FRATTURA E IL FAGIOLO BIANCO

FRATTURA E IL FAGIOLO BIANCO

Dopo avervi raccontato del Lago di Scanno e delle sue bellezze, voglio parlarvi anche di uno dei suggestivi borghi che dominano le sue rive. Infatti, oltre al borgo di Scanno e a quello di Villalago, nelle sue acque si specchia anche Frattura.

Vi racconto la storia di questa frazione e del suo fantastico fagiolo!

FRATTURA E IL FAGIOLO BIANCO. Il borgo di Frattura

Frattura è una frazione di Scanno in provincia dell’Aquila. Fu ricostruito ex novo, dal momento che il terremoto della Marsica del 1915 aveva raso completamente al suolo quella che oggi si chiama Frattura vecchia.

Gli abitanti del paesino trovarono accoglienza nelle baracche costruite a valle e, una volta costruita Frattura Nuova, ogni abitante delle baracche trasformò l’area delle baracche stesse in orto. Il perimetro degli orti corrisponde perfettamente alle baracche e l’asse viario interno è tuttora visibile e percorribile.

Buona parte degli orti si trova intorno a Frattura vecchia.

Frattura deve il nome al fenomeno franoso che formò il lago di Scanno grazie ad una frana del Monte Genzana. Tra il IX ed il X secolo, i Conti Di Sangro costruirono il castello di Frattura, ceduto nel 1091 da Oderisio di Oderisio al monastero di Montecassino.

Con i suoi attuali 22 abitanti, una serie di prodotti tipici unici e una vista sul lago di Scanno che non trova rivali, Frattura è oggi tra i borghi e le cose da vedere in Abruzzo per conoscere qualcosa in più di noi abruzzesi, della nostra forza e, soprattutto, della nostra tenacia (come direbbe mia Nonna: “della nostra CAPA TOSTA!)

FRATTURA E IL FAGIOLO BIANCO. Frattura Nuova.

Al momento del sisma, i residenti censiti erano circa 350; 120 furono le vittime, quasi l’intera popolazione effettivamente presente, per lo più donne e bambini. Gli uomini, infatti, transumavano con le greggi nelle Puglie oppure erano emigrati negli Stati Uniti d’America.

Dell’antico abitato rimangono dei ruderi dell’originario nucleo. Alcune case sono state tuttavia ristrutturate, il borgo è raggiunto dalle forniture d’acqua e luce ed è in progetto un utilizzo turistico.

Il centro venne ricostruito tra il 1932 e il 1936 su un altro sperone del monte Rava, leggermente più vicino a Scanno

FRATTURA E IL FAGIOLO BIANCO. Eventi e manifestazioni d’interesse

Nel corso dell’anno, Frattura è animata da diverse manifestazioni, legate soprattutto ai festeggiamenti dei santi patroni.

  • 16 AGOSTO, San Rocco: il 16 agosto la processione si snoda dal paese nuovo al borgo antico di Frattura Vecchia.
  • SECONDO SABATO DI SETTEMBRE : Sant’Emidio;
  • San Nicola segue il giorno successivo. Infatti la festa patronale si svolge nella seconda domenica di settembre;
  • PRIMA DOMENICA DI OTTOBRE: Santissima Madonna del Rosario;
  • La notte di Natale, come da secolare tradizione, viene acceso un grande falò davanti la chiesa madre.

FRATTURA E IL FAGIOLO BIANCO. Da vedere

  • Chiesa di San Nicola
  • Chiesetta dell’Immacolata situata in località La Cona, restaurata nel 2011
  • Borgo di Frattura Vecchia
  • Riserva naturale guidata Monte Genzana e Alto Gizio
  • Il belvedere sul lago di Scanno presso Frattura Nuova, da cui potrete vedere il lago a forma di cuore

    Scanno dalla terrazza panoramica
  • Museo delle arti e tradizioni popolari : nel museo sono esposti tutti gli attrezzi in uso agli inizi del secolo scorso, suddivisi in arnesi per la casa, attrezzi da viaggio, per l’agricoltura e per l’allevamento

Il Fagiolo bianco di Frattura

I fagioli pane sembrano essere  l’anello di congiunzione tra il vecchio insediamento e le nuove costruzioni. Come dicevamo, infatti, gran parte degli orti sorge nel borgo vecchio.

Questa varietà di fagioli si riesce a coltivare solo a Frattura, a 1260 slm., e, dal 2014, è presidio Slow Food

Non cresce altrove, nonostante diversi tentativi sia a Sulmona o zone limitrofe il fagiolo non riesce a crescere. Gli abitanti residenti e produttori sono in tutto una ventina, e con grande difficoltà si riesce a tramandare ai figli questa produzione.

Deve la sua particolarità ed eccellenza a situazioni di isolamento e alla necessità di adattarsi a situazioni difficili.

La semina, la cura degli orti il raccolto la battitura e la pulitura viene svolta a mano, sia dagli uomini che dalle donne.

La festa legata ai fagioli è quella della Pupazza, che si svolge la prima domenica di ottobre dopo che si sono concluse tutte le feste patronali. Una grande bambola di carta viene costruita utilizzando le canne di sostegno dei fagioli. Un uomo la indossa e danza per il paese come segno apotropaico e di buon auspicio.

Al Fagiolo sono dedicati una serie di eventi, nell’ambito della manifestazione “NON SONO SOLO UN FAGIOLO”.

Per saperne di più, cliccate QUI

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!