PRODOTTI TIPICI DI SCANNO

SCANNO E I SUOI PRODOTTI TIPICI

Ieri vi ho raccontato della nostra ultima gita al Lago di Scanno e dei fagioli pane di Frattura. Oggi voglio completare l’argomento parlandovi dello splendido borgo di Scanno e di alcuni dei suoi prodotti tipici!

SCANNO E I SUOI PRODOTTI TIPICI. Il borgo

A 1050 m di altitudine, Scanno si trova in provincia de L’Aquila ed ha poco più di 1700 abitanti. Circondato dai Monti Marsicani, il territorio comunale è in parte compreso entro i confini del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e fa parte della comunità montana Peligna.

Importante stazione di soggiorno estivo ed invernale, è tra I borghi più belli d’Italia ed è Bandiera arancione del Touring Club Italiano.

Nei dintorni, oltre al lago omonimo, sorgono gli impianti sciistici di Passo Godi e del Monte Rotondo, gli altopiani del Monte Greco e il lago Pantaniello, nonché la riserva naturale delle Gole del Sagittario.

Abitato già in epoca romana, Scanno sorgeva all’estremità nord del territorio dei Sanniti. Un antico insediamento presente nella valle del Sagittario è il pagus Betifulus, identificato con un centro minore dei Peligni, la cui fortificazione doveva situarsi sulle pendici meridionali del colle di Sant’Egidio.

Di questo centro si ha testimonianza viva nelle locali leggende popolari, infatti un mitico re di Battifolo in lotta contro l’Imperatore di Roma o contro il mago Pietro Baialardo compare in una storia sulla nascita del Lago di Scanno.

Durante le invasioni barbariche, Scanno fu protetta dai monti intorno al paese, ma subì invece le invasioni saracene prima ed ottomana poi.

Ce lo dimostrano le influenze orientali del costume tradizionale femminile. Infatti il copricapo femminile sembra un turbante, mentre i drappeggi del vestito sono colorati alla maniera orientale.

L’origine del nome:

Di solito il nome Scanno si fa risalire al latino scamnum (sgabello), perché il colle su cui è stato costruito il centro storico somiglierebbe ad una piccola panca.

In realtà il termine è più vicino ai fitotoponimi abruzzesi scandalo e scannèlla che indicherebbero il nome di una varietà rustica di orzo o le località in cui si coltivava.

SCANNO E I SUOI PRODOTTI TIPICI. Turismo ed eventi

Dagli anni Cinquanta del XX secolo, gli abitanti di Scanno hanno abbandonato la tradizionale pastorizia per dedicarsi al turismo.

Fiorente l’artigianato locale. In passato si fabbricavano vestiti tipici femminili di Scanno, mentre numerose sono le attività di oreficeria (fabbricazione di presentose e altri gioielli).

Diversi gli eventi che si organizzano a Scanno. In particolare, il penultimo sabato di agosto, alle 23, il lago di Scanno e la chiesetta della Madonna del Lago vengono illuminati a festa da allegri colori e da disegni di fuoco di splendidi fuochi d’artificio.

Il 14 Agosto, invece, potrete assistere a Ju Catenacce , rievocazione in costume tradizionale di Scanno del matrimonio scannese.

La Festa di Sant’Antonio Abate, il 17 gennaio, vede la distribuzione delle sagne (pasta fatta in casa con acqua e farina) con la ricotta salata. Per saperne di più, cliccate QUI

Il Venerdì Santo potrete invece assistere ai Riti della Passione. Essi iniziano con la processione degli Incappucciati e si chiudono con il corteo del Cristo morto che percorre le vie del borgo al suono struggente del Miserere.

A Scanno si festeggia anche Sant’Antonio da Padova, 13 giugno. In questa data viene rievocato un antico rito propiziatorio, con offerta al Santo della legna, portata dai muli in processione.

Nella seconda decade di giugno ha luogo il Premio Scanno, un premio letterario nato nel 1972, che ha avuto tra i vincitori, nelle varie sezioni, personalità come Konrad Lorenz, Carlo Rubbia, Romano Prodi, Michelangelo Antonioni.

