Il macco, che è stato riconosciuto tra i prodotti PAT, è semplicemente una crema di fave, che si ottiene con una cottura prolungata di fave secche.
Spesso alle fave viene aggiunta una verdura e la crema servita con il solo condimento di olio extravergine di oliva, come minestra o piatto unico.
Come abbiamo accennato in un precedente articolo (vedi QUI), A pasta co’ maccu è la pietanza tipica della festa di San Giuseppe.
MACCO DI FAVE: LE ORIGINI
La parola “macco” deriva dal latino “maccare”, “ridurre in poltiglia”. Dalla stessa radice deriva anche il verbo italiano ammaccare.
Le fave infatti venivano ammaccate e pestate con un mestolo di legno dentro una pentola di coccio.
Un tempo cibo dei braccianti, oggi è diventato un piatto per le occasioni speciali, come appunto la Festa di San Giuseppe.
Esistono diverse varianti del macco di fave, alcuni lo preparano piuttosto denso, altri come se fosse una vera e propria pastasciutta.
Il macco di fave può essere servito come una vellutata insieme a dei crostini di pane oppure come una zuppa (e questa è la ricetta originale) nella quale si può anche aggiungere della pasta.
Vi propongo la ricetta classica e una versione “gourmet”
Macco di fave. La ricetta base
- PREPARAZIONE : 5 minuti + l’ammollo delle fave secche
- COTTURA : 90 – 120 minuti
- DIFFICOLTÀ : bassa
Ingredienti
- FAVE SECCHE 300 g
- CIPOLLA 1
- CAROTA 1
- SEDANO 1 Costa
- FINOCCHIETTO 1 Mazzetto (Vanno bene anche le barbe dei finocchi!)
- SALE q.b.
- PEPE q.b.
- OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA q.b.
PREPARAZIONE
- Lavate e risciacquate le fave, quindi mettetele a bagno almeno per una notte. L’acqua deve essere almeno il doppio del volume delle fave
- Tritate sedano, carota e cipolla e mettete il trito in una pentola molto capiente (le fave continueranno a crescere in cottura).
- Aggiungete il finocchietto lavato e tritato e poi coprite con abbondante acqua fredda. Portate a ebollizione a fuoco alto.
- Appena l’acqua arriverà a bollore, abbassate la fiamma al minimo e coprite con un coperchio.
- Fate cuocere a fuoco basso per almeno novanta minuti, mescolando di tanto in tanto e controllando che le fave si inteneriscano a sufficienza.
- Quando le fave cominceranno a disfarsi, schiacciatele con un mestolo fino a formare una crema di fave. Se volete una consistenza più vellutata, invece, potete usare il frullatore ad immersione.
- Aggiustate di sale e pepe e servite con un filo di olio a crudo.
MACCO DI FAVE FRESCHE o SURGELATE
Se decidete di preparare il macco con fave fresche, vi serviranno 500 g di fave sgranate e basteranno dieci minuti di cottura!
Io ho provato a preparare il macco con le fave surgelate e mi sono bastati 20 minuti!
Macco di fave… E POLPETTE
Potete accompagnare questa crema di fave con qualsiasi pesce. A me piace con baccalà fritto oppure con delle morbide polpette di sgombro o di tonno.
Polpette di sgombro. La ricetta
- SGOMBRO AL NATURALE 250 g
- MOLLICA DI PANE RAFFERMO 100 g
- ACQUA oppure LATTE q.b.
- PECORINO GRATTUGIATO 2 cucchiai
- PREZZEMOLO TRITATO 1 cucchiaio
- AGLIO 1 spicchio (facoltativo)
- CURCUMA 1 cucchiaino (facoltativo)
- UOVA 1 (oppure FARINA DI CECI 2 cucchiai)
- SALE q.b.
- PANGRATTATO q.b. (per impanare le polpette)
PREPARAZIONE
- Ammollate nell’acqua o nel latte la mollica di pane raffermo.
- Spezzettate lo sgombro e mettetelo in una ciotola. Aggiungete la mollica di pane ben strizzata, il pecorino, il prezzemolo (e l’aglio, se lo usate) tritato, la curcuma, l’uovo (o la farina di ceci) e un pizzico di sale.
- Impastate e fate riposare in frigorifero per 20 minuti.
- Trascorso questo tempo, riprendete l’impasto e formate delle polpettine.
- Dopo averle preparate tutte, passatele nel pangrattato e fatele rosolare in una padella antiaderente con olio extra vergine d’oliva ben caldo.
- Una volta pronte scolatele su carta assorbente.
- Servitele insieme al vostro macco di fave!