PISCIAMMARE una minestra salutare

PISCIAMMARE una minestra salutare

Mi ha colpito il nome di questo piatto e, incuriosita, sono andata a leggermi la ricetta, che ho trovato in un libro molto interessante “I piatti dimenticati”, di Rita Monastero.

Tipica del Salento, questa pietanza non è altro che una minestra di legumi e varie verdure di stagione (cipollotti, broccoli, pomodori, peperoni..). Come per tutti i piatti della tradizione, anche di questa ricetta esistono tantissime varianti, almeno una per ogni famiglia!

In passato costituiva la sostanziosa colazione dei contadini, che la consumavano prima di recarsi al lavoro. Si tratta di un “piatto di recupero”, nato per utilizzare legumi e verdure avanzate. Oggi per noi è un’ottima zuppa, perfetta per un pranzo o per una cena salutare e gustosa!

Come ci spiega l’autrice del libro, RITA MONASTERO, non esistono dosi esatte né ingredienti precisi! Tutto sta alla vostra “disponibilità”. Io vi ho indicato le quantità che ho utilizzato io!

Per una volta, si tratta di una minestra “veloce”, che cuoce in meno di venti minuti: tutti gli ingredienti sono già cotti e la cottura serve solo ad amalgamare ingredienti e sapori!

  • Preparazione: 10 Minuti
  • Cottura: 15-20 Minuti
  • Difficoltà: Molto facile
  • Porzioni: 4 Persone

Ingredienti

  • 250 g Legumi cotti (Fagioli, ceci, piselli, lenticchie)
  • 200 g Verdura cotta (Cicoria o cime di rapa già lessate)
  • 2 cucchiai Passata di pomodoro (oppure 1 pomodoro o qualche pomodorino)
  • q.b. Peperoncino piccante (Facoltativo)
  • 1-2 Cipollotti
  • q.b. Olio extravergine d'oliva
  • q.b. Sale fino
  • 4 fette Pane casereccio

Preparazione

    • Affettate i cipollotti molto sottili, quindi metteteli a rosolare in una capace pentola con un cucchiaio di olio evo e un pezzetto di peperoncino (facoltativo).
    • Aggiungete quindi i legumi, la salsa di pomodoro oppure qualche pomodorino, le verdure già cotte.
    • Lasciate insaporire per qualche minuto, quindi aggiungete acqua sufficiente a coprire tutti gli ingredienti.
    • Regolate di sale e proseguite la cottura per 15 – 20 minuti, finché tutti i sapori non si saranno amalgamati.
    • Intanto abbrustolite delle fette di pane su una piastra e adagiate una fetta in ogni piatto.
    • Quando la “pisciammare” sarà cotta, versatene un mestolo sul pane.
    • Completate ciascun piatto con un filo di olio e servite!

Note

PISCIAMMARE : le origini

Su Salento review, ho trovato un bellissimo articolo dedicato alla cucina del Salento (vedi QUI). Nell’articolo, il giornalista Enzo Turco ci spiega le origini di varie ricette salentine. Per quanto riguarda la nostra zuppa, leggiamo :

“Lu pisceammare”

È un piatto sicuramente studiato ed elaborato dalle donne dei nostri pescatori. Esse mettevano a bollire in una pentola acqua, sale, origano, cipolle, pomodori, prezzemolo e grani di pepe.

Raggiunto il bollore immergevano per almeno 20/30 minuti delle pietre, prelevate dal fondo marino, piene di alghe ed altro. Cuocendo questi pezzi di scoglio aromatizzavano abbondantemente il brodetto dando alla pietanza un inconfondibile sapore di pesce.

A chi domandava dove stesse il pesce usato, la risposta era pronta ed immediata: “Lu pisce ? A ‘mmare… no!?”.

Altro che “uccelli scappati”!

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *