CANDELORA E LE SCRIPPELLE “MBOSSE”

CANDELORA E LE SCRIPPELLE “MBOSSE

Per il due febbraio, giorno della Candelora, io preparo “scrippelle mbosse”. Perché??? Quale legame unisce queste due entità? Ve lo racconto subito!

CANDELORA E LE SCRIPPELLE “MBOSSE“: la festa delle crepes!

Come vi ho raccontato anche ieri, il 2 febbraio la Chiesa Cattolica celebra la presentazione di Gesù al Tempio, meglio nota come Festa della Candelora, poiché inquesto giorno si benedicono le candele.

In Francia, la Chandeleur è invece più conosciuta come festa delle crepes (e delle cialde)!

Questa tradizione rimanda ad un mito lontano, secondo il quale se non si fossero preparate queste sottilissime frittate il grano raccolto non sarebbe stato buono. Indicativo il detto :

Si point ne veut de blé charbonneux, mange des crêpes à la Chandeleur”. “Se non vuoi del grano in malora, mangia le crêpes alla Candelora”.

Per eliminare riferimenti al mito pagano, si fa invece risalire la tradizione ai tempi di papa Gelasio (492-496).

Secondo la leggenda, infatti, il pontefice offrì ai pellegrini francesi giunti a Roma delle sfoglie di pasta fritta, preparate dai cuochi della Curia Romana, chiamate crepes (cioè arricciate, dal latino crispus, arricciato, ondulato) dagli stessi fedeli.

Nel Medioevo se ne cucinavano tantissime in segno di festa: l’impasto veniva fatto riposare per tutta la notte e ogni famiglia aveva la sua ricetta segreta.

La tradizione resistette anche alla Rivoluzione Francese: anche in questo periodo vennero servite in occasione della Candelora come simbolo di buon augurio.

CANDELORA E LE SCRIPPELLE “MBOSSE“. Le origini delle “scrippelle”

Secondo alcuni, le scrippelle sarebbero un piatto di derivazione francese. In effetti sembra che la “versione bagnata” delle crepes sarebbe stata creata da un cuoco teramano, messer Enrico dei Castorani, che aiutava un cuoco francese che preparava il piatto per gli ufficiali francesi di stanza  a Teramo.

Al posto del pane (si trattava del parrozzo originale, fatto con granturco e non lievitato), il cuoco francese serviva ai commensali le crêpes.

Un piatto colmo di queste crêpes, che Enrico de’ Castorani stava preparando, cadde in un recipiente colmo di brodo.

Non sapendo come rimediare, il cuoco teramano pensò di servirlo al posto della minestra quel miscuglio di crêpes e  brodo di gallina!

Ed eccovi spiegato il legame tra la Candelora e le crespelle in brodo!!!

Ricordate: i piatti tipici della Candelora rappresentano simbolicamente la festa della luce, il passaggio dall’inverno alla primavera e quindi alla vita con i suoi primi doni. Per questo le ricette sono soprattutto a base di latte e uova!

E se invece delle crespelle volete preparare delle soffici crepes DOLCI, vi riporto le dosi. Per la ricetta completa SALATA, invece, cliccate QUI

NOTA : La ricetta base contiene latte: sostituitelo con acqua ed otterrete una ricetta più leggera e adatta per intolleranti al lattosio.

  • 250 ml Latte (io ho usato latte di cocco)
  • Uovo
  • 2 cucchiai Zucchero (Circa 50 g)
  • 250 g Farina
  • 2 cucchiaini Lievito Per Dolci

In una terrina, lavorate l’uovo con il latte, lo zucchero e il pizzico di sale. Aggiungete la farina setacciata con il lievito e mescolate il tutto con una frusta a mano. Lasciate riposare la pastella per 30 minuti.

Dopo aver fatto riposare la pastella, preparate le crepes:

  • mettete sul fuoco (medio) la padella per realizzare le crepes e ungetela con poco burro.
  • Fate scaldare e poi versatevi al centro un mestolino del composto.
  • Inclinate immediatamente la padella e fatela roteare in modo da allargare e distribuire uniformemente il composto sul fondo.
  • Cuocete la crepe su un lato, finché i bordi cominciano a staccarsi e arricciarsi, quindi girate con una paletta (o con le mani di amianto)
  • terminate la cottura sull’altro lato
  • Procedete allo stesso modo fino a terminare la pastella
  • Farcite quindi le crepes come preferite!
/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!