IL BUIO OLTRE LA NOTTE di Michael Connelly #7 Bosch

IL BUIO OLTRE LA NOTTE è il settimo romanzo della serie di Harry Bosch, uno dei migliori della serie ed uno dei più complicati. Stavolta  Connelly fa sfoggio di tutta la sua cultura e ci fa finalmente capire perché il suo personaggio non poteva che chiamarsi Hieronymous Bosch

Vediamo insieme di che cosa vado cianciando

Il buio oltre la notte

Autore : Michael Connelly

Titolo originale : A Darkness more than Night

Traduttore: Francesca Pinchera

Editore: Piemme

Prima pubblicazione: 2001

Pagine: 393 p.

Il buio oltre la notte. La trama

Mentre Harry Bosch, irrequieto detective della Polizia di Los Angeles, sta cercando di incastrare un presuntuoso e violento produttore cinematografico accusato di omicidio, Terry McCaleb, ex-agente dell’FBI, trascorre tranquillamente la sua vita sull’isola di Catalina con la giovane moglie e la piccola Cielo.

Ha inaugurato una nuova attività – organizza battute di pesca di altura per i turisti – ed è convinto di aver chiuso per sempre con le indagini e gli omicidi.

Ma un giorno è lui a restare preso all’amo: l’FBI ha ancora bisogno della sua lucida freddezza per tracciare il profilo di un assassino spietato, un sadico che uccide le sue vittime lentamente, strangolandole con efferata crudeltà.

Tutti gli indizi che McCaleb inizia a raccogliere sembrano portare in un’unica direzione, verso Harry Bosch, il cui presente è affollato di vaste zone d’ombra. L’incontro, e lo scontro, è inevitabile.

E mentre Bosch vede nell’analista dell’FBI un uomo che ha saputo ricostruirsi una vita, che guarda a essa con un ottimismo che a lui è sempre stato negato, McCaleb vede un poliziotto solitario e tormentato, che si ostina a vivere in una casa dichiarata inagibile, non sopporta i suoi capi e, forse, porta il marchio infamante dell’omicidio.

Il buio oltre la notte. Il titolo

Dalla lettura del romanzo si comprende bene il perché di questo titolo (che richiama uno dei libri più belli che abbia mai letto, Il buio oltre la siepe. Ne parleremo verso Natale).

Il buio è  infatti l’ elemento che caratterizza le opere del pittore fiammingo Hieronymus Bosch. La comprensione dell’artista si rivelerà fondamentale per la risoluzione del caso.

Il buio oltre la notte. Riassunto e commento personale

Un romanzo complesso e molto appassionante, che ho trovato decisamente più bello di quanto ricordassi.

Los Angeles, ultimo giorno dell’anno.

Il detective Harry Bosch si trova in un carcere per parlare con Edward Gunn. L’uomo aveva già incrociato più volte la strada di Bosch. In particolare, era stato l’inconsapevole miccia che aveva fatto esplodere Harry ne L’Ombra del Coyote.

Catalina, Channel Islands

L’ex-agente dell’FBI Terry McCaleb (vedi Debito di sangue) vive una vita tranquilla sull’isola di Catalina, con la moglie Graciela e la figlia Cielo.

Inaspettatamente a casa della coppia arriva Jaye Winston, la detective dello sceriffo di LA: “era lì per lavoro. Qualcosa che aveva a che fare con la morte”. Infatti Jaye porta un fascicolo (pag 11) : “Mi piacerebbe che lo leggessi e mi indicassi qualche punto che ho tralasciato”. Il fascicolo (e la videocassetta) riguardano il crudele omicidio di Edward Gunn.

Terry, profiler dell’FBI ormai in pensione, è combattuto: “da una parte era eccitato di  fronte alla possibilità di tornare alla sua vita di un tempo. Dall’altra si sentiva in colpa all’idea di portare la morte in una casa così piena di vita e felicità”.

Sono passati tre anni dal trapianto di cuore subito da McCaleb. Ormai è fuori pericolo, ma la sua vita è fortemente condizionata dalle cure mediche. Terry deve infatti (pag 20) : “ingoiare 27 pillole due volte al giorno”. E questo è ormai diventato il suo rito, “un rito che odiava…perché gli ricordava quanto la sua vita dipendesse da fattori esterni. Le pillole erano il suo guinzaglio”.

