaro è in barca con il suo amico pediatra, Manfredi Monterreale. Come spiega Tammaro al dottor Monterreale

La pesca con la lampara è una cosa lenta, senza tempi. Una filosofia, se vogliamo

Manfredi Monterreale è palermitano ma ormai vive a Catania da sette anni. Anzi per la precisione ad Aci Castello, al secondo piano di una piccola palazzina. I due amici stanno pescando proprio davanti all’abitazione di Monterreale.

Sante Tammaro invece è un giornalista, catanese DOC e con una spiccata inclinazione verso l’inchiesta. Proprio in quel momento, i due pescatori vedono una macchina avvicinarsi al villino del medico:

Un uomo uscì dal posto del passeggero e aprì il bagagliaio. Tirò fuori una grossa valigia e iniziò a trascinarla verso la scogliera. Il guidatore si sporse dal finestrino, per poi ritrarsi subito.

La valigia viene lanciata dagli scogli… Che cosa contiene? Per Tammaro la curiosità è tanta ed è impossibile resistere.

Intanto Vanina Guarrasi, vicequestore di Catania, si annoia… Ad interrompere la sua tranquillità arriva l’ispettore Marta Bonazzoli. Una telefonata anonima :

“C’è una tipa agitata che dice di avere un’informazione importante da darci. E vuole parlare solo con te, altrimenti riattacca”

Per Vanina è una vera seccatura. Infatti da quando i mezzi di informazione parlano di lei, in troppi pretendono di parlare direttamente con lei:

“veniva rappresentata come la paladina della giustizia senza se e senza ma. Una sorta di sceriffo in salsa sicula”

L’informatrice la supplica di darle retta:

“sono sicura che stanotte è stata uccisa una ragazza…In una casa, in via Villini a Mare”

Subito Vanina decide di fare un sopralluogo, insieme a Marta e al suo vice Spanò. E le ci vuole poco per capire che qualcosa di brutto deve essere successo in quella casa:

Qualcosa le diceva che la telefonata di quella mattina tutto era tranne che una minchiata. E ora lei voleva vederci chiaro.

Il villino è intestato a un certo Armando Alicuti, figlio di un “onorevole salta-fossi”. Da due anni però, risulta affittata ad una certa Lorenza Iannino, nubile, di professione avvocato. Esercita presso lo studio legale Ussaro.

Dagli accertamenti fatti, Lorenza risulta irrangiungibile. Intanto il curioso Tammaro, non riuscendo a recuperare la valigia, decide di chiamare il suo amico Carmelo Spanò. Sa bene che non lo prenderà in giro e, anzi

Quello è uno con le antenne: se una cosa non quadra se ne accorge a colpo sicuro.

Infatti Spanò decide di assecondare la richiesta strampalata di Sante Tammaro. Ma prima ha il tempo di invidiare il collega Fragapane, coccolato dalla moglie Finuzza, infermiera.

Fragapane era appena rientrato nella stanza armato di borsetta termica e si stava conzando la tavola sulla scrivania: insalata di pasta, frittatina di ricotta e crostata.

Finuzza, pur lavorando come un mulo sobbarcandosi spesso turni di notte, non sa stare ferma e quindi prima di andare a lavoro gli prepara sempre deliziosi pranzetti, che il povero Spano, divorziato, non può fare altro che invidiare.

Come ormai sappiamo, la Guarrasi si lascia coccolare dalla vicina di casa oppure pranza nella sua trattoria preferita, “DA NINO”, diventata ormai una specie di succursale informale della questura.

Marta ordinò il solito macco di fave, una delle poche opzioni totalmente vegane che il menu offriva, mentre Vanina si buttò sul suo piatto preferito: il misto di involtini e polpette. 

Una delle tante ricette siciliane che voglio proporvi. Perché Vanina ne gusta davvero tanti, anche grazie alla sua padrona di casa!