Al 1998 risale invece il Premio Internazionale “Scanno dei Fotografi”. Infatti Scanno con le sue architetture, il costume delle donne, l’ambiente naturale ha da sempre attratto i grandi maestri della fotografia, come Henry Cartier-Bresson, Mario Giacomelli, Gianni Berengo Gardin, Ferdinando Scianna, Giovanni Bucci e tanti altri.

SCANNO E I SUOI PRODOTTI TIPICI. Il costume tradizionale

Come dicevamo, nella rievocazione del tipico matrimonio scannese, le donne indossano il tradizionale abito. Pensate: la gonna può arrivare a pesare fino a 15 kg!

All’interno, la gonna è arricchita da una striscia di panno lana rosso alto fino a 10 cm. Tale tessuto, volgarmente detto la pedéra, serve a proteggere le gambe dalla polvere e dal fango. La gonna attuale, però, è provvista di un solo panno, di colore verde scuro, prodotto e tinto in paese. Fino al Settecento le gonne erano di vari colori, e non è improbabile che ogni colore stesse ad indicare un ceto sociale.

Il corpetto viene chiamato volgarmente Ju cummudene, viene allacciato anteriormente con una fila di bottoni, che termina in una sacca detta volgarmente la buttunera a forma di triangolo rovesciato.

L’abito è completato da un grembiule (la mandera) e da un cappello (Ju cappellitte), la parte del vestiario femminile più al centro di dibattiti degli studiosi.

SCANNO E I SUOI PRODOTTI TIPICI. I prodotti tipici

Naturalmente a Scanno potrete gustare la tipica cucina abruzzese e diversi prodotti tipici. In particolare, importante la produzione casearia e di salumi.

Tra i primi: sagne e fagioli, maccheroni alla chitarra oppure cazzellitti con le foglie. I secondi privilegiano le carni di agnello o di maiale.

I dolci locali, infine, sono i mostaccioli, gli amaretti e il pan dell’orso (sorta di focaccia a base di frutta secca e ricoperta di cioccolata

Tutti i prodotti caseari principali di Scanno sono derivati dal latte di pecora proveniente da pascoli locali. Oltre al classico PECORINO, troverete anche prodotti più specifici, come la Ricotta dalla buccia nera. La stagionatura in assenza di luce produce uno strato ossidato che da bianco diviene dapprima grigio, poi nero. Questo conferisce al prodotto un gusto particolare.

Molto apprezzata anche la produzione di CAPRINI. Infatti la Valle del Sagittario è nota per la produzione di un caprino a coagulazione presamica, stagionato, a pasta dura, con occhiature tonde medie.

SALSICCIA DI FEGATO CON MIELE

Si tratta di un particolare insaccato tipico della Valle del Sagittario tra Anversa degli Abruzzi e Scanno.

È realizzato con carne di suino cui vengono aggiunti miele e mosto cotto, che svolgono la funzione di conservanti naturali e un’azione protettiva contro l’ossidazione. Tutte le frattaglie vengono tagliate in punta di coltello facendo bene attenzione, per i polmoni, a scartare le parti dure e cartilaginee.

Il guanciale viene macinato mentre la rizza è tagliata grossolanamente. Si aggiungono quindi l’aglio, il peperoncino, e poi il miele e il mosto cotto per una quantità pari al 10-15% del peso totale della carne.

Dopo aver fatto insaporire l’impasto, le budella di maiale vengono sgrassate, lavate più volte in acqua e asciugate con cura.

La carne va insaccata lentamente, facendo attenzione a non fare entrare aria nell’impasto; segue poi la legatura con lo spago.

Due le fasi della stagionatura: la prima in ambiente caldo, vicino al focolare o altra fonte di calore; la seconda in ambiente fresco e asciutto.

Le salsicce sono insaccate in budello di maiale e legate con spago. Le dimensioni oscillano intorno ai 10-12 cm di lunghezza e 3-4 cm di larghezza.

Gli ingredienti sono :

  • macinato di fegato, cuore, milza, polmoni del maiale;
  • guanciale;
  • rizza o rete (grasso tipico del maiale),
  • aglio e peperoncino; s
  • ale in ragione di 20 grammi per chilo;
  • mosto cotto;
  • miele;
  • in alcuni casi vengono aggiunte scorzette di arance.

Il periodo di produzione va generalmente da dicembre a febbraio, in concomitanza della macellazione del maiale e della stagione fredda.

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!