Nonostante le occhiatacce di Gabriela, Terry promette a Jaye di dare un’occhiata al fascicolo e di farle avere una sua idea sul caso.

“Era giunto il momento di tornare verso il buio. Di esplorarlo e conoscerlo. Di trovare la strada per superarlo” (pag 23).

Rapidamente Terry si lascia catturare dal’indagine, affascinato dal rituale messo in atto dal killer di Gunn. Infatti la scena del crimine era stata ricostruita per somigliare ai quadri del pittore fiammingo Hieronymus Bosch .

Subito Terry nota un dettaglio sfuggito a Jaye e ai suoi: un gufo di plastica che sembrava sorvegliare la stanza. Ed una scritta in latino (pag 38) : “cave cave Deus videt” (Attenti Dio vede).

La strana frase fa pensare ad un omicidio a sfondo religioso: “Quando un assassino usava il nome di Dio come firma di un crimine, spesso significava che ci sarebbero stati altri delitti…I killer di Dio non si fermavano mai da soli. Dovevano essere bloccati”.

Mentre Terry è alle prese con le sue ricerche, Bosch si prepara a testimoniare in tribunale (pag 46): “Collabora con l’accusa nel processo per omicidio contro David Storey”.

IL CASO STOREY

Storey è un regista (pag 58), “conosciuto per i suoi film…in cui sesso e violenza erano spinti all’estremo”. L’uomo “è accusato dell’omicidio di un’attrice” di soli 23 anni.

Per saperne di più su Gunn, McCaleb incontra Bosch, che sembra essere l’unico ad avere un movente contro l’uomo. Sei anni dopo i fatti de L’ombra del coyote, Bosch è ancora arrabbiato per il modo in cui Gunn gli era sfuggito.

Scopriamo poi che le strade dei due investigatori si erano incrociate molti anni prima, per il caso Cielo Azul (il racconto fa parte della raccolta Turno di notte).

LA SIMBOLOGIA DEL GUFO

Secondo l’iconografia moderna (p. 70), “il gufo è simbolo di saggezza e verità. Significa conoscenza”. In più, il gufo vede di notte: “vedere al buio significa vedere la verità”.

Nel Medioevo, invece, il gufo “era il simbolo del Male” e rappresentava “il tormento dell’anima umana nel suo ineluttabile viaggio verso la dannazione eterna”.

BOSCH IL PITTORE

Tra i numerosi artisti che hanno dipinto gufi nelle loro opere, spicca il nome di Hieronymous Bosch, un pittore fiammingo contemporaneo di Leonardo da Vinci e Michelangelo.

Se vi è mai capitato di vedere dei lavori di Bosch, sicuramente sarete rimasti stupiti dalla grande modernità dei temi trattati. In particolare mi ha sempre fatto riflettere il fatto che, mentre Bosch creava le sue visioni apocalittiche, Michelangelo dipingeva la Cappella Sistina…

Nel libro, Connelly ci spiega che Bosch “mise in scena, con grande ironia, i conflitti dell’uomo rispetto alle regole imposte dalla morale religiosa”. Secondo la maggior parte degli studiosi (pag 81):

“Bosch è un pittore apocalittico…La sua opera è pervasa di presagi infernali, di avvertimenti sulle punizioni per i peccati…i suoi quadri rappresentano tutti variazioni sullo stesso tema: la follia del genere umano ci porterà tutti all’Inferno, nostro ultimo e definitivo destino”.

L’esperta consultata da McCaleb gli dà molto su cui riflettere (pag 79) :

” Nessuno può dire di conoscere davvero Bosch….Come possiamo sapere veramente ciò che si nasconde nel cuore di un uomo?”

McCaleb applica la frase al suo “amico”, che presto capisce di essere il sospettato numero uno di Terry e Jaye…

Riuscirà a scagionarsi e ad incastrare il vero colpevole? Stavolta Terry sta proprio prendendo una cantonata…

VOTO 9/10

Vi giuro: ho avuto il cuore in gola per metà del romanzo…Sentivo l’urgenza di terminarlo, per sapere come sarebbe andata a finire. E dire che conoscevo benissimo il finale!

 

 

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!