IL POETA E’ TORNATO di Michael Connelly (#10 Harry Bosch)

IL POETA E’ TORNATO non è solo la decima indagine per Harry Bosch. E’ anche un libro in cui compaiono molti dei personaggi creati da Connelly. Si collega infatti agli eventi narrati dallo scrittore ne IL POETA, libro pubblicato nel 1996 con il titolo The Poet.

 

 

IL POETA E’ TORNATO

Michael Connelly

Titolo originale: The Narrows

Anno prima pubblicazione: 2004

Traduttore: A. Rusconi

Editore: Piemme

 

Pagine : 393 p.

 

IL POETA E’ TORNATO. DESCRIZIONE:

Quando Rachel Walling riceve la telefonata di una collega dell’FBI che le dice soltanto: È tornato”, lei non ha bisogno di nomi. Sa che si tratta del Poeta: il killer che ha popolato i suoi incubi è riemerso dal passato ed è tornato a colpire.

Anche Harry Bosch è alle prese con un’indagine: la morte dell’amico Terry McCaleb. È stata la moglie di Terry a chiamarlo; lei non è convinta che il cuore del marito abbia smesso di battere per cause naturali.

E l’autopsia conferma i suoi sospetti: i medicinali erano stati alterati e resi del tutto inefficaci. Forse anche tutto questo porta la firma del Poeta.

Rachel e Harry capiscono che l’unica possibilità per loro è unire le forze. In un crescendo di suspense, la scia di morte lasciata dal Poeta li porta dalle sabbie del Nevada alla scintillanti luci di Las Vegas, fino agli angoli più bui di Los Angeles, dove Harry Bosch si giocherà la partita più drammatica e pericolosa della sua vita.

IL POETA E’ TORNATO. Poco riassunto e commento personale:

Vi premetto l’inizio del libro, che vi permetterà di capire l’atmosfera che permea tutto il romanzo

C’è una sola cosa che so, ed è una certezza. E cioè che la verità non rende liberi. Non come ho sempre sentito dire, né come io stesso ho ripetuto infinite volte in stanze minuscole e in celle di prigione, mentre facevo pressione perché uomini distrutti mi confessassero i loro peccati. Mentivo. Li ingannavo.

La verità non salva né rende integri. Non permette di innalzarsi al di sopra delle macerie delle menzogne, dei segreti e delle ferite del cuore.

Le verità che ho scoperto mi incatenano alla tenebra, in un oltretomba dove vittime e fantasmi mi strisciano accanto come serpenti. In questo luogo la verità non è qualcosa da contemplare.

Qui il male sta in agguato. Qui, un respiro dopo l’altro, ti alita in bocca e nel naso, finché non riesci più a sfuggirgli. È questa la cosa che so. L’unica.

La sapevo anche il giorno in cui accettai il caso che mi avrebbe condotto in quei canali. Sapevo che spingermi nei luoghi dove il male stava in agguato, dove la verità che mi accingevo a scoprire poteva rivelarsi orribile e tremenda, era per me una missione di vita.

Ci andai senza esitare. Ci andai, senza essere pronto per il momento in cui il male sarebbe uscito dal nascondiglio dove si appostava. In cui si sarebbe gettato su di me come una belva e mi avrebbe trascinato giù, nell’acqua nera.

L’INCIPIT

Un incipit da togliere il fiato, cupo come nella migliore tradizione di Edgar Allan Poe, i cui versi si trovano  sempre sui luoghi dei delitti del Poeta. Un’atmosfera angosciante, degna dei migliori film dell’orrore.

LA COPERTINA E “THE RAVEN”

Una nota a parte merita la copertina. Vi premetto che, avendo fatto mio il detto che “un libro non si giudica dalla copertina”, non guardo proprio mai questa parte del libro. Invece questa volta mi ha colpito particolarmente, forse proprio per quel richiamo a IL CORVO di Poe (Once upon a midnight dreary…era una notte buia e  tempestosa, traducendo liberamente…mette i brividi già dal primo verso)

MICHAEL CONNELLY CHIUDE I CONTI

Dopo il finale molto holmesiano de Il Poeta, Connelly chiude alcune vicende rimaste in sospeso, eliminando quei personaggi che ormai trova “superati”.

Infatti in questo libro porta a  conclusione la storia legata allo spietato Poeta, crudelmente patologico. Rivede poi le scelte di vita di Bosch, forse pentito per aver rinunciato al suo adorato lavoro. Infine, Connelly recupera il personaggio di Rachel Walling, caduta in disgrazia a seguito della vicenda del Poeta.

Infatti, nonostante l’FBI avesse dichiarato morto il Poeta, in realtà il suo corpo non era mai stato ritrovato e, pochi hanno dopo, aveva ripreso la sua attività in Europa, seminando una scia di cadaveri anche sul vecchio continente.

Proprio Backus coinvolge Rachel nel caso, indirizzandole un pacco a Quantico. All’interno del pacco, un lettore GPS con delle coordinate, che avevano portato al ritrovamento di alcuni cadaveri nel deserto vicino Las Vegas.

L’incarico di Bosch

Bosch, un anno dopo le vicende di Lame di luce, è ormai in pensione. A strapparlo al suo “torpore”, è la chiamata di Gabriela McCaleb vedova di Terry McCaleb.

McCaleb è morto, apparentemente per cause naturali, sulla sua barca. Secondo l’autopsia, il suo nuovo cuore aveva smesso di funzionare dopo sei anni. Ma la vedova non crede a questa versione. Infatti le analisi del sangue erano PULITE. Ovvero: non c’era traccia di nessuna delle 54 pillole che ogni giorno Terry prendeva per proteggere il suo nuovo cuore.

Siccome l’uomo li aveva sempre continuati a prendere, una sola era la logica conclusione (p. 16): “Qualcuno ha manomesso i suoi farmaci”.

Chi ha sostituito le medicine con dei placebo? Chi ha voluto la morte di Terry? Una figura misteriosa era stata sulla barca di McCaleb poco tempo prima. Forse il cliente di Terry è il colpevole…

Negli ultimi mesi, McCaleb si stava occupando di numerose sparizioni verificatesi a Las Vegas. Seguendo le orme del suo vecchio amico, Bosch si imbatte negli scavi dell’FBI e in Rachel. I due concordano (p. 136): “il Poeta si è rifatto vivo”.

Da qui si innesca un’incredibile caccia all’uomo (ma chi è che caccia?), con Rachel che decide di puntare tutto su Bosch (P.186) : “Se le cose fossero andate storte…avrebbe segnato la fine della sua carriera”.

Il solito romanzo di Connelly, che si legge tutto d’un fiato, senza darti tregua. Nonostante sia il decimo libro di una lunga serie, pure riesce a sorprenderti, con un finale che proprio non ti aspetti

VOTO : 9/10

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!