Mentre Spanò è con Tammaro e Monterreale, in questura arriva una seconda telefonata. E’ ancora la stessa donna:

So dove hanno messo il cadavere della ragazza… L’hanno buttato via in una valigia. Sulla scogliera tra Aci Castello e Aci Trezza”

E così Tammaro ci ha visto giusto… Lo Faro, l’agente un po’ lecchino, provvede al recupero della valigia, in cui i nostri trovano un telefonino rotto ma notano anche una macchia di sangue. Il corpo, invece, non c’è. Forse è stato portato via dal mare…

Non credendo nelle coincidenze, Vanina decide di entrare nel villino della giovane anche senza l’autorizzazione del PM Vassalli, che di sicuro avrebbe negato l’atto, temendo di infastidire l’onorevole proprietario…

E quello che scopre la porta a pensare che la vittima sia proprio Lorenza… Anche perché il telefonino appartiene alla giovane! I genitori della ragazza sono morti e ha solo un fratello, Gianfranco, che vive a Montevarchi, in provincia di Arezzo. E Vanina non sa se avvertire l’uomo.

Mi colpiscono le riflessioni di Vanina sulla morte, in particolare su quella violenta:

La peggiore, perché non concedeva ai sopravvissuti neppure la consolazione di appellarsi a una volontà superiore cui è impossibile dare un volto e contro la quale si è disarmati.

Il destino di un morto ammazzato aveva le sembianze umane dallassassino che laveva fatto fuori.

Per questo lunico modo che esisteva per esorcizzare quel genere di morte era dare un volto e un nome alla persona che laveva provocata. A questo servivano, lei e gli altri come lei. A pareggiare i conti.

Quando Vanina prova a chiamare il fratello della ragazza, scopre che l’uomo è appena arrivato in Sicilia. Gianfranco non è affatto stupito di essere chiamato da un vice-questore:

– Lo sapevo che era successo qualcosa… –

Troppo strano il silenzio di 48 ore della sorella! Così l’uomo arriva in questura, dove riconosce subito la valigia: è di Lorenza. Ma non sapeva nulla del villino affittato dalla giovane. Riesce comunque a dare a Vanina alcuni nomi di amiche della sorella, tra cui quello di un’amica d’infanzia, Eugenia Livolsi, di professione geologa all’Istituto di geofisica e vulcanologia.

Nemmeno Eugenia sapeva nulla del villino al mare… e la domanda sorge spontanea: forse Lorenza aveva una seconda vita, di cui nessuno era a conoscenza?

Come al solito, Vanina si butta d’impegno nella nuova indagine, che ancora una volta vede la partecipazione attiva del commissario in pensione Biagio Patanè :

aveva diretto la squadra omicidi della Mobile catanese per moltissimo tempo. Aveva ottantatre anni. Vanina l’aveva conosciuto il giorno in cui s’era presentato nel suo ufficio con un carico di informazioni utili per le indagini su un omicidio che risaliva a sessant’anni prima. E la sintonia tra loro era scattata subito… .

Erano passati neanche due mesi, ma da allora erano diventati grandi amici. Vanina non lo vedeva da più di una settimana, da quando era arrivato da lei con in mano dieci tavolette di cioccolata.

Ma Vanina ha anche un nuovo “amico”: il medico pediatra Montereale, che prova a conquistarla con scacciata con i broccoli e mezza teglia di parmigiana

Quel concittadino appena conosciuto la incuriosiva. In mezz’ora apprese che aveva cinquant’anni, due specializzazioni, una in Pediatria e l’altra in Neuropsichiatria infantile e lavorava al policlinico e in un poliambulatorio privato.

Riuscirà l’affascinante medico a farle dimenticare il suo Paolo??? Intanto si impone una visita allo studio legale in cui lavorava Lorenza. E l’avvocato Elvio Ussaro ci fa una pessima impressione. “Viscido” lo definisce Vanina.

La bruttissima copia di Remo Girone nei panni di Tano Cariddi in La piovra, con l’aggiunta di un paio di decenni e di uno sguardo più sfuggente.

Sautafossa di prima categoria, lo definisce invece Patanè. Pezzo dopo pezzo, emerge una realtà davvero inquietante di quelli che dovrebbero essere i rappresentanti della legge… Conoscendola, la irridono e la maltrattano, rendendo tutta la storia della “legge è uguale per tutti” una vera buffonata.

Insieme a Vanina e ai suoi ricostruiremo l’intricata vicenda e la soluzione ci lascerà stupefatti!

Se amate i gialli, questo libro fa per voi. Vi regalerà momenti di relax e vi farà pure venire l’acquolina in bocca!

VOTO : 8 / 10

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!