SAGNE DI SANT’ANTONIO. Le sagne con la ricotta servite a Scanno

SAGNE DI SANT’ANTONIO. Sagne e ricotta (e fagioli) a Scanno (AQ)

Lo sapete: le “sagne” sono un formato di pasta molto usato in Abruzzo per la preparazione delle nostre fantastiche minestre (vedi QUI).

Ho scoperto che a Scanno, il bellissimo borgo medievale che dista pochi km dal mio Paesello, il giorno di Sant’Antonio si offrono le tipiche sagne con ricotta salata.

La stessa ricetta viene offerta anche a Città di Castello, con alcune varianti.

Potevo non prepararle? Eccovi la ricetta.

Per la storia del piatto, vi rimando alle note finali

  • Preparazione: 60 minuti Minuti
  • Cottura: 2 Ore
  • Difficoltà: Bassa
  • Porzioni: 4 – 6 persone
  • Costo: Molto economico

Ingredienti

Per la pasta

  • 400 g Semola di grano duro rimacinata
  • q.b. Acqua (Circa 150 ml)
  • 1 pizzico Sale

Per il condimento

  • 250 g Fagioli borlotti secchi
  • 250 ml Passata di pomodoro
  • 1 carota
  • 1 cipolla
  • 1 rametto Rosmarino
  • 2 foglie Salvia
  • q.b. Sale
  • 100 g Ricotta salata
  • 1 Cotenna di suino (Facoltativa)

Preparazione

  1. FASE 1: CUOCERE I FAGIOLI CON LE COTICHE

    • Mettete in ammollo i fagioli per almeno 12 ore.
    • Trascorso questo tempo, togleite i fagioli dall’acqua dell’ammollo e versateli in una pentola capiente, insieme a un trito di carota e cipolla.
    • Aggiungete il pomodoro, la cotenna di maiale se la usate, le foglie di salvia e il rametto di rosmarino.
    • Coprite con abbondante acqua e fate cuocere a fuoco basso fino a quando i fagioli saranno morbidi. Occorreranno circa 2 ore.
    • Salate solo a fine cottura, per evitare che i fagioli diventino duri.
  2. FASE 2:PREPARARE LA PASTA

    • Mettete la farina nell’impastatrice (oppure preparate la classica fontana sulla spianatoia), aggiungete un pizzico di sale e impastate con circa 100 ml di acqua tiepida, fino ad ottenere un impasto omogeneo
    • Lavorate l’impasto fino a formare una palla, quindi fate riposare l’impasto, coperto da pellicola, per almeno 30 minuti
  3. FASE 3 : TAGLIARE LE SAGNE

    • Sulla spianatoia infarinata, stendete la pasta con un mattarello e ricavate una sfoglia sottile. Per maggiore maneggevolezza io ho diviso l’impasto in varie strisce
    • Tagliate la sfoglia in strisce di 4 cm circa di lunghezza e circa mezzo cm di larghezza
  4. FASE 4:CUOCERE LA PASTA

    • Portate ad ebollizione una pentola d’acqua, salate e cuocetevi la pasta per qualche minuto.
    • Quando le sagne sono cotte, scolatele ed aggiungetele ai fagioli.
    • Mescolate bene e condite con la ricotta salata grattugiata grossolanamente.
    • Portate in tavola fumante

Note

SAGNE DI SANT’ANTONIO. Sagne e ricotta (e fagioli) a Scanno

Il 17 Gennaio di ogni anno nel piazzale della chiesa di san Antonio Barone, si svolge a Scanno una delle più sentite tradizioni popolari: l’offerta delle sagne con la ricotta. Se il diciassette cadeva di venerdì, la ricotta, ritenuta cibo grasso dalla Chiesa, veniva sostituita dai fagioli e dall’olio di oliva.
L’usanza risale al tempo dei chierici ospedalieri di sant’Antonio Abate, quando a Scanno (XIV-XV) avevano un monastero. In questo giorno usavano offrire ai poveri un piatto di sagne, condite con la ricotta, per ricordare il Santo, di nobile famiglia, che si era spogliato di tutti i suoi averi, prima di ritirarsi eremita nel deserto.

La tradizione s’interruppe quando i chierici lasciarono Scanno. Venne ripresa nel 1850 dai signori Di Rienzo in seguito al restauro della chiesetta.

 Sant’Antonio Abate a Scanno è detto Barone perché in quel rione vi era un barone caritatevole, ma anche perché i Santi sono i Baroni della Chiesa. L’offerta delle sagne richiama ogni anno molti Scannesi, diversi turisti e persino scolaresche dei paesi vicini, che hanno nel loro piano di studio le tradizioni popolari.

SAGNE DI SANT’ANTONIO. La tradizione umbra

Una tradizione analoga a quella scannese esiste anche in Umbria. In particolare, a Città di Castello, per il 17 gennaio si offre la “minestra di Sant’Antonio”, con sagne e ricotta. In Umbria le sagne sono chiamate più spesso ‘strascinati’. Per la festa antoniana vengono condite con un sugo di lardo di maiale, fagioli cannellini o borlotti e ricotta salata.

Un tempo, questa pietanza si preparava in un grande calderone, proprio sul sagrato davanti la chiesa, appena terminata la messa.

I fedeli portavano da casa un tegame che veniva riempito della minestra e portato a casa, per essere consumato in famiglia, a tavola”.

PER APPROFONDIRE

Festa di Sant’Antonio Abate:

RICETTE PER IL 17 GENNAIO

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!

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